domenica 31 luglio 2011

Il primo digiuno di Pannella

Di Valter Vecellio.
Da Marco Pannella. Biografia di un irregolare.

Pannella è l'uomo dei digiuni. Quanti ne abbia fatti non lo sa neppure lui: della fame, della sete, digiuni lunghissimi, mettendo spesso a repentaglio la sua vita. Per prolungare di qualche ora l'iniziativa è giunto a bere le sue urine davanti alle telecamere di «Canale 5» [...].
Non v'azzardate a dire che si tratta di digiuni di protesta. «Sono sempre e "solo" di P-R-O-P-O-S-T-A – sillaba –. Io non lotto per la mia legalità, ma perché sia rispettata la legge che si sono dati coloro che per primi la violano».
Qual è stato il primo digiuno? «A Parigi, all'inizio degli anni '60. Lavoravo a Parigi per "Il Giorno". C'era un vecchio anarchico francese, Louis Lecoin, uno che contro la tradizione anarchica aveva chiesto addirittura al papa di intervenire per salvare Sacco e Vanzetti; era un nonviolento con un certo prestigio nel mondo intellettuale francese, digiunava contro la guerra in Algeria, all'Arc de Triomphe, e mi aggregai. Dopo quattro o cinque giorni lui smise, e smisi anch'io».

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venerdì 29 luglio 2011

Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (22/7 - 29/7)

A cura di Marco del Ciello.

ITALY IS VENAL, BUT IT'S NOT GREECE di Rosemary Righter, da Newsweek. L'Italia attraversa una difficile crisi del debito e la sua economia non cresce ormai da vent'anni, ma ci sono comunque ragioni per pensare che la sua situazione sia molto migliore di quella di Spagna e Grecia.

NEW YORK GAY MARRIAGE OPPONENTS SUE TO OVERTURN LAW di Erik Hayden, da The Atlantic Monthly. Gli oppositori della legge sui matrimoni gay a New York hanno avviato una causa legale per far cadere il provvedimento, appellandosi a questioni procedurali.

EUROPE'S TROUBLED ECONOMIES JOIN THE RESCUE TEAM di Landon Thomas Jr., da The New York Times. Italia e Spagna attraversano un periodo di difficoltà economica, ma per paradosso sono tra i principali finanziatori del fondo di salvataggio europeo.

GREAT BAD MEN AS BOSSES da The Economist. Nella vicenda giudiziaria che interessa il News of the World emergono i due aspetti della personalità del magnate Rupert Murdoch: da un lato il geniale imprenditore, dall'altro un uomo con una dubbia moralità.

DEFENSE CUTS? DON'T BELIEVE THEM UNTIL YOU SEE THEM di Mark Engler, da Dissent. La crisi del debito degli Stati Uniti ha riaperto il dibattito sulla possibilità di tagliare le spese militari, ma sembra probabile che tutto si risolva in nulla di fatto.

SOMALIA FAMINE PREDICTIONS IGNORED di Isaiah Esipisu, da Al Jazeera English. Lo stato di guerra civile in cui versa la Somalia ha causato una prevedibile carestia, che oggi minaccia la vita di dodici milioni di persone, nell'indifferenza della comunità internazionale.

WEST END CASHES IN BECAUSE OF FRENCH BURKA BAN di David Millward, da The Daily Telegraph. Il divieto di burqa voluto dal governo francese sta spostando i flussi turistici arabi verso Londra, con ricadute economiche positive sui negozianti inglesi.

MIYAGI BEEF CATTLE SHIPMENT BARRED di Masami Ito, da The Japan Times. Il governo giapponese ha imposto un bando sui bovini provenienti dalla prefettura di Miyagi, a causa degli alti livelli di cesio radioattivo rilevati in quella zona.

OH! IN NORWAY, IT WAS RIGHT WING, NOT MUSLIM, TERRORISM! di Robert Dreyfuss, da The Nation. La scoperta che l'autore della strage di Oslo non è un terrorista islamico, ma un'estremista di destra ha creato un certo imbarazzo nella destra americana.

