sabato 29 ottobre 2011

I Radicali Senza Fissa Dimora al X Congresso di Radicali Italiani


Oggi pomeriggio si aprono a Chianciano Terme i lavori del X Congresso di Radicali Italiani, appuntamento che si ripetete puntuale ogni anno tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, secondo quanto previsto dall'articolo 3 dello statuto del movimento. Anche quest'anno i Radicali Senza Fissa Dimora saranno presenti con una folta delegazione guidata dal segretario Marco Di Salvo e dal tesoriere Emiliano Silvestri. Da oggi fino a martedì potete quindi trovarci nelle sale del Centro Congressi Excelsior di Chianciano Terme, la settimana prossima invece riprenderemo le nostre abituali attività a Milano e dintorni. I lavori del Congresso sono naturalmente pubblici e aperti alla partecipazione di tutti, iscritti e non, e tutti gli interventi possono essere riascoltati sul sito www.radioradicale.it.

Appuntamento sabato 29 ottobre alle 16:00, presso il Centro Congressi Excelsior in via Sant'Agnese 6 a Chianciano Terme (SI).

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venerdì 28 ottobre 2011

Bielorussia, prigione a cielo aperto. Dibattito con Matteo Mecacci e Giulio Manfredi


Venerdì prossimo l'associazione Annaviva organizza un incontro dal titolo Bielorussia, prigione a cielo aperto. Secondo l'ultimo rapporto annuale dell'organizzazione americana Freedom House, la Bielorussia è tra i primi dieci Paesi con la peggiore libertà di stampa. 'I media – si legge nel documento pubblicato nel mese di maggio – fungono da portavoce delle autorità. L'accesso dei cittadini ad informazioni imparziali è molto limitato, e il dissenso soppresso con pene varie'.

Partecipano:

Natalja Radina, giornalista bielorussa del portale indipendente Charter '97, che ha da poco ricevuto asilo politico dalle autorità lituane ed è attualmente riparata a Vilnius;
Vera Stremkovskaya, avvocatessa bielorussa impegnata nella difesa dei diritti umani. Perseguitata nel suo paese, vive attualmente in Svezia;
Matteo Mecacci, deputato radicale eletto nelle liste del PD e relatore dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE per la democrazia, i diritti umani e le questioni umanitarie;
Giulio Manfredi, presidente dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta e vicepresidente del comitato nazionale di Radicali Italiani;
Bruno Dapei, presidente del Consiglio Provinciale di Milano.

Modera Andrea Riscassi, giornalista Rai e membro fondatore dell'associazione Annaviva.

Appuntamento venerdì 4 novembre alle ore 18:30, presso Ostello Bello in via Medici 4 (MM3 Missori) a Milano.

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mercoledì 26 ottobre 2011

Liberi* di andare. L'Associazione Luca Coscioni a Milano. Con Mina Welby e Marco Cappato


* La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
(Articolo 32 della Costituzione).

Tra due settimane l'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica organizza a Milano un incontro pubblico dal titolo 'Azzerare il deficit... di libertà, in Italia e nella Lombardia formigoniana!', per discutere insieme alla cittadinanza i temi del fine vita e in particolare la legge contro il testamento biologico in via di approvazione in Parlamento. L'incontro sarà anche l'occasione per proporre, partendo da Milano e dalla Lombardia, le urgenze di libertà sui temi della vita, del corpo e della salute, per impedire che nuove e vecchissime manovre politiche nazionali o locali cancellino ogni residuo di speranze laiche e liberali.

Partecipano:
Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni;
Giulio Cossu, professore di Istologia presso l'Università degli Studi di Milano e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni;
Filomena Gallo, avvocato e segretario dell'Associazione Luca Coscioni;
Marco Cappato, consigliere comunale del Gruppo Radicale - Federalista europeo a Milano e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni;
Vidmer Scaioli, medico neurologo e membro del consiglio generale dell'Associazione Luca Coscioni.

Modera Giulia Grande.

Appuntamento martedì 8 novembre alle ore 18:00, presso lo Urban Center del Comune di Milano in Galleria Vittorio Emanuele II 11/12 (MM1/3 Duomo) a Milano.

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martedì 25 ottobre 2011

Riunione settimanale


Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo dalle 20:30 alle 22:00 circa per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo degli sviluppi dell'iniziativa Radical Party in corso in queste settimane. All'ordine del giorno anche il X Congresso di Radicali Italiani che si terrà a Chianciano Terme (SI) dal 29 ottobre al 1 novembre. Diversamente dal solito, non saremo però nella sede di via Borsieri 12, ma nel gazebo che abbiamo allestito in piazza Cordusio.

Appuntamento martedì 25 ottobre alle ore 20:30, presso il Gazebo Radical Party in piazza Cordusio (MM1 Cordusio) a Milano.

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lunedì 24 ottobre 2011

Comunicato Stampa Cappato sulla sanatoria per le affissioni abusive

DECRETO SVILUPPO: CAPPATO 'NAPOLITANO NON FIRMI LA SANATORIA PER I MANIFESTI ABUSIVI, NORMA DA SOTTOSVILUPPO ANTIDEMOCRATICO'

Il Decreto che prevede la sanatoria per le multe sulle affissioni abusive è, da parte di questo Governo, l'ennesima prova di disprezzo per la legalità democratica e lo Stato di diritto. Anche sulla base dei precedenti dell'anno scorso, ritengo vi siano tutti gli elementi per il Capo dello Stato per rifiutare di apporre la propria firma su un decreto che sotto il titolo dello 'Sviluppo' esprime la continuità del Sottosviluppo antidemocratico italiano.

Marco Cappato, Consigliere comunale del Gruppo Radicale - Federalista europeo a Milano, promotore della campagna per far pagare le multe ai partiti.

