domenica 9 ottobre 2011

Gli europei non si rendono conto della fortuna che hanno...

Di Tahar Ben Jelloun.
Da La rivoluzione dei gelsomini. Il risveglio della dignità araba.

Gli europei non si rendono conto della fortuna che hanno: non solo sono al riparo da colpi di stato ma lo spazio Schengen è una prova di libertà; non ci sono più frontiere fra i paesi europei; si circola senza mostrare il passaporto, si passa da un paese all'altro come si cambia quartiere nella propria città. Questa libertà è un bene prezioso. Quando le frontiere vengono abolite, è perché il sospetto, l'inimicizia e anche le minacce di conflitto non esistono più. Questa facilità di circolazione dei cittadini incoraggia gli scambi commerciali, culturali e umani. Tutti traggono ricchezza dalla libertà di andare e venire. Non si tratta di disordine, ma di intelligenza. Questa Europa che si sta costruendo, anche se si allarga in modo discutibile, costituisce oggi un esempio della vittoria della democrazia e della saggezza. Sappiamo che per arrivarci ci sono state guerre, ferite e sacrifici. Spero che i giovani di oggi lo sappiano. Il nazionalismo, responsabile delle guerre tra paesi vicini, non ha più ragione d'essere. Essere europeo non vuol dire rinunciare alla propria identità e originalità, al contrario: significa consolidarla e arricchirla. Aprire una frontiera è un atto di fiducia e di rispetto; un gesto di pacificazione, un segno di amicizia. Purtroppo, esistono ancora dei paesi in cui le frontiere permangono in modo anacronistico, improduttivo e stupido. In questo momento di rivoluzione della comunicazione in cui non c'è informazione che possa essere soffocata e bloccata prima che "scoppi" sugli schermi dei computer di tutto il pianeta, chiudere una frontiera è assurdo. Ma certi uomini politici la cui mediocrità impedisce loro di vedere oltre il proprio ego persistono a credere in questi muri eretti fra i popoli.

www.radicalisenzafissadimora.org

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