SOURCES SAYS ED LEE LEANING TOWARD RUN FOR SF MAYOR di John Coté, dal San Francisco Chronicle. Sembra che Ed Lee, primo sindaco asiatico di una grande città americana, voglia correre per rimanere il primo cittadino di San Francisco.

NUCLEAR TEST VETERANS IN LEGAL WIN da The Independent. I militari che si sono ammalati dopo aver partecipato agli esperimenti nucleari britannici negli anni Cinquanta, a causa dell'esposizione alle radiazioni, sono vicini a ottenere un'importante vittoria legale.

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lunedì 25 luglio 2011

Flash mob di protesta: Adesso basta!

Riceviamo e pubblichiamo:

Flash mob di protesta: Adesso basta!

Mercoledì 27 luglio 2011, dalle ore 19 alle ore 19.30, ci troviamo in Piazza Affari per un Flash Mob, in cui manifestiamo alla politica e alla finanza che noi non ci stiamo alla regola del subire senza dire nulla. Le elezioni amministrative e i referendum hanno dato buoni segnali di partecipazione e desiderio di cambiamento, ma i problemi continuano ad esserci e la protesta non può andare in vacanza. Coloro che stanno al Governo e in Parlamento sono dipendenti pubblici. I loro datori di lavoro siamo noi. Dal punto di vista linguistico sarebbe interessante incominciare a smettere di chiamarli 'onorevoli' o 'leader', ma semplici 'rappresentanti'. Di fatto nulla dipende dalla classe dirigente che abbiamo. Questo è solo quello che hanno cercato di farci credere, e per certi aspetti, ci sono anche riusciti. Ora è il momento di dire: 'ADESSO BASTA!'.

La finanziaria appena entrata in vigore è stata fatta per soffocare ulteriormente il popolo e privilegiare chi non ne avrebbe bisogno. Non possiamo fare il loro gioco: facendo passare l'estate a lamentarci sul web e coi nostri amici. Alla finanziaria dobbiamo rispondere con un segnale, non possiamo farla passare attendendo di formulare una risposta più strutturata. I furbacchioni avranno tutto il tempo per organizzarsi con una controffensiva, che permetterà loro di tutelarsi. Non ce lo possiamo permettere e soprattutto: non glielo possiamo permettere! Durante il flash mob potrete imbucare idee e proposte concrete in una scatola. La lotta non deve fermarsi. Se non potete partecipare diffondete comunque: è importante essere in tanti. Chi ci sarà sarà uno, di quei tanti, liberi cittadini indignati, che vogliono cambiare le cose concretamente e hanno il coraggio di fare un primo passo scandendo in piazza.

Indicazioni pratiche per partecipare:

Vogliamo giocare con la potenza dell'ironia di due messaggi: ci avete svuotato le tasche e stendiamo pensieri puliti. Arriviamo tutti puntuali alle 19 indossando dei pantaloni di cui avremo rivoltato le fodere delle tasche vuote. Qualcuno porterà del filo per stendere i panni, ogni partecipante si porterà da casa delle mollette per il bucato e un foglio A4 su cui scriverà il proprio PENSIERO PULITO (per fare un'allusione a mani pulite, al popolo che deve saper pulire i propri panni, ognuno può giocarsela come meglio crede).

L'idea dei pensieri puliti potrebbe essere:
- suggerimento di una tassa (come se non ci avessero tassati abbastanza);
- legge di fantasia o legge assolutamente iniqua da mandare alla casta;
- un decreto legge ad personam da suggerire al mago di questo tipo di decreti.

Legheremo il filo a dei paletti e ognuno andrà ad appendere con le sue mollette il proprio pensiero pulito. È necessaria la presenza di amici fotografi e videomaker che documentino, perché questa performance deve circolare e comunicare il messaggio fondamentale: 'Il popolo c'è, risponde' anche con foto e video. Man mano che le persone arrivano vanno ad appendere il loro foglio col pensiero pulito. Non è importante che lo facciamo proprio tutti assieme (come nelle forme classiche di flash mob), l'importante è che l'azione di appendere pensieri puliti sia continua. Dobbiamo portare una scatola dove raccogliere idee e proposte per le prossime iniziative (chi arriva da casa e può lo comunichi per cortesia che magari si occupa della scatola). Con le persone interessate ad impegnarsi sulla raccolta firme per riformare il sistema elettorale, ci coordineremo per prossime iniziative.