Firma l'appello al Presidente della Repubblica per la legalità delle elezioni in Lombardia!


Signor Presidente,
Noi, donne e uomini di culture, età, posizioni sociali e convinzioni politiche diverse, consapevoli che solo nel rispetto della legge risieda la possibilità di un ordinato e sereno sviluppo della società, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la recente sentenza della Corte Costituzionale relativa alle elezioni regionali del 2010.

Ritenere, come ha fatto la Corte – che soltanto il giudice civile sia autorizzato a verificare l'autenticità delle firme per la presentazione di liste e candidati alle elezioni – avrebbe senso in uno Stato funzionante al meglio.

Nella situazione di tracollo della giustizia che Lei ben conosce, questa decisione significa consegnare le procedure elettorali – sacre in qualunque sistema democratico – a furfanti certi dell’impunità.

Infatti, nel nostro disgraziato Paese, qualunque processo – civile o penale – terminerebbe dopo la fine della legislatura, lasciando indisturbati nelle istituzioni gaglioffi che si fossero guadagnati il posto con l’inganno.

Ci rivolgiamo a Lei, come supremo garante della legalità costituzionale, per invitarLa a prendere pubblicamente atto della situazione e a esortare il legislatore affinché si ponga fine all'attuale condizione strutturale di impunità garantita di fatto a chi viola la legalità democratica.

Firma questo appello presso il Gazebo Radical Party in piazza Cordusio da oggi fino a giovedì, oppure direttamente on line a questo link.

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domenica 23 ottobre 2011

I radicali e la comunicazione

Di Alessandro Di Tizio.
Da La fantasia come necessità. I radicali: provocatori qualunquisti o visionari consapevoli?.

Se è evidente che i temi dei radicali vengono puntualmente esclusi dal dibattito mediatico o distorti al punto da non rappresentare adeguatamente le proposte e le idee del partito, è altrettanto chiaro che immaginare un preciso disegno politico dietro le scelte degli operatori dei mass media sarebbe, oltre che indimostrabile, fuorviante; la scelta politica è solo uno degli aspetti che concorrono a determinare la situazione descritta.

Quello che viviamo è il prodotto di anni di informazione deviata, da una parte strumento ed espressione della partitocrazia, dall'altra governata da pressapochismo, carenza di professionalità, scelte conformiste e vincoli economico-produttivi, che ha puntualmente impedito a idee e proposte diverse di emergere nel dibattito radiotelevisivo e, di conseguenza, di entrare nell'agenda politica che i mass media concorrono a determinare. Non si tratta di un complotto, ma del perpetuarsi di una situazione che continuamente crea nuovo nutrimento per se stessa, abituando a un livello di informazione qualitativamente scarso, ma, al tempo stesso, tanto quantitativamente presente da far abbandonare spesso qualunque intenzione di ricerca di notizie provenienti da fonti alternative e, quindi, disabituando al dubbio.

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sabato 22 ottobre 2011

Radicali di Cologno Monzese: Solidarietà a corrente alternata

Dichiarazione di Francesco Pasquariello, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani:

Durante la seduta del Consiglio Comunale di Cologno Monzese del 17.10.2011 è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno allegato alla presente.

In seguito ai gravi episodi di violenza accaduti nella città di Roma a causa dei Black Bloc nel corso della manifestazione degli 'indignati', si esprimeva solidarietà al Sindaco di Roma, alle forze dell'ordine e si ricordava la distruzione di un crocefisso e di una statua della 'Vergine Maria'.

Sia nel corso del dibattito in aula, sia nella stesura finale dell'ordine del giorno, nessun accenno è stato fatto all'aggressione subita da Marco Pannella ad opera di alcuni 'pacifici manifestanti' che con sputi, lancio di oggetti e insulti gli hanno impedito di partecipare alla manifestazione (già preannunciata da giorni).

Nonostante i Radicali di Cologno Monzese abbiano sempre difeso, anche recentemente, le istituzioni e gli esponenti della Giunta che hanno subito pesanti attacchi, a nostro parere non giustificati, nessuno dei politici colognesi si è sentito in dovere di offrire la sua solidarietà o esprimere sdegno per quanto accaduto.

A questo punto sorge spontanea una domanda, forse i Radicali contano meno di una statua o di un crocefisso? Per ora non possiamo che prenderne atto.

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Ricordando Stefano Cucchi. Presidio a Milano


A due anni dalla morte di Stefano Cucchi l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e l'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano saranno in piazza Cordusio, presso il gazebo Radical Party, con un presidio per ricordare Cucchi e tutti gli altri detenuti suicidi o morti in circostanze ancora da accertare mentre erano sotto custodia dello Stato italiano e per chiedere Amnistia per la Repubblica.

Appuntamento sabato 22 ottobre alle ore 15:30, presso il gazebo Radical Party in piazza Cordusio (MM1 Cordusio) a Milano.

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venerdì 21 ottobre 2011

Transgender Day of Remembrance in Zona 2 a Milano

Dichiarazione di Yuri Guaiana, Gruppo Radicale - Federalista europeo in Consiglio di Zona 2 a Milano:

Mentre il PdL affida la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Salerno alla transessuale Michel Martina Castellana che ieri ha ottenuto il cambio del nome sul proprio documento d'identità, Libero e Il Giornale di Milano pubblicano due sciatti articoli di critica all'iniziativa della Zona 2 in occasione del Transgender Day of Rememberance che, per chi avesse problemi con idiomi non padani, commemora la giornata mondiale in ricordo delle vittime dell'odio e del pregiudizio contro le persone transessuali e non l'orgoglio trans che invece si celebra insieme a quello lesbico e gay il 28 giugno.

