Da L'ultimo gesto d'amore.
Certo è l'amore che ti dà la forza di ricominciare ogni giorno. L'amore in tutte le sue forme, non solo tra uomo e donna ma anche tra genitori e figli. Voglio porre l'attenzione proprio su questa sfaccettatura. Esistono molte mamme che si prendono cura di bambini intelligentissimi e pieni di qualità che, purtroppo, non possono muoversi perché malati. Queste madri li crescono, li aiutano a studiare, ad andare a scuola.
Tra questi bambini, mi ricordo la vicenda di Simone Soria, oggi ingegnere grazie alla sua perseveranza. Voleva studiare, ha finito il liceo e poi ha conseguito la laurea, nonostante l'ambiente universitario tentasse di ostacolarlo.
Come le madri dei tanti bambini malati inventano continuamente nuove soluzioni per far avere loro un'esistenza normale, così facevo anche io. Negli ultimi mesi di vita di Piergiorgio mi scervellavo per ideare nuovi passatempi. Mi domandavo: "E ora cosa faccio per fargli venire la voglia di vivere?". Avevo trovato dei siti web che gli piacevano molto, addirittura uno in cui, grazie a un collegamento con i nidi dei falchi, si vedeva in diretta l'accoppiamento e la nascita dei pulcini; per scherzare, lo chiamavo il 'grande fratello dei falchi'.
Il motivo per il quale mi scervellavo e non trovavo più niente era perché non c'era più niente. Non c'era più nulla che potessi inventarmi, continuavo a collegarlo con i siti più diversi perché speravo che, così, rimanesse attaccato alla vita... io lo volevo attaccare alla vita a tutti i costi! Ho veramente esercitato un accanimento terapeutico, ma il mio era un accanimento terapeutico d'amore. Anche se può sembrare un controsenso perché l'amore non si accanisce, nel nostro caso è stato così.
L'ultima settimana gli ho detto, in lacrime: "Piero, non ho più nulla da inventarmi..." "Non c'è più niente da inventare, abbiamo avuto tutto dalla vita e adesso dobbiamo capire che è finita". Queste sono state le sue parole.
www.radicalisenzafissadimora.org
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