martedì 26 giugno 2012

Riunione settimanale


Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo delle nostre prossime iniziative pubbliche in tema di giustizia e amnistia. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

www.radicalisenzafissadimora.org

venerdì 22 giugno 2012

Presentazione del documentario sul trattamento rieducativo nelle carceri italiane 'Articolo 27'



Lunedì prossimo l'Associazione Enzo Tortora – Radicali Milano organizza la presentazione del documentario sul trattamento rieducativo nelle carceri italiane 'Articolo 27', di Laura Fazzini, Elia Agosti e Luca Gaddin. Scopo della serata sarà anche quello di capire se, a partire dall'analisi delle esperienze di associazioni e cooperative milanesi, si possano trovare spazi di iniziativa presso il Consiglio Comunale di Milano e gli organi regionali della Lombardia. Partecipano: Laura Fazzini, fotografa, regista e co-autrice del documentario; Alessandra Naldi, presidente di Antigone Lombardia; Luisa Della Morte, Cooperativa Sociale Alice – Sartoria SanVittore; Silvia Polleri, Cooperativa ABC La Sapienza in Tavola; Andrea Tollis, direttore di Ciao Onlus; Silvano Messina, ex detenuto nel carcere di Opera e autore del libro 'Parole che sprigionano'.

'Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato (art. 27.3 Cost.). È partendo da questo articolo che inizia il nostro viaggio all'interno di quattro carceri italiane, alla scoperta di come questi principi vengano o meno messi in pratica e del ruolo, delle forme e dei risultati della rieducazione durante il percorso carcerario. Noi crediamo che un percorso rieducativo che favorisca il reinserimento del detenuto in una realtà non più chiusa tra le mura di un carcere, ma libera e incondizionata, possa giovare sia al carcerato che al cittadino comune, e per provare questa tesi abbiamo deciso di avviare tale progetto'.

Appuntamento lunedì 25 giugno alle ore 21:00, presso la sede dell'Associazione Enzo Tortora – Radicali Milano in via Malachia Marchesi De Taddei 10 (MM1 De Angeli) a Milano.

www.radicalisenzafissadimora.org

martedì 19 giugno 2012

Riunione settimanale


Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo delle nostre prossime iniziative pubbliche in tema di giustizia e amnistia. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

www.radicalisenzafissadimora.org

venerdì 15 giugno 2012

A passo d'uomo, il ruolo della donna nell'Italia contemporanea. Convegno con Annalisa Chirico e Daniele Nahum


Lunedì prossimo l'Unione Giovani Ebrei d'Italia (UGEI) organizza un convegno dal titolo 'A passo d'uomo, il ruolo della donna nell'Italia contemporanea – Dalle pari opportunità alle pari responsabilità'. Partecipano: Annalisa Chirico, giornalista e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani; Daniele Nahum, vicepresidente della Comunità Ebraica di Milano; Alessandra Ortona, vicepresidente dell'UGEI; Susanna Sciaky, presidente dell'Adei Wizo Milano; Giuseppe Failla, portavoce del Forum Nazionale dei Giovani; Cristina Tajani, assessore alle Politiche del lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano; Marina Terragni, giornalista; Dounia Ettaib, esponente dell'Associazione Donne Marocchine Italia; Sara Giudice, rappresentante di Zero Positivo; Elsa Fornero, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità. Modera: Eleonora Voltolina, giornalista.

Le donne oggi hanno la possibilità di studiare, di trovare un'occupazione, fare carriera e raggiungere il successo quanto i loro colleghi di sesso maschile. Nonostante ciò, non si sono raggiunte ancora le pari opportunità. Nonostante l'introduzione delle quote rosa nelle amministrazioni, possiamo dire che le donne oggi non vengano più discriminate nella ricerca di un lavoro a causa del loro duplice ruolo di lavoratrici e mamme/mogli? Possiamo dire che in Italia essere madre o padre non sia considerato come un ostacolo alla carriera? Per non parlare delle donne uccise da uomini, siamo arrivati a 54 omicidi o 'femminicidi' dall'inizio del 2012, delle donne che vengono molestate, minacciate fisicamente e psicologicamente. Su 10 femminicidi, 7.5 sono stati preceduti da denunce alle forze dell'ordine o agli operatori sociali. Vogliamo provare a riaprire una discussione a partire dal lavoro sulle politiche di genere, vogliamo provare non tanto a dare risposte, ma ad avere l'ambizione di farci le domande giuste per comprendere come, nella realtà attuale e guardando al futuro, troviamo strumenti di analisi e azione che affermino il diritto a una cittadinanza paritaria che superi la retorica. Vogliamo parlare sì del lavoro delle donne, ma anche parlare della necessità di prevenzione, consultori, sanità territoriale e libertà riproduttiva, in una parola: salute. La salute delle donne migranti sempre più esposte a cure illegali, delle donne mediamente povere che si rivolgono a enti pubblici che hanno tempi di attesa biblici e anche delle donne che devono rinunciare alla salute per il lavoro. La donna di oggi, come ieri, ha un carattere oblativo, ma a differenza di ieri, oggi, è consapevole della sua indipendenza ed è consapevole di meritarsi le stesse opportunità e la stessa dignità degli uomini.