I due articoli sono profondamente transfobici e giustificherebbero da soli l'iniziativa promossa dal Gruppo Radicale - Federalista Europeo. In entrambi i pezzi infatti si usano ancora solo gli articoli al maschile per riferirsi sia alle persone in transito dal femminile al maschile sia le persone in transito dal maschile al femminile, mostrando la più totale mancanza di rispetto per il genere della persona transessuale che è quello di destinazione del loro percorso, l'unico col quale deve concordare l'articolo in un italiano corretto e rispettoso delle singole individualità.

L'iniziativa di Zona 2 si rivolge a tutta la cittadinanza proprio per combattere l'ignoranza e il pregiudizio che stanno alla base di quella transfobia che è dilagata in 18 anni di totale indifferenza da parte dell'amministrazione di centro-destra e che ha portato a ripetute aggressioni a danno di cittadine milanesi transessuali, l'ultima in ordine di tempo l'11 luglio scorso, e l'Italia a detenere il triste primato al modo di maggior numero di vittime di transfobia, vittime sacrificate da un pregiudizio insensato.

Il consiglio di Zona 2 rivendica quindi il merito di aver preso autonomamente l'iniziativa facendosi così carico di una delle problematiche di una zona di Milano in cui molte persone transessuali vivono e sono costrette a esercitare l'unica professione a loro accessibile: la prostituzione. L'obiettivo primario è infatti quello d'innalzare il livello di conoscenza sulla transessualità, svincolandola possibilmente dalla prostituzione, dove è perennemente confinata.

Si precisa infine che l'iniziativa non prevede solo una mostra sulla rappresentazione storica, sociale e culturale del transessualismo ma anche una serata con la partecipazione di vari referenti istituzionali per iniziare a interrogarsi su come le politiche sociali possano contribuire al fiorire di una cultura della diversità e la proiezione di un video in cui cinque transessuali milanesi hanno voluto provare a rappresentare la loro realtà da un punto di vista inconsueto e molto umano facendo emergere uno spaccato esistenziale lontano dai concetti di trasgressione, prostituzione e spettacolarizzazione che solitamente i media accompagnano al concetto di transessualità.

Forse i membri del gruppo consiliare della Lega Nord dovrebbero andare a lezione dai loro colleghi di maggioranza a Salerno prima di assumere certe posizioni.

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mercoledì 19 ottobre 2011

Comunicato Stampa: Su D'Elia speriamo Pisapia sia stato frainteso


'Stupiscono le dichiarazioni del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, su un eventuale veto da porre alla candidatura di Sergio D'Elia all'Ambrogino d'oro. Ci auguriamo si tratti di un fraintendimento da parte dei giornalisti, visto che tra l'altro non risultano comunicazioni ufficiali sul tema da parte del Sindaco'. Commenta così l'ipotesi di veto Marco Di Salvo, segretario dell'associazione radicale Radicali Senza Fissa Dimora. 'Sarebbe anche il tempo di smettere di definire D'Elia ex terrorista, ma cominciare a chiamarlo con la sua attuale qualifica, ovvero segretario di Nessuno Tocchi Caino, associazione grazie alla quale si è ottenuta la moratoria della pena di morte nel mondo'.

'E proprio sulla base della sua storia personale che Sergio D'Elia merita più di altri un riconoscimento dalla nostra città' aggiunge Emiliano Silvestri, tesoriere dell'associazione 'Una storia che rafforza l'importanza del percorso dalla violenza alla nonviolenza e che farebbe lustro onorare anche in una città dalle aspirazioni di capitale europee della tolleranza e della democrazia come Milano vorrebbe diventare sotto la guida di Giuliano Pisapia'.

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martedì 18 ottobre 2011

La Lega Nord contro la macellazione ebraica

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Comunità Ebraica di Milano:

Oggi il Consiglio Regionale della Lombardia sarà chiamato al voto su una mozione che vuole imporre delle limitazioni incompatibili con le regole delle macellazioni rituali ebraica e musulmana, Kasher e Halal. Una mozione che, di fatto, si configura come un divieto. La mozione è stata presentata dal gruppo consigliare della Lega Nord e ha come primo firmatario Claudio Bottari.

Daniele Nahum, Vice Presidente della Comunità Ebraica di Milano, ha dichiarato: 'sono venuto a conoscenza di questa mozione grazie ad una agenzia stampa, mi sono messo in contatto con il capogruppo della Lega Nord Stefano Galli per fargli presente che stavano presentando una mozione intollerante e discriminatoria, dunque mi sono permesso di consigliare a Galli di ritirarla. Purtroppo Galli non ha voluto sentire ragione. Voglio fare presente a tutti i consiglieri regionali della Lombardia, in particolare a tutti i capigruppo, che stanno per votare una mozione che ha l'intento di discriminare i cittadini di fede musulmana ed ebraica. Mi appello al buon senso dei nostri rappresentanti in Regione perché un voto a favore di questa mozione sarebbe un brutto segnale di intolleranza e discriminazione nei confronti dei cittadini di fede ebraica e musulmana'.

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Riunione settimanale... nel Gazebo Radical Party!


Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo dalle 20:30 alle 22:00 circa per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo degli sviluppi dell'iniziativa Radical Party in corso in queste settimane. All'ordine del giorno anche il X Congresso di Radicali Italiani che si terrà a Chianciano Terme (SI) dal 29 ottobre al 1 novembre. Diversamente dal solito, non saremo però nella sede di via Borsieri 12, ma nel gazebo che abbiamo allestito in piazza Cordusio.

Appuntamento martedì 18 ottobre alle ore 20:30, presso il Gazebo Radical Party in piazza Cordusio (MM1 Cordusio) a Milano.