In questi pochi giorni che ci rimangono dobbiamo diffondere l'iniziativa il più possibile:
- in Facebook invitare tutti i nostri amici all'evento e chiedere loro di fare altrettanto, condividete il link sulla vostra bacheca una volta al giorno affinché ci sia visibilità. Copiate e incollate il link (qui sotto) sulle pagine e sui gruppi di amici che potrebbero partecipare https://www.facebook.com/e​vent.php?eid=1716225395703​84;
- via mail mandate le informazioni anche a chi non ha o non si collega mai a Facebook;
- parlatene di persona a colleghi, parenti, amici, vicini di casa, compagni di tram, conoscenti, simpatici sconosciuti;
- chi fa parte o ha contatti con: comitati, compagnie di teatro, danza ecc... associazioni, sindacati o partiti o altro cerchi di coinvolgere tutti (non stiamo cercando bandiere che verrebbero strumentalizzate. Questo tipo di proteste sono di tutti);
- lunedì 25 luglio, chi ha contatti con giornalisti, cominci a far arrivare il comunicato;
- ricordiamoci di chiedere a tutti gli amici fotografi e videomaker di venire a documentare.

Con la speranza, che in tutta Italia, si accendano quei focolai che ci porteranno al cambiamento.

Appuntamento mercoledì 27 luglio alle ore 19:00, davanti alla sede della Borsa in piazza Affari (MM1 Cordusio) a Milano.

(Grazie a Shirin Chehayed per la segnalazione).

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domenica 24 luglio 2011

Le origini di Al Qaeda

Di Gilles Kepel.
Da Jihad. Ascesa e declino. Storia del fondamentalismo islamico.

Osama bin Laden avrebbe poi creato, intorno al 1986, una serie di propri campi [di addestramento per jihaidisti] in Afghanistan. La sua ricchezza e la sua generosità, i suoi modi semplici e il suo fascino personale, il suo coraggio in combattimento furono tutti elementi che alimentarono la sua leggenda. Intorno al 1988, creò un database in cui erano inseriti gli "jihadisti" e gli altri volontari che che erano passati per i suoi campi: ciò diede vita ad una struttura organizzata costituita intorno ad un archivio elettronico il cui nome arabo, Al Qa'ida ("la base" dei dati) sarebbe diventato celebre una decina di anni dopo, quando le autorità americane avrebbero descritto questa struttura come una rete terroristica ultrasegreta, accusando bin Laden di "cospirazione".

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venerdì 22 luglio 2011

I Radicali Senza Fissa Dimora a Monza per manifestare contro il (finto) trasferimento dei ministeri al nord

Domani mattina alcuni militanti dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora saranno davanti alla Villa Reale di Monza per manifestare, insieme ai cittadini e alle associazioni locali, contro l'inaugurazione dei ministeri che la Lega di Umberto Bossi vorrebbe trasferire al nord. Riportiamo il comunicato degli organizzatori della manifestazione:

Sabato tutti in Villa contro i ministeri del nord e a sostegno dell'Isa! Tutti in villa con il tricolore e/o con un'altra bandiera in cui ci si riconosce!

L'inaugurazione dei cosiddetti ministeri in Villa Reale, oltre che essere un ulteriore sfregio al recupero complessivo museale e culturale e della Villa, rappresenta (dopo Regione e privati) un ulteriore esproprio della nostra Villa reale.

I genitori dell'Istituto d'Arte, ci segnalano invece che l'edificio ex Borsa della Villa è stato dichiarato inagibile. Un migliaio di studenti e docenti vedono così messo in pericolo il prossimo anno scolastico.

Da una parte, un Sindaco e una Amministrazione solerte e attiva, per essere pronta ad 'accogliere' i ministeri 'romani' in Villa e per rispondere a scelte politiche di parte; dall'altra, per anni l'Amministrazione non ha mai preso in seria considerazione le denunce fatte dall'Isa del degrado e dello stato di abbandono dell'edificio scolastico; forse sperando in cuor suo che questo fosse il modo migliore per allontanare la scuola dalla Villa Reale.