Appuntamento lunedì 18 giugno alle ore 15:00, presso la sede dell'Adei Wizo di Milano in via delle Tuberose 14 (MM1 Primaticco) a Milano.

www.radicalisenzafissadimora.org

martedì 12 giugno 2012

Riunione settimanale


Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Emiliano Silvestri ci parlerà della sua esperienza al seminario dell'area radicale che si è svolto lo scorso fine settimana a Chianciano Terme (SI). All'ordine del giorno anche le nostre prossime iniziative pubbliche in tema di giustizia e amnistia. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

www.radicalisenzafissadimora.org

lunedì 11 giugno 2012

I berberi del Sahara e la questione dell'Azawad


Venerdì sera, nell'ambito del Terzo Festival Berbero di Milano, l'Associazione Culturale Berbera organizza un dibattito dal titolo 'I berberi del Sahara e la questione dell'Azawad'. Partecipano: Vermondo Brugnatelli, linguista presso l'Università degli Studi di Milano - Bicocca e presidente dell'Associazione Culturale Berbera; Lia Dragani, antropologa presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi; Mossa Ag Attaher, portavoce del Movimento Nazionale per la Liberazione dell'Azawad (MNLA); Antonio Panzeri, parlamentare europeo del Partito Democratico e presidente della Delegazione per le relazioni con i paesi del Nord Africa. Modera: Federico Tagliaferri, giornalista. La proclamazione dell'indipendenza dell'Azawad avvenuta il 6 aprile scorso ad opera del Movimento Nazionale per la Liberazione dell'Azawad (MNLA) nei territori del nord del Mali tradizionalmente abitati dai tuareg (berberi del deserto) apre nuove prospettive e interrogativi sul futuro degli 'uomini blu' e dei paesi ex-coloniali. Ne discutono due studiosi di cultura tuareg e un rappresentante del MNLA.

Il programma completo del Terzo Festival Berbero (15-17 giugno), che include anche proiezioni cinematografiche e concerti di musica berbera, è disponibile a questo link:


Appuntamento venerdì 15 giugno alle ore 21:00, presso la Casa della Cultura in via Borgogna 3 (MM1 San Babila) a Milano.

www.radicalisenzafissadimora.org

domenica 10 giugno 2012

Il carcere e la città

Di Alain Brossat.
Da Scarcerare la società.

È precisamente qui che che il tema tanto in voga dell'inserimento della prigione nella città trova il suo limite: questa magra utopia si scontra con l'ostacolo dell'immobilità programmata dell'istituzione penitenziaria e con la costanza dei discorsi securitari, il cui effetto è di preservare all'infinito la condizione di «mondo a parte» del carcere, il suo statuto d'eccezione. Lo sforzo di quella parte illuminata della società che persevera nel tentativo di fare evolvere la condizione penitenziaria si scontra con l'opposizione di principio a ogni progetto di riforma proveniente dal bunker dei sindacati degli operatori penitenziari. In un gioco abbastanza perverso, l'argomento dell'immobilismo da parte del personale penitenziario serve a fondare la perpetuazione del realismo securitario a spese della fantasticheria su quella «banalizzazione» della prigione che ne renderebbe possibile il suo inserimento nella città. Del resto, sottolinea Claude Lucas, è difficile supporre che il progetto d'inserimento dell'istituzione penitenziaria potrebbe avere successo «quando si sa che la maggioranza della sua popolazione [i detenuti] non realizzerà mai il proprio». Il carcere, che lui chiama «la città dei rifiuti», non può che restare assolutamente eterogeneo alla città degli uomini. La questione dell'inserimento del carcere nella città è un falso problema: nella migliore delle ipotesi una generosa illusione, nella peggiore uno slogan demagogico. Opponiamoli la sola prospettiva storica che abbia valore: scarcerare la società.