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lunedì 17 ottobre 2011

Radicali: domani conferenza stampa sul processo per la 'Truffa Firmigoni'


Comunicato stampa della Lista Bonino-Pannella:

Si terrà domani martedì 18 ottobre alle ore 11, presso il Gazebo Radical Party in piazza Cordusio (MM1 Cordusio) a Milano, la conferenza stampa su:

I PROCESSI PER LA 'TRUFFA FIRMIGONI': COSA CI POSSIAMO ASPETTARE DALLA GIUSTIZIA ITALIANA.

Interverranno Marco CAPPATO e Lorenzo LIPPARINI.

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Agorà Digitale partecipa al Radical Party di Milano


Da sabato 15 ottobre e per due settimane abbiamo un gazebo aperto nel centro di Milano, in piazza Cordusio. Una vetrina per far conoscere a Milano e ai milanesi le numerose attività che le associazioni radicali svolgono in Italia e nel mondo. Oggi ospitiamo l'associazione tematica Agorà Digitale per parlare della possibile apertura di una loro sede a Milano e delle iniziative da portare avanti con l'amministrazione comunale per la trasparenza dei dati e la condivisione della conoscenza.

Domani sera alle 20:30, invece, terremo in questo spazio la nostra consueta riunione settimanale del martedì, questa volta dedicata alla preparazione del X Congresso di Radicali Italiani, che si terrà a Chianciano Terme (SI) dal 29 ottobre al 1 novembre.

Appuntamento lunedì 17 ottobre alle ore 15:00, presso il Gazebo Radical Party in piazza Cordusio (MM1 Cordusio) a Milano.

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domenica 16 ottobre 2011

Comunicato Stampa: Lunedì 17 l'Agorà Digitale è a Milano

Lunedì mattina dalle 10.45 alle 13 a Milano in Via Marino 7, si terrà una riunione di Agorà Digitale per provare ad individuare alcuni concreti obiettivi e una generale strategia digitale nell'amministrazione pubblica a partire dai Comuni. Sarà presente anche Marco Cappato, Presidente di Agorà Digitale e della Commissione del Consiglio Comunale di Milano che si occupa di trasparenza, referendum approvati, digitalizzazione, iniziativa popolare e agenda digitale.

Sempre lunedì, dalle 13 alle 14.30 ci sarà l'audizione delle Commissione del Consiglio comunale sull'agenda digitale. Infine la giornata si concluderà con un incontro aperto presso il Gazebo Radical Party in piazza Cordusio, dalle 15 alle 16.30 durante il quale ci sarà la possibilità di discutere della prossima apertura di una sezione milanese di Agorà Digitale e discuterne le future attività.

Al centro della discussione della mattina ci saranno certamente trasparenza e dati aperti, che sono stati il cuore tanto dell'iniziativa radicale quanto quella di Agorà Digitale nell'ultimo anno. Sarà necessario individuare quali dati sono ancora inaccessibili o non sufficientemente aperti e quali strumenti possono essere i piu' adatti a liberarli, comprese iniziative di civil hacking, e creazione di portali 'dal basso'.

Ci interessa approfondire come il Comune possa essere promotore di forme di promozione di cultura e di condivisione 'aperta', fornendo a giovani artisti alternative 'aperte' e legando dove possibile l'erogazione di fondi anche alla produzione di materiale che possa essere liberamente condiviso.

Sarà centrale approntare una strategia per verificare l'attuazione del Codice dell'Amministrazione Digitale e ideare iniziative volte a rendere effettivi i diritti introdotti dal CAD ma scarsamente esercitati.

Infine vorremo approfondire tutti i temi di una possibile agenda digitale comunale, a partire dalle esperienze Italiane come ad es. Torino Digitale e straniere (come ad es. New York), ma anche delle campagne dell'associazione sul fronte del software libero o del libero accesso alla rete Internet.

I fini e i mezzi

Di Aldo Capitini.
Da Le tecniche della nonviolenza.

Nella grossa questione del rapporto tra il mezzo e il fine, la nonviolenza porta il suo contributo in quanto indica che il fine dell'amore non può realizzarsi che attraverso l'amore, il fine dell'onestà con mezzi onesti, il fine della pace non attraverso la vecchia legge di effetto tanto instabile "Se vuoi la pace, prepara la guerra", ma attraverso un'altra legge: "Durante la pace, prepara la pace."

Non si insisterà mai abbastanza, specialmente in presenza di mentalità superficialmente legalistiche, farisaiche, intimamente indifferenti, che la nonviolenza è affidata al continuo impegno pratico, alla creatività, al fare qualche cosa, se non si può far tutto, purché ogni giorno si faccia qualche passo avanti. La nonviolenza è affidata a un metodo che è aperto in quanto accoglie e perfeziona sempre i suoi modi, ed è sperimentale perché saggia le circostanze determinate di una situazione. E siccome la nonviolenza nella sua espressione positiva è "apertura all'esistenza, alla libertà, allo sviluppo, di ogni essere", e nella sua espressione negativa è "proposito di non distruggere gli esseri, di non offenderli, non torturarli, né sopprimerli", chiaro che un metodo così ispirato dia il massimo rilievo ai mezzi.

Dice Gandhi:
Si dice "i mezzi in fin dei conti sono mezzi". Io vorrei dire "i mezzi in fin dei conti sono tutto". Quali i mezzi, tale il fine. Il Creatore infatti ci ha dato autorità (e anche questa molto limitata) sui mezzi, non sul fine [...] La vostra convinzione che non vi sia un rapporto tra mezzi e fine, è un grande errore. Per via di questo errore, anche persone che che sono state considerate religiose hanno commesso crudeli delitti. Il vostro ragionamento equivale a dire che si può ottenere una rosa piantando un'erba nociva [...] Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e il fine vi è appunto la stessa inviolabile relazione che vi è tra il seme e l'albero.