Sabato ci sarà un'attenzione mediatica nazionale che va colta per denunciare queste situazioni.
Proprio perché sarà un'operazione di pura propaganda nordista, sarà importante ricordare in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia che la Villa Reale è una patrimonio nazionale e internazionale. Un'occasione per ricordare lo scellerato appalto, l'inagibilità dell'Isa, una Villa ormai ridotta a 'spezzatino', la mobilitazione di questi mesi... quindi...

Sabato ore 11 tutti in villa con il tricolore!

(Porta la tua bandiera e, per e chi non ce l'ha, la procuriamo noi...).

Chi condividesse questo appello e questa iniziativa la faccia girare nelle proprie mailing list, nei siti, nei blog, fate girare la voce, dobbiamo essere in tanti...

Appuntamento sabato 23 luglio alle ore 11.00, presso la Villa Reale in viale Brianza 1 a Monza.

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giovedì 21 luglio 2011

Quanto dovrebbero guadagnare i politici? Una modesta proposta...

Di Marco del Ciello.

Un grafico pubblicato due giorni fa dal sito di informazione economica www.lavoce.info illustra in modo chiaro e conciso quello che noi cittadini italiani sospettavamo già da tempo: i nostri rappresentanti politici in Parlamento guadagnano troppo. Ma a quanto dovrebbe ammontare l'indennità parlamentare per essere equa? Io penso che un buon criterio di riferimento sarebbe il reddito medio, che stando ai dati dell'Istat corrisponde attualmente a un po' meno di 1.300 euro al mese. Si tratta di una misura statistica piuttosto rozza del benessere dei cittadini, ma ha il vantaggio di poter essere calcolata in modo rapido e affidabile. Avrebbe inoltre quattro vantaggi:

1) permetterebbe anche a chi non dispone di un patrimonio personale di svolgere il suo incarico in Parlamento come un lavoro a tempo pieno, mantenendo al tempo stesso un livello di consumi al di sopra della sopravvivenza;

2) costringerebbe i politici a sperimentare in prima persona le condizioni economiche in cui vivono la maggior parte dei loro concittadini, avendo quindi un'esatta percezione delle fasi di recessione e di espansione, oltre che delle eventuali difficoltà;

3) i politici subirebbero in prima persona gli effetti delle variazioni del reddito medio, sia in positivo che in negativo, e avrebbero quindi un incentivo diretto a impegnarsi per migliorare le condizioni economiche del paese;

4) dato che non è una cifra fissa, ma variabile, questo criterio potrebbe essere inserito in Costituzione e diventerebbe quindi molto difficile da modificare all'interno del Parlamento in un secondo tempo. Insomma, niente aumenti di stipendio approvati nottetempo.

Per i consiglieri regionali si potrebbe applicare il reddito medio della regione di riferimento e così anche per gli eletti negli enti locali. I risparmi per l'erario sarebbero interessanti, ma forse diventerebbe più difficile trovare candidati per le elezioni...

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Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (15/7 - 21/7)

A cura di Marco del Ciello.

THE EURO ZONE ON THE EDGE. THE ROAD TO ROME da The Economist. La crisi dei paesi dell'area euro sembra aver raggiunto l'Italia, dove gli indicatori macroeconomici non appaiono così preoccupanti, anche se l'instabilità del governo mantiene i mercati in agitazione.

TUNISIA'S FORGOTTEN REVOLUTIONARIES di Lauren E. Bohn, da Foreign Policy. La rivoluzione in Tunisia ha avuto un rapido successo, ma resta ancora molto lavoro da fare nel paese che ha dato l'avvio alla cosiddetta primavera araba.

SUPPORTERS, FOES SOUND OFF ON MARRIAGE LAW REPEAL di Carolyn Lochhead, dal San Francisco Chronicle. Negli Stati Uniti il dibattito sui matrimoni tra persone dello stesso sesso si sposta ora al congresso federale, dove è in discussione una proposta per vietarli.

NHS SERVICES TO BE OPENED UP TO COMPETITION di Randeep Ramesh, da The Guardian. Il governo britannico si appresta ad aprire il settore dei servizi sanitari alla concorrenza di compagnie private e di enti caritatevoli.