www.radicalisenzafissadimora.org

venerdì 8 giugno 2012

Balotelli, Regard (UGEI): 'Il sito di Stormfront deve essere chiuso'


Riceviamo e, molto volentieri, pubblichiamo:

COMUNICATO STAMPA
BALOTELLI, REGARD (UGEI): 'IL SITO DI STORMFRONT DEVE ESSERE CHIUSO'.

'Non possiamo più permettere che siano tollerati comportamenti come quelli di chi, nelle ultime ore sul sito Stormfront, a proposito di Mario Balotelli, giocatore della Nazionale Italiana e della visita di quest'ultima ad Auschwitz, pronuncia affermazioni razziste ed antisemite di estrema gravità'. Così in una nota il presidente dell'Unione Giovani Ebrei d'Italia, Daniele Regard. 'È vergognoso – continua Regard – che dichiarazioni di questo tipo, che istigano senza alcun dubbio all'odio razziale, possano essere diffuse in totale libertà. Per questo come ebrei, ma soprattutto come giovani, portatori dei valori dell'uguaglianza, della tolleranza e della nonviolenza, ci uniamo all'appello della Comunità Ebraica di Milano affinché il sito venga chiuso e i responsabili rispondano delle loro azioni'.

www.radicalisenzafissadimora.org

giovedì 7 giugno 2012

Storie di uomini cattivi per uomini buoni. Presentazione dei libri di Carmelo Musumeci


Domani sera la Libreria Popolare di via Tadino aderisce al primo Festival Letteratura di Milano ospitando una serata dal titolo 'Storie di uomini cattivi per uomini buoni', con la presentazione dei libri di Carmelo Musumeci e un dibattito sul tema dell'ergastolo ostativo. Partecipa: Roberta Cassia, magistrato di sorveglianza.

'È da tanti anni, prima di molti altri, persino degli stessi giudici, avvocati e addetti ai lavori, che ho scoperto che in Italia esiste 'La Pena di Morte Viva'. È da tanti anni che parlo e scrivo che la pena dell'ergastolo ostativo è peggio, più dolorosa è più lunga della pena di morte; che è una pena di morte al rallentatore; che ti ammazza, lasciandoti vivo, tutti i giorni sempre un po' di più; che in Italia ci sono giovani ergastolani che al momento del loro arresto erano adolescenti, che invecchieranno e moriranno in carcere; che solo in Italia, in nessun altro Paese in Europa, esiste la pena dell'ergastolo ostativo, una pena che non finirà mai se non collabori con la giustizia o se al tuo posto non ci metti qualche altro; che la pena dell'ergastolo va contro la legge di Dio e degli uomini, contro l'art. 27 della Costituzione, che dice 'Le pene devo tendere alla rieducazione', e alla Convenzione della Corte europea' (Carmelo Musumeci).

Appuntamento venerdì 8 giugno alle ore 21:00, presso la Libreria Popolare di via Tadino in via Tadino 18 (MM1 Lima) a Milano.

www.radicalisenzafissadimora.org

mercoledì 6 giugno 2012

Diritti umani e diritti LGBTI ai confini dell'Unione Europea. Con Marco Cappato


Domani pomeriggio l'Associazione Radicale Certi Diritti e Amnesty International organizzano un incontro fra alcuni militanti dei diritti LGBTI che operano ai confini dell'Unione Europea e i cittadini, le associazioni milanesi e i consiglieri comunali che accetteranno l'invito. Sarà un'occasione importante per meglio comprendere lo stato dei diritti delle persone LGBTI nei paesi di provenienza dei militanti e, in particolare, la situazione di San Pietroburgo. Partecipano: Sevval Kilic, esponente della Istanbul LGBTT Solidarity Association della Turchia; Altin Hasizaj, esponente del Pink Embassy con sede in Albania; Olga Lenkova, communications manager dell'associazione Lgbt Coming Out di San Pietroburgo; Moni Ovadia, attore; Elio De Capitani, attore; Anita Sonego, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano; Marilisa D'Amico, presidente della Commissione Affari Istituzionali del Comune di Milano; Marco Cappato, presidente della Commissione Referendum Approvati – Iniziativa Popolare – Digitalizzazione – Trasparenza – Agenda Digitale del Comune di Milano.