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venerdì 14 ottobre 2011

In alto a sinistra

Comunicazione di servizio: negli ultimi giorni abbiamo aggiornato la grafica del blog adottando un modello di visualizzazione dinamica sviluppato da Blogger, per rendere più rapida e più divertente la lettura. Sulla homepage trovate adesso, in alto a sinistra appena sotto il titolo, un menù a tendina in cui potete scegliere tra sette diverse modalità di visualizzazione dei post, da quella tradizionale dei blog ('Classic') all'impostazione formato rivista ('Magazine'), fino a modelli che privilegiano le immagini rispetto al testo ('Snapshot', 'Flipcard'). Aspettiamo i vostri commenti!

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martedì 11 ottobre 2011

Riunione settimanale


Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo del radical party che stiamo organizzando per la seconda metà di ottobre. All'ordine del giorno anche la riunione del comitato nazionale di Radicali Italiani che si è tenuta a Roma dal 7 al 9 ottobre. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

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lunedì 10 ottobre 2011

Presentazione a Milano del film documentario 'È tuo il mio ultimo respiro?'. Con Emma Bonino e Sergio D'Elia


Oggi pomeriggio, in occasione della Giornata Mondiale contro la Pena di Morte, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e Nessuno Tocchi Caino, presentano 'È tuo il mio ultimo respiro?', un film documentario di Claudio Serughetti. Intervengono Giuliano Pisapia, Emma Bonino, Oliviero Toscani, Sergio D'Elia, Enrico Ruggeri e Andrea Mirò.

La presentazione del film, distribuito da Cinecittà Luce, già proposto in anteprima al Festival di Roma lo scorso anno, avviene in occasione della sua uscita in home video. L'opera, attraverso interviste, testimonianze e dati, vuole far riflettere sull'uso della pena di morte, quale forma di punizione ritenuta giusta e congrua da moltissimi paesi al mondo.

Con l'ausilio di materiali d’archivio e di repertorio e attraverso interviste e testimonianze a personalità impegnate nel mondo nella battaglia contro la pena di morte, da Peter Gabriel a Oliviero Toscani, da Marco Pannella a Bernardo Bertolucci e ai Premi Nobel Dario Fo e Adolfo Pérez Esquivel, il film vuole fornire allo spettatore argomenti di riflessione sull'inutilità e l'anacronismo della pena capitale nel mondo.

Senza dimenticare di mostrare anche le reazioni istintive della cosiddetta gente comune che, in occorrenza di eclatanti fatti di cronaca, chiede a gran voce la punizione esemplare: in una parola, la forca.

Nonostante da molti anni il processo abolizionista si mostri inarrestabile, accelerato anche dalla Moratoria ONU approvata nel 2007, come documenta il recente Rapporto di Nessuno Tocchi Caino, le esecuzioni continuano in molte parti del mondo. Il 10 ottobre, la Giornata mondiale contro la pena di morte sarà caratterizzata in tutto il mondo da una miriade di iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica.

Appuntamento lunedì 10 ottobre alle ore 14:30, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino in piazza della Scala 2 (MM1/3 Duomo) a Milano.

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domenica 9 ottobre 2011

In arrivo un 'radical party' nel centro di Milano!

Sabato 8 ottobre Marco Di Salvo, segretario dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora, ha preso la parola durante i lavori del Comitato Nazionale di Radicali Italiani per annunciare pubblicamente la nostra prossima iniziativa. Sul sito di Radio Radicale è possibile ascoltare la registrazione del suo intervento, qui di seguito ne pubblichiamo invece il testo:

Viste anche le difficoltà che abbiamo come radicali e come associazioni a essere presenti sulla stampa, sui giornali e in televisione, abbiamo avuto una piccola idea che volevo comunicare al comitato: da venerdì prossimo e per due settimane in piazza Cordusio a Milano ci sarà un gazebo, probabilmente un doppio gazebo, a disposizione di tutti, che abbiamo richiesto noi come Associazione Radicali Senza Fissa Dimora, ma che sarà a disposizione di tutte le associazioni tematiche e i soggetti costituenti per venire a raccontare a Milano, nel centro di Milano, che cosa fanno i radicali e chi sono i radicali. L'idea di partenza è quella di fare una Festa dell'Unità senza soldi, perciò questo tendone si chiamerà 'Radical Party', così spiega cosa siamo. Abbiamo bisogno di tutti, di tutti quelli che sono a disposizione, di tutti quelli che ci possono dare una mano, tempo, presenza e idee per riempirlo.

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Gli europei non si rendono conto della fortuna che hanno...

Di Tahar Ben Jelloun.
Da La rivoluzione dei gelsomini. Il risveglio della dignità araba.

Gli europei non si rendono conto della fortuna che hanno: non solo sono al riparo da colpi di stato ma lo spazio Schengen è una prova di libertà; non ci sono più frontiere fra i paesi europei; si circola senza mostrare il passaporto, si passa da un paese all'altro come si cambia quartiere nella propria città. Questa libertà è un bene prezioso. Quando le frontiere vengono abolite, è perché il sospetto, l'inimicizia e anche le minacce di conflitto non esistono più. Questa facilità di circolazione dei cittadini incoraggia gli scambi commerciali, culturali e umani. Tutti traggono ricchezza dalla libertà di andare e venire. Non si tratta di disordine, ma di intelligenza. Questa Europa che si sta costruendo, anche se si allarga in modo discutibile, costituisce oggi un esempio della vittoria della democrazia e della saggezza. Sappiamo che per arrivarci ci sono state guerre, ferite e sacrifici. Spero che i giovani di oggi lo sappiano. Il nazionalismo, responsabile delle guerre tra paesi vicini, non ha più ragione d'essere. Essere europeo non vuol dire rinunciare alla propria identità e originalità, al contrario: significa consolidarla e arricchirla. Aprire una frontiera è un atto di fiducia e di rispetto; un gesto di pacificazione, un segno di amicizia. Purtroppo, esistono ancora dei paesi in cui le frontiere permangono in modo anacronistico, improduttivo e stupido. In questo momento di rivoluzione della comunicazione in cui non c'è informazione che possa essere soffocata e bloccata prima che "scoppi" sugli schermi dei computer di tutto il pianeta, chiudere una frontiera è assurdo. Ma certi uomini politici la cui mediocrità impedisce loro di vedere oltre il proprio ego persistono a credere in questi muri eretti fra i popoli.

