'Radicalmente Nonni'
Comitato di nonne e nonni nonviolenti per la riforma della giustizia minorile civile
c/o Ass. "Enzo Tortora – Radicali Milano", Via M. Marchesi de' Taddei 10, Milano
e c/o Ass. Radicali Senza Fissa Dimora, Via Borsieri 12, 20124 Milano
Portavoce: Lucio Bertè, Tel. 02 20240674 – Cell. 327 6764666 – E-mail: luciobert@libero.it
e c/o Ass. Radicali Senza Fissa Dimora, Via Borsieri 12, 20124 Milano
Portavoce: Lucio Bertè, Tel. 02 20240674 – Cell. 327 6764666 – E-mail: luciobert@libero.it
Alla Presidente della III Commissione del Consiglio Regionale della Lombardia Margherita PERONI
Ai Consiglieri membri della III Commissione
e p.c.
Al Presidente del Consiglio Regionale Davide BONI
Al Presidente della Giunta Regionale della Lombardia Roberto FORMIGONI
Milano, 11 gennaio 2012
Signora Presidente, Signori Consiglieri,
la nomina del garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Lombardia ha una storia lunga e inopinatamente contrastata, come se la Lombardia fosse esente da tutti quei fenomeni di gravissima violazione dei diritti dei bambini e di esposizione a situazioni di rischio anche di incolumità. O peggio, come se l'istituzione di una struttura per aumentare la protezione dei bambini nella nostra Regione desse fastidio a qualcuno. Sta di fatto che il Consiglio Regionale è inadempiente da due anni e due mesi rispetto alla legge istitutiva del garante regionale, approvata il 30 marzo 2009, e in attesa di un 'regolamento' di iniziativa della Giunta che doveva essere licenziato al massimo entro sei mesi. Per non dire di una strana norma finanziaria che rimanda lo stanziamento per il funzionamento della figura e dell'ufficio del garante 'ad altra legge'.
Il ritardo della Lombardia è ben superiore, se consideriamo che risale al febbraio del 2005 la seduta del Consiglio che respinse per un solo voto un pdl che era sottoscritto da consiglieri di tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, e destinato ad una approvazione unanime, come si conviene per questioni di questa rilevanza.
Da allora sono passati sette anni ed è mancata una esperienza che altre regioni - come il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, le Marche - hanno fatto utilmente e con risultati notevoli in termini di servizio alla collettività e di coinvolgimento dell'opinione pubblica.
'Radicalmente Nonni' ha risollevato la questione nell'ottobre del 2006, con un'azione nonviolenta di digiuno di dialogo nei confronti della III Commissione e con un lungo presidio militante. Si ottenne l'incardinamento all'odg della Commissione dei pdl in campo, nonché le audizioni preliminari. Infine fu proposto un testo – a nostro avviso riduttivo rispetto a quello respinto nella legislatura precedente – che fu licenziato solo nel 2009.
Quello che oggi chiediamo è l'immediata messa all'odg del Consiglio della nomina del garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Diamo atto che alla fine del presidio tenuto in occasione delle sedute del consiglio prima di Natale, la presidente della III Commissione ha assicurato che la soluzione sarebbe avvenuta alla ripresa dei lavori del 2012. Un analogo impegno per una rapida svolta ho ricevuto da alcuni dei consiglieri membri della Commissione.
L'iniziativa di 'Radicalmente Nonni' è dedicata alla memoria di Nonna Rosa, nonna di punta del Comitato, morta due anni fa con la tristezza nel cuore, dopo un calvario di dieci anni, e a nonna Rina che si è battuta per ottenere nel mese di ottobre 2006 la riproposizione all'odg del Consiglio Regionale del disegno di legge per l'istituzione del Garante. Oggi ha smesso di lottare e si è chiusa nel suo dolore, che l'accompagnerà per il resto dei suoi giorni, con l'amarezza in più di non aver visto un risultato utile almeno per altri cittadini grandi e piccoli, con storie simili alla sua e a quella dei nipotini.
Due donne 'straordinarie', come tante, per aver aiutato le loro figlie in difficoltà garantendo affetto e buona educazione ai loro nipotini, ma anche mettendo in salvo, nell'immediato e per il futuro, il rapporto con le loro mamme, fino al superamento delle difficoltà, una volta trascorso il tempo necessario.
Due donne, due nonne, con una vita esemplare, colpite da una sfortuna che può capitare a ciascuno di noi e che hanno affrontato con coraggio e senso di responsabilità. Per quanto fatto non hanno ricevuto un premio, che non era nelle loro aspettative, ma nemmeno il rispetto da parte delle Istituzioni, lo stesso rispetto che avevano avuto dai loro concittadini nei loro ambienti di vita. Nonna Rosa, vedova, era amata nel suo quartiere dove per trent'anni aveva gestito un negozio e aveva un cognome prestigioso che non ha mai voluto sottolineare per avere una giustizia che le spettava di diritto. Dei tre nipotini, due sono andati in adozione e un terzo è presso i nonni paterni, a Casablanca, dove andava spesso a trovarlo. Nonna Rita è una donna di antico stampo, pugliese. Suo marito, morto da poco, per decenni era stato l'autista personale di un parlamentare molto conosciuto e stimato. L'argomento principale dei servizi per sottrarre i bambini era stato che, arrivati a sessant'anni, erano troppo vecchi per allevare adeguatamente i nipotini.
Signora Presidente, Signori Consiglieri,
'Radicalmente Nonni' non ha nessun peso politico e nessun potere, ma solo la determinazione estrema nel denunciare le ingiustizie di cui è stato testimone. Per questo vi chiede solo di fare il vostro dovere, di rispettare la legge che voi stessi avete votato e di scegliere un garante all'altezza del ruolo e che soprattutto sappia ascoltare e capire i problemi delle famiglie, delle persone, in difficoltà offrendo tutto l'aiuto possibile nell'interesse prioritario dei bambini, come prevedono le Convenzioni internazionali – quelle che ogni anno celebriamo – come anche le leggi nazionali e quelle della Regione Lombardia.
Vi auguro un buon lavoro e vi saluto cordialmente,
il Portavoce del Comitato 'Radicalmente Nonni'
Lucio Bertè
www.radicalisenzafissadimora.org
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