In questa occasione Yuri Guaiana, vicepresidente di Zona 2 a Milano, consegnerà a Olga Lenkova, in segno di solidarietà, una copia della mozione votata dal Consiglio di Zona 2 per chiedere la revoca del gemellaggio tra Milano e San Pietroburgo fino a quando i diritti umani non saranno messi in primo piano in Russia.

Appuntamento giovedì 7 giugno alle ore 18:00, presso il Teatro Elfo Puccini in corso Buenos Aires 33 (MM1 Lima) a Milano.

www.radicalisenzafissadimora.org

martedì 5 giugno 2012

Riunione settimanale


Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo delle nostre prossime iniziative pubbliche in tema di giustizia e amnistia. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

www.radicalisenzafissadimora.org

sabato 2 giugno 2012

Radicali di Cologno Monzese: un assessore in meno?

Riceviamo e, molto volentieri, pubblichiamo:

Radicali di Cologno Monzese
c/o Francesco Pasquariello – Via Ovidio 14/B – 20093 Cologno Monzese
radicalicologno@fastwebnet.it – www.radicalicologno.it – Tel. 339.57.96.153

COMUNICATO STAMPA
UN ASSESSORE IN MENO?

Dichiarazione di Francesco Pasquariello, responsabile cittadino dei Radicali di Cologno Monzese:

Più che delle dimissioni dell'assessore Vincenzo Barbarisi forse converrebbe parlare del motivo che le ha determinate. Avendo deciso la Lista Civica Vivi Cologno di uscire dalla maggioranza, le dimissioni dell'assessore di riferimento erano solo una conseguenza logica, un atto dovuto. Molto grave è invece, a nostro avviso, la modalità con cui Vivi Cologno ha deciso di non informare la maggioranza della propria decisione, una maggioranza di cui sino a qualche giorno prima la Lista Civica Vivi Cologno era parte integrante avendone condiviso tutto, anche questo la dice lunga sui veri motivi che sono alla base di tale decisione. Alcuni mesi fa anche i radicali hanno valutato la possibilità di uscire dalla maggioranza che sostiene Mario Soldano e il programma attorno al quale la coalizione medesima si è formata. I motivi del nostro disagio erano proprio relativi all'attuazione del programma e ai tempi di realizzazione del medesimo, ma il confronto con il resto della coalizione, con il sindaco e il mantenimento degli impegni presi (per esempio in tema di trasparenza) hanno determinato una decisione di altro tipo. Non confrontarsi con il resto della coalizione, da parte di Vivi Cologno, su una decisione così importante che potrebbe creare serie difficoltà alla città, qualora le ripercussioni dovessero avere esiti ben immaginabili, è stato a nostro avviso un atto arrogante e contrario alla politica con la 'P' maiuscola di cui spesso sentiamo parlare ma mai nei fatti concretizzarsi, d'altro canto loro di politica che ne sanno essendo una 'Lista Civica'? Peccato, un'altra occasione persa, pensavamo fossero il nuovo e invece si sono dimostrati peggiori del vecchio...

www.radicalisenzafissadimora.org

Radicali per Sant'Ambrogio: dichiarazione di 'interesse culturale' del Cimitero paleocristiano ad Martyres in Milano

Riceviamo e, molto volentieri, pubblichiamo:

'Radicali per Sant'Ambrogio'
c/o Radicali Italiani – Via di Torre Argentina 76, 00186 – Roma
Portavoce: Arch. Lucio Bertè, via Castaldi 26, 20124 Milano – luciobert@libero.it - 327 6764666

COMUNICATO STAMPA
I RADICALI PER SANT'AMBROGIO – DOPO IL SUCCESSO NEL CONSIGLIO COMUNALE DI MILANO – PUNTANO A FAR VINCERE ANCHE NEI CONSIGLI PROVINCIALE E REGIONALE LO 'SPIRITO DEL LUOGO' CHE VIVE NEL CIMITERO DEI MARTIRI CRISTIANI, AFFINCHÉ SIA ONORATA L'ASPETTATIVA, ESPRESSA ANCHE A LIVELLO INTERNAZIONALE, PER UNA POLITICA CULTURALE FONDATA SUL RISPETTO DEI VALORI UNIVERSALI.

