Di Marco del Ciello.
I tre moschettieri, com'è universalmente noto, erano in realtà quattro e quattro sono anche i candidati alle primarie del centro-sinistra milanese. Chi uscirà vincitore dalle urne del 14 novembre avrà poi, in primavera, il compito di sfidare la signora Moratti per la poltrona di primo cittadino. Ma chi sono i quattro aspiranti alla nomination? Primo in ordine di tempo a scendere in campo, il penalista Giuliano Pisapia vanta nel suo curriculum due legislature (1996-2006) come deputato di Rifondazione Comunista e può contare sull'appoggio della sinistra-sinistra. L'architetto Stefano Boeri, fratello dell'economista bocconiano Tito e candidato ufficiale del Partito Democratico, è invece il grande favorito della competizione. Ma deve guardarsi dall'insidiosa concorrenza del cattolico Valerio Onida, anche lui avvocato e già presidente della Corte Costituzionale. Ultimo a entrare nell'agone l'ambientalista Michele Sacerdoti, un passato come consigliere di zona 3 con i Verdi (1991-1999).
Al di là delle differenze di programma e di carattere, che pure ci sono, i quattro hanno però alcuni elementi in comune: sono tutti quanti uomini; il più giovane (Boeri) ha 54 anni; nessuno di loro ricopre cariche elettive; nessuno occupa ruoli di responsabilità all'interno di partiti o movimenti. Il che non ci dice molto sulle qualità dei singoli candidati, ma fotografa bene lo stato comatoso della sinistra milanese, da decenni ormai incapace di produrre classe dirigente.
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