Di Tahar Ben Jelloun.
Da La rivoluzione dei gelsomini. Il risveglio della dignità araba.
Gli europei non si rendono conto della fortuna che hanno: non solo sono al riparo da colpi di stato ma lo spazio Schengen è una prova di libertà; non ci sono più frontiere fra i paesi europei; si circola senza mostrare il passaporto, si passa da un paese all'altro come si cambia quartiere nella propria città. Questa libertà è un bene prezioso. Quando le frontiere vengono abolite, è perché il sospetto, l'inimicizia e anche le minacce di conflitto non esistono più. Questa facilità di circolazione dei cittadini incoraggia gli scambi commerciali, culturali e umani. Tutti traggono ricchezza dalla libertà di andare e venire. Non si tratta di disordine, ma di intelligenza. Questa Europa che si sta costruendo, anche se si allarga in modo discutibile, costituisce oggi un esempio della vittoria della democrazia e della saggezza. Sappiamo che per arrivarci ci sono state guerre, ferite e sacrifici. Spero che i giovani di oggi lo sappiano. Il nazionalismo, responsabile delle guerre tra paesi vicini, non ha più ragione d'essere. Essere europeo non vuol dire rinunciare alla propria identità e originalità, al contrario: significa consolidarla e arricchirla. Aprire una frontiera è un atto di fiducia e di rispetto; un gesto di pacificazione, un segno di amicizia. Purtroppo, esistono ancora dei paesi in cui le frontiere permangono in modo anacronistico, improduttivo e stupido. In questo momento di rivoluzione della comunicazione in cui non c'è informazione che possa essere soffocata e bloccata prima che "scoppi" sugli schermi dei computer di tutto il pianeta, chiudere una frontiera è assurdo. Ma certi uomini politici la cui mediocrità impedisce loro di vedere oltre il proprio ego persistono a credere in questi muri eretti fra i popoli.
www.radicalisenzafissadimora.org
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