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venerdì 7 ottobre 2011

Aperitivo in memoria di Yasmine Ravaglia


Mercoledì 28 settembre ci ha lasciati improvvisamente Yasmine Ravaglia, militante radicale di lunga data. I funerali si sono svolti il venerdì mattina successivo, prima che fosse data ufficialmente la notizia della sua scomparsa, per questo alcuni suoi amici e compagni radicali hanno ora deciso, a distanza di due settimane, di organizzare un aperitivo per ricordarla.

Dall'invito:

Yasmine, giovane donna piena di vita, vivace, intelligente e con uno spiccato senso dell'umorismo avrebbe detto in questa circostanza... con tutta la sua nonchalance e il suo splendido sorriso: "Laissez les bon temps rouler"... ovvero "laissez faire et vivre la vie"!! Quindi: in Memoria di Yasmine Ravaglia, incontriamoci tutti al Caffè ZUCCA (uno dei suoi locali preferiti) per brindare tutti insieme con gioia alla GRANDE Donna che è, che è stata e che sarà...

Appuntamento mercoledì 12 ottobre alle ore 19, presso il Caffè Zucca in Galleria Vittorio Emanuele II angolo piazza Duomo (MM1/3 Duomo) a Milano.

(Grazie ad Annalisa Iorio per la segnalazione).

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mercoledì 5 ottobre 2011

Consiglio Regionale della Lombardia: una lobby di Dio?

Di Giulia Cortese.

Accogliendo con favore l'apertura fatta dal segretario PdL Angelino Alfano, sulla necessità di riformare il sistema elettorale, il Consigliere Regionale della Lombardia Roberto Formigoni ha dichiarato qualche giorno fa che bisogna attrezzarsi rapidamente per le politiche, sottolineando che non è più ammissibile eleggere come Consiglieri regionali persone nominate dall'alto. Non si può negare che si tratta di un fatto curioso, considerando che l'igienista dentale del Premier Nicole Minetti è stata eletta proprio in un listino (bloccato) dello stesso Formigoni, grazie a un vertice ad Arcore tra lui, Berlusconi e Bossi. Si è trattato di un inserimento illegale nella lista, con almeno 500 firme false a sostegno della candidatura. A proposito di questo, l'ex europarlamentare radicale Marco Cappato, nonché attuale Consigliere comunale radicale a Milano nella giunta Pisapia, ha dichiarato che la Minetti 'è entrata in lista con modalità illegali' e, prosegue, 'noi l'avevamo già denunciato pubblicamente dieci mesi fa'. È quindi importante che la Procura indaghi sulle responsabilità penali per l'irregolare raccolta delle firme, avvenuta nei giorni compresi tra i vertici di Arcore e la scadenza per la presentazione della lista, ma anche sulla catena di comando che ha gestito la vicenda.

Certo, se il senso della legalità dei cittadini italiani fosse un po' più spiccato, il caso sarebbe passato sicuramente meno inosservato.

Tuttavia, la candidatura illecita della Minetti non è nemmeno l'episodio più grave del Consiglio Regionale della Lombardia, se si considera che quest'ultimo è in qualche modo 'abusivo', per il fatto che le liste della coalizione PdL e Lega sono illegali. Ci sono state delle elezioni regionali in cui c'è stata palesemente una truffa elettorale, attraverso delle firme false, che sarebbero oltre mille. Mario Staderini, Segretario dei Radicali Italiani, ha dichiarato che 'a oltre un migliaio di cittadini è stata rapita l'identità per essere sottoscritti da altre persone'.

Continua sempre Staderini, 'noi riteniamo che sia un vero e proprio attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, un reato previsto dal Codice Penale sempre poco attuato e che prevede che la democrazia si tuteli quando i diritti all'elettorato attivo, cioè al voto, e a quello passivo - e cioè a non essere ingannati nel momento dell'espressione del proprio voto, sono diritti fondamentali che vanno tutelati'.

È passato ormai un anno da quando i Radicali hanno denunciato le irregolarità con le quali Roberto Formigoni era stato rieletto per la quarta volta Presidente della Regione Lombardia. La sua ricandidatura ha comportato la violazione dalla legge 165/2004, che stabilisce la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della giunta Regionale, eletto a suffragio universale e diretto. Lega e PdL, a sostegno di un Presidente incandidabile, hanno presentato una documentazione palesemente falsa.
Dopo un'intervista a Formigoni del 27 Febbraio scorso, apparsa su Presa diretta, il commento del Segretario radicale Mario Staderini è stato: 'E noi dovremmo credere che un potente come lui abbia dovuto subire le candidature del suo listino e nulla sapeva dei falsi che si stavano commettendo?', aggiungendo, 'esiste un solo caso, ed è il Caso Firmigoni. Il Presidente abusivo della Lombardia si dimetta e chieda scusa agli elettori per aver loro ripetutamente mentito'. Scuse di cui finora non vi è traccia alcuna.
Ora spetterà al Consiglio di Stato disporre velocemente e direttamente la perizia sulle firme potenzialmente (e palesemente) false, senza dover attendere gli esiti della questione del falso da parte del giudice ordinario. La questione delle firme dovrebbe poter essere risolta nel giro di qualche mese, sperando che non venga rimandata, a causa dei lunghissimi tempi del nostro inefficiente sistema giuridico.