WHY U. S. TERRORISTS REJECT AL QAEDA PLAYBOOK di J. M. Berger, da The Atlantic Monthly. Al Qaeda incontra grandi difficoltà nell'organizzare attentati sul territorio americano, soprattutto a causa della riluttanza dei terroristi locali ad agire da soli.

ARIZONA LAUNCHES SITE TO NET CASH FOR BORDER FENCE da The Washington Post. Il governatore dell'Arizona ha lanciato una sottoscrizione per finanziare la costruzione di una barriera contro gli immigrati sul confine con il Messico, ma non mancano le polemiche.

IRAN SAYS INSTALLING NEW NUCLEAR CENTRIFUGES da The New York Times. Il governo iraniano ha annunciato di voler installare nuove centrifughe per l'arricchimento dell'uranio, suscitando forti preoccupazioni nei paesi europei.

OUTSOURCED: CLINICAL TRIALS OVERSEAS da Al Jazeera English. Le compagnie farmaceutiche americane svolgono sempre più spesso i loro trial clinici in India o in altri paesi stranieri, ma esistono dubbi sul rispetto delle procedure e dei diritti dei partecipanti ai trial.

'SORRY' DAVID CAMERON SEES VALUES OF HINDSIGHT da The Independent. Il premier britannico David Cameron si è scusato nuovamente per lo scandalo delle intercettazioni, che ha visto coinvolto il suo responsabile delle comunicazioni.

UAE: JAILING OF DEMOCRACY ACTIVISTS RAISES HUMAN RIGHTS CONCERN di Roula Hajjar, dal Los Angeles Times. Amnesty International e Human Rights Watch hanno duramente contestato le autorità degli Emirati Arabi Uniti per l'arresto di cinque attivisti per la democrazia.

GENERAL DAVID PETRAEUS WARNS OF DETERIORATING US-PAKISTAN RELATIONS da The Daily Telegraph. Il generale Petraeus, capo delle forze Nato in Afghanistan, ha lanciato l'allarme per il deterioramento dei rapporti tra Pakistan e Stati Uniti.

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martedì 19 luglio 2011

Sospensione estiva delle riunioni settimanali

Da questa sera le riunioni settimanali dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora sono sospese fino a settembre, per la pausa estiva. Approfitteremo di questa fase di rallentamento dell'attività politica e lavorativa per recuperare le forze dopo l'impegno delle elezioni comunali e la campagna referendaria di Milano Sì Muove, in vista di un autunno che si preannuncia ricco di nuove battaglie. Continueremo invece a mantenere aggiornato questo blog, la nostra pagina Facebook e l'account Twitter.

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lunedì 18 luglio 2011

Dinastie professionali: ecco le ultime

Di Giulia Cortese.

Decine di eccellenti laureati, potenziali professionisti che potrebbero contribuire a uno sviluppo economico e sociale del paese, restano tagliati fuori dal mercato del lavoro, da un lato a causa della crisi, dall'altro della clausura e dell'immobilismo degli ordini professionali. Gli ordini professionali italiani sono bloccati, chiusi in se stessi, non fanno gli interessi dei consumatori. La cosa più grave, però, è che la probabilità di superare l'esame per accedere ai vari ordini non dipende esclusivamente dalle qualità del candidato, ma soprattutto da altro. Basti pensare che, secondo alcune statistiche, aspiranti commercialisti veneziani hanno il 92% di probabilità di essere bocciati all'esame, mentre aspiranti commercialisti catanesi possono anche stappare lo spumante: sotto l'Etna non bocciano nessuno. Questo pare dimostrare quanto scriveva Indro Montanelli: così come sono servono solo a 'difendere le mafie di interessi corporativi'. Sarà veramente difficile che vengano aperte le professioni a noi giovani, se gli Ordini continuano ad inserire nelle commissioni d'esame (quelle che decidono chi si può iscrivere agli albi) persone che esercitano le professioni e che hanno tutto da perdere all'entrata di professionisti più bravi e più competenti di loro. Sappiamo che in Italia la parola 'merito' è abusatissima, ma la cosa che incuriosisce è che la sua valorizzazione, a quanto pare, dipende dall'area geografica. A tal punto mi sorge una domanda, anzi due: tutti i geni di una determinata professione nascono in una zona e tutti i somari dall'altra? I voti dipendono dalla bravura dei candidati o dal capriccio e dalle chiusure delle commissioni?