I radicali hanno inviato a tutti i consiglieri della Regione Lombardia e a quelli della Provincia di Milano il testo di una mozione – analoga a quella votata dal Consiglio comunale di Milano il 19 aprile scorso – con la quale viene dichiarato solennemente 'l'interesse culturale' delle rispettive assemblee elettive per i valori civili e religiosi legati al Cimitero paleocristiano di Sant'Ambrogio, rompendo finalmente una rassegnazione al peggio che dura da dodici anni e allineandosi ai principi sanciti nelle convenzioni dell'UNESCO. Il D.Lgs 42/2004, Codice dei Beni Culturali, prevede che la semplice notifica di questa dichiarazione al Ministero dei Beni e delle Attività culturali, vincola quest'ultimo a far scattare la tutela del sito 'ad Martyres', trainata dai valori immateriali ex Art. 7 bis. Certo il Ministro potrebbe non farlo, ma dovrebbe esporsi al ridicolo internazionale scrivendo nero su bianco che il sito del cimitero paleocristiano 'ad Martyres' non merita alcuna tutela perché non riveste alcun valore culturale, storico, religioso, etnoantropologico, identitario, nonostante la solenne dichiarazione delle assemblee rappresentative dei cittadini, sorretta dagli argomenti degli studiosi dell'Istituto di Archeologia dell'Università Cattolica di cui il Ministro è stato rettore fino a ieri. Per quanto riguarda la valorizzazione di questo sito, la stessa legge impone che sia armonica con i valori che rappresenta e che la collettività gli attribuisce in base alla storia e alle tradizioni popolari. Questo – dice la mozione del Consiglio comunale – si verifica con certezza configurando il luogo come 'Giardino della Memoria dei Martiri cristiani' e di tutte le vittime delle repressioni della libertà religiosa e di ogni libera manifestazione del pensiero secondo la coscienza di ciascuno: luogo di silenzio, di meditazione, di riflessione e di preghiera, tutte funzioni spirituali e psichiche profondamente e universalmente umane e tutte assolutamente incompatibili con il parcheggio in costruzione, che rappresenta anzi un grave vilipendio di quei valori. Sul fronte religioso, in difesa del cimitero 'ad Martyres' si sono manifestati sei vescovi ortodossi, quattro per via diplomatica dalla Grecia, mentre a fronte dello sgomento del popolo cattolico, il campo delle gerarchie è ancora rappresentato dalla scandalosa dichiarazione di indifferenza, ribadita anno dopo anno dall'abate di Sant'Ambrogio Erminio De Scalzi. Lucio Bertè ha dichiarato: «Spero che Benedetto XVI, in visita a Milano vada a vedere il cantiere della vergogna accanto alla Basilica di Sant'Ambrogio, e voglia ripetere al cardinale Angelo Scola e a monsignor De Scalzi l'esortazione di Giovanni Paolo II scritta nel 1994 nella lettera apostolica 'Tertio Millennio Adveniente', profeticamente proiettata nel futuro per il bene dell'umanità: 'Occorre che le Chiese locali facciano di tutto per non lasciar perire la memoria di quanti hanno subito il martirio'. Per noi radicali occorre riscoprire sia il ruolo storicamente vincente dei martiri cristiani per l'affermazione del diritto di ogni persona alla libertà di espressione religiosa, sia l'attualità del loro messaggio, come risposta ai problemi dell'umanità e alle crisi della politica e delle religioni, per la loro scelta e pratica nonviolenta fondata sulla fiducia negli altri, sulla parola e sul valore della comunicazione e del dialogo, sulla forza dirompente della verità e dell'esempio di vita. Sappia il Papa che le istituzioni politiche locali – con le mozioni proposte – potranno far vincere comunque la religiosità dei cittadini (laici e religiosi, non solo cristiani e non solo cattolici), come criterio-guida del vivere e dell'abitare, realizzando il 'Giardino della Memoria dei Martiri cristiani' non come criterio estetico superficiale, ma come riproposizione di valori profondi e vitali necessari per il futuro di tutti, riscoprendo e rilanciando lo spirito universalistico dell'Editto di Milano che celebrerà nel 2013 i suoi 1700 anni. Una sola parola del Papa sarebbe risolutiva. Anche mezza».

www.radicalisenzafissadimora.org