In merito alle accuse che gli vengono spesso rivolte, specie per quanto riguarda l'elezione della Minetti nel suo listino, Formigoni si è difeso più volte tramite banali (e scontatissime) arrampicature sugli specchi, dichiarando l'intenzione di 'premiare chi lavora sul territorio' e di voler aiutare le donne a partecipare alla vita politica. Una domanda sorge inevitabile: come si concilia quest'attenzione al ruolo della donna con la presenza, imposta nel listino bloccato di Silvio Berlusconi, di una sua ex igienista dentale, nonché ex valletta di Colorado Cafè e neofita della politica? La signorina è inoltre indagata per induzione e sfruttamento della prostituzione, ed è in attesa di testimoniare al processo in questione. Quanto a questa sconcertante elezione, si tratta di una pratica che, a livello di mercato del lavoro privato è purtroppo ancora diffusissima in Italia, ma quando si tratta di politica nazionale e di gestione della cosa pubblica, come in questo caso, allora assume carattere di reato.

A essersi lamentato di un andazzo decadente nel PdL è stato anche il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il quale, durante un convegno di Fondazione Nuova Italia, non ha mancato di criticare il suo partito. La prima stoccata ha un nome e cognome, Nicole Minetti, la cui elezione, dice Alemanno, è dovuta a 'meriti emersi più dalle intercettazioni sulle notti allegre a ritmo di bunga bunga che dalla carriera politica, di fatto inesistente'.
Il Sindaco aggiunge infine una conclusione, 'Dobbiamo dirlo con chiarezza: mai più Minetti nei consigli regionali'. Conclusione che non può che essere condivisibile.

Certo, colpisce il fatto che Formigoni, esponente del movimento politico e religioso Comunione e Liberazione, mostri di non saper mantenere una condotta moralmente rigorosa e di mancare di correttezza e di rispetto per la legalità. Si tratta peraltro di un movimento estremamente potente, quello di CL, tanto che in Europa e nel mondo non esiste un solo movimento ecclesiale che controlli un'istituzione pubblica con un bilancio di 20 miliardi di euro. Enrico de Alessandri, autore di 'La lobby di Dio', libro sul potere dilagante di CL nelle strutture amministrative di vertice della Regione Lombardia, dichiarava, già nel 2005: 'Sono alcuni stessi esponenti - ed ex esponenti - di Forza Italia a sostenere che 'il ruolo e il potere che hanno assunto Formigoni e il sistema connesso di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere, determinano la quasi totalità delle scelte politiche e amministrative, di fronte a un peso elettorale che non raggiunge un decimo dei voti di Forza Italia' (Guido Podestà, oggi coordinatore regionale del PdL, Domenico Pisani, Francesco Fiori, Francesco Triscari, Ombretta Colli, Corriere della Sera, 7 giugno 2005)'.

Dieci giorni fa è arrivata la prima vera vittoria dei radicali lombardi. Il Consiglio di Stato ha in pratica ribaltato il pronunciamento del Tar, riconoscendo la fondatezza del ricorso sulla questione delle presunte firme false al listino «Per la Lombardia». In definitiva, il giudice amministrativo ha riconosciuto degna di attenzione e verifica la richiesta di Cappato e soci di effettuare una perizia disposta dalla magistratura amministrativa per accertare l'autenticità delle sottoscrizioni.

Dice Marco Cappato, il quale continua a dedicarsi con serietà alla questione, 'Se le firme venissero finalmente controllate anche dal giudice amministrativo, a quel punto sarà doveroso annullare le elezioni falsate dalla 'truffa Firmigoni''. Siamo in Italia, però, Paese in cui ultimamente le cose sembrerebbero andare alla rovescia. E siamo noi laici i primi a sperare in un cambiamento, in un rovesciamento della medaglia.

Morale della favola? Quando il Cardinale Angelo Bagnasco si lamenta della scarsa moralità della politica, definendo la la questione 'grave e urgente' e dicendo che 'l'uomo vero non è colui che ha potere e denaro', forse ha ragione.

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Comunicato Stampa firme false: Cappato a Napolitano 'La consulta ha stabilito l'impossibilità di accertare una truffa elettorale; esiste un'alternativa alla denuncia dell'Italia in sede internazionale?'

FIRME FALSE: CAPPATO A NAPOLITANO 'LA CONSULTA HA STABILITO L'IMPOSSIBILITÀ DI ACCERTARE UNA TRUFFA ELETTORALE; ESISTE UN'ALTERNATIVA ALLA DENUNCIA DELL'ITALIA IN SEDE INTERNAZIONALE?'

Dichiarazione di Marco Cappato, candidato della Lista Bonino-Pannella alla Presidenza della Lombardia escluso dalla competizione elettorale.

Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la Corte Costituzionale italiana ha deciso oggi che soltanto il giudice civile è autorizzato a controllare la veridicità delle firme per la presentazione di liste e candidati alle elezioni. Come Lei sa, Signor Presidente, i tempi minimi della giustizia civile sono superiori a quelli della durata di una legislatura.

La conseguenza dunque non riguarda soltanto le elezioni regionali del Piemonte, né soltanto quelle della Lombardia, dove noi Radicali abbiamo portato le prove della gigantesca truffa elettorale compiuta nella presentazione delle liste di Roberto Formigoni, con un migliaio di persone che hanno confermato in Procura della Repubblica di non aver mai firmato quelle liste. La conseguenza della sentenza di oggi significa, per il futuro del Repubblica italiana da Lei presieduta, che d'ora in poi sarà ufficialmente impossibile per chiunque ottenere giustizia contro una qualsiasi, anche se gravissima, truffa elettorale in tempo utile prima della fine del mandato di chi è stato eletto grazie a quella truffa, ad ogni livello locale o nazionale che sia.