Proprio sulla questione delle liberalizzazioni, ultimamente, sono nate aspre polemiche. Vi era un provvedimento economico, in discussione al Senato, in cui si parlava della liberalizzazione delle professioni e si faceva riferimento all'abolizione di alcuni ordini professionali, in particolare quelli per avvocati e notai. L'articolo della manovra, il 39-bis, avrebbe irritato molti avvocati-Senatori e deputati del PdL, i quali hanno avviato una raccolta-firme alla Camera per protestare contro questa norma. Secondo alcune fonti parlamentari vicino al PdL, il numero di firme consegnate a Palazzo Madama sarebbe già un'ottantina, tanto che la maggioranza è stata costretta ad un dietrofront sull'emendamento. I firmatari, infatti, minacciavano di non votare la manovra qualora non fosse stato cambiato l'articolo in questione. Secondo Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le regioni, sarebbe già stata raggiunta un'intesa tra maggioranza e governo sull'emendamento.

Sul tema delle liberalizzazioni ha mostrato un parere diverso Antonio Di Pietro, leader dell'IdV, il quale ha dichiarato di preferire che venga data una possibilità anche ai giovani avvocati di far carriera e di 'potersi misurare senza dover necessariamente passare attraverso l'imbuto di studi legali blasonati, che diventano importanti solo per le parcelle esose che fanno, piuttosto che per la loro abilità e bravura nel seguire i propri clienti'. Parere che, a mio avviso, è il più liberale tra tutti quelli che sono stati espressi finora. Ma l'Italia, si sa, non è un paese per liberali...

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domenica 17 luglio 2011

A proposito di ordini professionali...

Di Milton Friedman.
Da Capitalismo e libertà.

La liquidazione del sistema medioevale delle corporazioni fu un primo, indispensabile passo verso l'affermazione della libertà nel mondo occidentale. Fu un segno del trionfo delle idee liberali, e ampiamente riconosciuto per tale, il fatto che verso la metà del secolo XIX, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e, in minor misura, nel continente europeo, gli uomini potessero dedicarsi a qualsivoglia attività od occupazione economica di loro libera scelta, senza l'autorizzazione di autorità governative o, più genericamente, pubbliche. Negli ultimi decenni, però, si è registrato un regresso, con la crescente tendenza a limitare l'esercizio di particolari occupazioni a individui autorizzati ad esercitarle dallo stato.
[...].

Quello delle autorizzazioni (licenze) è un aspetto particolare di un fenomeno generale estremamente diffuso per cui, in forza di norme di legge, è fatto divieto ai singoli di dedicarsi a particolari attività economiche qualora non si conformino a determinate condizioni fissate da organi dello stato a tal fine istituiti. Le corporazioni medioevali erano un esempio particolare di un sistema esplicitamente ordinato alla designazione degli individui ai quali era consentito di svolgere determinate attività. Il sistema indiano delle caste ne è un altro esempio. In misura considerevole nel caso del sistema delle caste, in misura minore nel caso del sistema corporativo, le restrizioni venivano rispettate per effetto della pressione esercitata dalle generali costumanze sociali più che dall'esplicita statuizione delle pubbliche autorità.

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sabato 16 luglio 2011

Costi e sprechi della politica: il conto lo paghiamo noi

Di Giulia Cortese.

