domenica 21 agosto 2011

Gli stratagemmi ai quali la Chiesa ricorre per evitare accertamenti fiscali sono infiniti

Di Curzio Maltese.
Da La questua. Quanto costa la Chiesa agli italiani.

Gli stratagemmi ai quali la Chiesa ricorre per evitare accertamenti fiscali sono infiniti. Ecco un esempio. Nel marzo del 2007, per far fronte all'espansione del turismo religioso, la Cei ha organizzato nella capitale un megaconvegno intitolato Case per ferie, segno e luogo di speranza. Gli atti e gli interventi dei relatori, scaricabili dal sito ufficiale della Cei, compongono di fatto un eccellente corso di formazione professionale per operatori turistici, tenuto da esperti del ramo e commercialisti non solo molto preparati – come il noto fiscalista romano Aurelio Curina –, ma anche dotati di una capacità divulgativa singolare per la categoria. Una visita al sito è largamente consigliabile a qualsiasi laico titolare di un albergo, di una pensione, di un bar o di un ristorante che non voglia ammattire dietro alle formule barocche del "fiscalese".

Fra le varie relazioni, fitte di norme civilistico-fiscali, alla voce swiftiana Qualche modesto suggerimento per difendervi nel prossimo futuro da accertamenti Ici (anche retroattivi) compare all'improvviso un agile manualetto di elusione fiscale. Pieno di trovate ingegnose utili a mascherare l'esercizio commerciale del turismo con la pratica religiosa. Ai gestori di alberghi religiosi si ricorda che: "a) l'ospite deve riconoscere la piena condivisione degli ideali e delle regole di condotta della religione cristiana; b) l'ospite deve impegnarsi a rispettare gli orari di entrata e di uscita; c) la casa per ferie metta a disposizione degli ospiti e la propria struttura e il proprio personale religioso per un'assistenza religiosa oltre l'annessa cappella" e così via.

Non importa, attenzione!, che le regole si rispettino davvero. Conta soltanto enunciarle, in modo da scansare gli accertamenti Ici. Quando alle Brigidine in piazza Farnese ho chiesto se avrei dovuto rispettare un regolamento interno, oppure orari particolari, o ancora partecipare a funzioni religiose – dal momento che non sono osservante –, la risposta della suora alle reception è stata un sorriso e la consegna della chiave del portone: "Torni pure all'ora che vuole".

www.radicalisenzafissadimora.org

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