Noi Radicali, Signor Presidente, ricorreremo nelle sedi internazionali contro questo Stato fuorilegge da Lei presieduto: fuorilegge contro i detenuti, fuorilegge contro gli imputati, fuorilegge contro le vittime dei crimini, fuorilegge contro una minima formalità democratica elettorale. Con grande rispetto per Lei e per i tentativi che Lei manifestamente compie, Le chiedo, Presidente, di indicare al Paese, se esiste, un'alternativa, così come Le abbiamo chiesto di indicare se esiste un'alternativa alla proposta di amnistia per far ripartire la giustizia italiana e interrompere la flagranza del crimine di Stato contro i detenuti.

Nel frattempo, come Radicali possiamo solo continuare a lottare per far cadere un regime antidemocratico che sempre di più occupa e disastra lo Stato, e dalla cui eredità ultrasessantennale Lei sta tentando di liberare Il Paese.

Seconda giornata nazionale dei contributi silenti. Presidio a Milano


Domani mattina, in occasione della seconda giornata nazionale dei contributi silenti, l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e l'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano organizzano a Milano un presidio davanti alla sede provinciale dell'Inps per raccogliere firme a sostegno dell'appello di Radicali Italiani per la restituzione dei contributi silenti. È possibile firmare l'appello anche on line sul sito di Radicali Italiani.

Dal testo dell'appello:

Gran parte dei contributi previdenziali dovuti alla Gestione separata dell’Inps dai parasubordinati, dai precari o da coloro che esercitano professioni non regolate da ordini professionali, vengono versati a fondo perduto: se non si raggiunge il minimo richiesto dalla legge per maturare la pensione (il che accade sempre più spesso, dati i lunghi periodi di disoccupazione o lavoro nero), quei contributi vengono usati per pagare le pensioni di altri, ma non danno diritto ad averne una propria. E anche quando si matura il minimo di contribuzione richiesto, la pensione ottenuta non supera le poche centinaia di euro dell’assegno sociale.

Intanto la Gestione separata dell’Inps ogni anno incassa 8 miliardi di euro di contributi, ma eroga solo 300 milioni di euro di prestazioni!

Appuntamento giovedì 6 ottobre alle ore 10:00, davanti alla sede provinciale dell'Inps in piazza Missori 8 (MM3 Missori) a Milano.

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martedì 4 ottobre 2011

Comunicato Stampa Cappato: 'Firmigoni mobilitato per occultare la verità. Ma perché la procura di Milano è ferma?????????'

FIRME FALSE: CAPPATO 'FIRMIGONI MOBILITATO PER OCCULTARE LA VERITÀ. MA PERCHÉ LA PROCURA DI MILANO È FERMA?????????'

Dichiarazione di Marco Cappato, Gruppo Radicale - Federalista europeo a Milano, titolare insieme a Lorenzo Lipparini dei ricorsi su Firmigoni.

Prendo atto del fatto che il Presidente Firmigoni, dopo aver dichiarato al mondo che eravamo stati noi a manipolare i suoi moduli, oggi si costituisce davanti alla Corte costituzionale nel procedimento Bresso-Cota per cercare di dare il suo contributo - 'in punta di diritto', c'è da immaginare... e allora speriamo che non ricorra anche stavolta alla consulenza del suo amico Lombardi - affinché le firme non siano controllate in tempo utile prima della fine della legislatura, come invece accadrebbe se la Corte sancisse l'impossibilità per il giudice amministrativo di disporre una perizia.

Sul fronte Firmigoni mi pare dunque tutto chiaro: è così fiducioso sulle sue firme che mobilita gli avvocati della Regione Lombardia per impedire siano controllate.

Il mistero che rimane è un altro. Ormai da mesi la Procura della Repubblica di Milano ha convocato un migliaio di persone che hanno testimoniato che la firma apposta a loro nome sui moduli di Firmigoni non era la loro. Se ciò è vero, come è vero, allora perché non accade nulla? Perché la Procura di Milano è ferma? Eppure non sono stati necessari neanche due minuti di intercettazioni telefoniche, visto che le prove le avevamo già portate noi Radicali. Non si dovrà mica aspettare che nel frattempo la giustizia amministrativa sia stata disinnescata definitivamente per finalmente veder la Procura agire (a quel punto inutilmente)?

Riunione settimanale

Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo delle iniziative pubbliche che realizzeremo nelle prossime settimane. All'ordine del giorno anche la riunione del comitato nazionale di Radicali Italiani che si terrà a Roma dal 7 al 9 ottobre. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

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domenica 2 ottobre 2011

Non privare mai un uomo dell'Amore e della Speranza

Di Luca Coscioni.
Da Il Maratoneta. Da caso pietoso a caso pericoloso. Storia di una battaglia di libertà.

Certe volte mi domando perché mi sono ammalato di sclerosi laterale amiotrofica. Perché questa malattia sia toccata a me e non a qualcun altro. Perché a 28 anni e non più tardi, magari a 50 o, meglio ancora, a 70 anni, come accade nella maggior parte dei casi. Perché. A questi interrogativi non mi è possibile rispondere. Poi mi domando cosa mi sarebbe successo se fossi nato in un paese che noi occidentali definiamo ipocritamente in via di sviluppo o a basso reddito. Per capirci meglio, in uno di quei paesi in cui ancora oggi la gente muore di fame, è uccisa dalla dissenteria, crepa per una banale influenza. A quest'ultimo interrogativo mi è invece possibile rispondere. Non sarei arrivato ai miei 31 anni. Sarei morto di fame, sarei stato ucciso dalla dissenteria, sarei crepato per una banale influenza. Oppure, molto più semplicemente, mi sarei spento così come si spegne una candela quando si esaurisce la cera, per mancanza di Speranza e di Amore.

Non privare mai un uomo dell'Amore e della Speranza, quest'uomo cammina ma in realtà è morto.

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