E così, tutto in una notte, è accaduto che una norma approvata di nascosto da tutti i partiti del paese gonfierà (ulteriormente) il portafoglio dei politici. Si tratta di una manovra blindata, o meglio quasi su tutto, perché di fatto è saltata solo di un punto: quello dei tagli ai costi della politica.
Tutto questo mentre negli Stati Uniti, Obama cerca di colmare il debito del suo paese invitando ciascuno dei suoi politici a prendersi le loro responsabilità rinunciando alle proprie 'vacche sacre', sapendo di non poter chiedere un solo centesimo ai suoi concittadini più poveri, se prima non taglia i costi e i privilegi della politica. E parliamo di vacche ben più magre delle nostre, sia chiaro. Per fare qualche esempio di come sia diversa la situazione dei nostri politici, stando al sito ufficiale dei Consigli regionali, lo stipendio netto di un consigliere molisano, tra indennità e rimborsi, arriva a 10.255 euro. Quello di un segretario pugliese a 11.417 euro. Quello di un semplice deputato sardo a 11.417. Quello del presidente della giunta del Veneto a 12.615. Del suo collega calabrese a 13.353. Ci spiega Antonio Merlo, della University of Pennsylvania, che ognuno di questi prende più di quanto guadagna al lordo il più pagato dei governatori americani. Basti pensare che quello dello Stato di New York prende 10.612 euro al mese, dai quali vanno tolte le tasse e tutto il resto. La cosa non finisce qui: ogni governatore statunitense ha in busta paga, mediamente, 93.450 euro, 7.787 al mese, ovvero la metà di quanto prende al netto il Presidente della Regione Sicilia.
Un parlamentare USA, Camera o Senato, riceve 10.315 euro lordi al mese: 1.389 in meno del 'trattamento mensile lordo' dei nostri deputati. Secondo il Sole24ore, sappiamo che questi ultimi incassano sotto questa voce 11.704 euro mensili, vale a dire tremila in più dei secondi in classifica (gli austriaci: 8.882), quattromila abbondanti più dei terzi (gli olandesi: 7.177), e cinquemila in più dei francesi (6.892). La cosa più 'divertente' di tutto ciò è che gli Spagnoli, nonostante il sorpasso in termini di Pil pro capite, sono pagati un quarto rispetto ai nostri: 2.921 euro.

Da non dimenticare è il trattamento che subiscono i cosiddetti 'portaborse' dei politici italiani, che ad ogni legislatura dovrebbero essere messi in regola, cosa che in generale non avviene, e se avviene, solo parzialmente. Eppure una soluzione al problema sarebbe molto semplice: basterebbe che il Parlamentare segnalasse alle Camere il proprio collaboratore, lasciando che siano queste a pagarlo. La realtà si dimostra ben diversa: i nostri politici trovano molto più comodo incassare i soldi e girarne solo una parte al povero assistente, promettendogli (ovviamente), che un giorno tirerà dentro anche lui. Se vogliamo fare un altro esempio di integrazione, proprio alla vigilia della manovra 'lacrime e sangue', l’ex Consigliere di Tremonti, Marco Milanese, si compiaceva per le vacanze al Plaza, le Ferrari Scaglietti e lo Yacht rivenduto per una somma doppia a quanto guadagna un presidente americano in tutto il suo mandato. Secondo le dichiarazioni di un consigliere radicale, Giuseppe Rossodivita, alla Regione Lazio, stando alla dichiarazione dei redditi, solo una trentina dei suoi colleghi dichiara di possedere un'auto. Gli altri, nonostante risultino essere proprietari di 'decine di appartamenti intestati', non possiederebbero apparentemente nessuna vettura. È un fatto curioso, considerando che quasi tutti, infatti, incassano ogni mese sontuosi rimborsi dichiarando di raggiungere il Consiglio con l'auto propria. Per quanto riguarda i rimborsi, come ci ha raccontato su La Repubblica Carlo Piccozza, non occorrono nemmeno fatture che certifichino gli spostamenti. Basta dichiarare a parole di aver compiuto un tot di kilometri per arrivare in via della Pisana. La Regione, naturalmente, paga: 35 centesimi al kilometro. Il tutto, ovviamente, è basato soltanto sulla parola, e non serve neanche uno scontrino. Come se non bastasse, c'è chi dopo l'elezione decide di spostare la propria residenza o il domicilio il più lontano possibile. Che problema c'è? Tanto nessuno controlla. Potremmo andare avanti anche per ore citando casi del genere, ma preferisco soffermarmi sul fatto che oggi c'è stato il voto definitivo alla Camera, intervento che prevederà una serie di tagli alle agevolazioni fiscali: dagli asili ai mutui. Il taglio di deduzioni, detrazioni e sconti fiscali previsto dalla manovra per il 2013 e 2014 potrebbe costare a una famiglia media mille euro di tasse in più in due anni. La cosa che emerge più chiaramente da questa vicenda è che il cosiddetto 'Popolo della Libertà' è più che altro un popolo di socialisti. All'interno del partito, infatti, gli ex socialisti sono la maggioranza e i liberali sono rimasti pochissimi, a mio avviso giusto Galan e Crosetto. E pensare che nel '94 Silvio Berlusconi, leader del PdL, ha combattuto tutte le sue campagne elettorali sulla base di un programma che prometteva di abbassare il carico fiscale. Ora vediamo che di quelle promesse non si è fatto nulla. Quest'ultima manovra, infatti, colpisce le classi sociali più disagiate, le famiglie monoreddito e anche il popolo delle partite Iva. Ironia della sorte? Durante la manovra è stato nominato più volte il Titanic, ma a differenza del Titanic, in questa situazione si salvano giusto i passeggeri di prima classe.

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giovedì 14 luglio 2011

Comunicato Stampa Gruppo Radicale - Federalista Europeo: Domani Assemblea Pubblica su 'L'iniziativa radicale a Milano' a Palazzo Marino

Domani Assemblea Pubblica su 'L'iniziativa radicale a Milano' a Palazzo Marino

Domani, venerdì 15 luglio, dalle 15 alle 20 presso la Sala Alessi di Palazzo Marino (Piazza della Scala) si terrà l'Assemblea pubblica 'L'iniziativa radicale a Milano'. L'appuntamento, organizzato dal Gruppo Radicale – Federalista europeo al Comune di Milano, si svolgerà come vera e propria riunione di lavoro sulle iniziative da mettere in campo a Milano per realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissi in campagna elettorale sui vari fronti dell'iniziativa politica, a partire da ambiente/referendum, legalità/trasparenza, libertà civili ed economiche. L'incontro sarà anche l'occasione per un aggiornamento sull'azione del Partito Radicale (che terrà tra una settimana il proprio Consiglio Generale a Tunisi) e sulla lotta nonviolenta in corso per legalizzare la giustizia e le carceri.

All'assemblea hanno confermato la loro presenza, tra gli altri, Otto BITJOKA (Fondazione Ethnoland), Edoardo CROCI (Milano Sì Muove), Enzo CUCCO (Certi Diritti),Alessandro DE NICOLA (Adam Smith Society), Pierfrancesco MAJORINO (Assessore ai Servizi sociali, PD), Carlo MONTALBETTI (Alleanza per l'Italia e Milano Sì Muove), oltre naturalmente ai tanti radicali, storici e non, delle associazioni (Associazione Radicale Enzo Tortora - Radicali Milano e Radicali Senza Fissa Dimora) e gli eletti nei Consigli di Zona.

Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (8/7 - 14/7)

A cura di Marco del Ciello.

FALL OF ROME? di Paul Krugman, da The New York Times. Nonostante deficit di bilancio contenuti, il debito pubblico italiano sembra in grado di condurre il paese verso il default, mettendo così a rischio l'esistenza della moneta unica europea.

ITALY FEARS JOLT MARKETS di Alessandra Galloni e Marcus Walker, da The Wall Street Journal. Nuove preoccupazioni riguardo la tenuta del debito stanno facendo crescere il differenziale nei rendimenti dei titoli di stato italiani, aumentando le preoccupazioni per l'euro.

THE ECONOMIC PAIN GROWS IN ITALY di James Walston, da The Daily Telegraph. Le divisioni all'interno del governo, con lo scontro tra Berlusconi e il suo ministro dell'Economia, stanno costando all'Italia la fiducia dei mercati internazionali.

MUMBAI BOMB BLASTS KILL 21 DURING CITY'S RUSH HOUR di Maseeh Rahman, da The Guardian. Un nuovo attentato terroristico ha colpito Mumbai, capitale economica dell'India, lasciando sul campo almeno ventuno morti e decine di feriti.

WAL-MART AND GENDER DISCRIMINATION di Cathy Young, da Reason Magazine. Una recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, in un caso intentato da alcune dipendenti contro la catena di supermercati Wal-Mart, ha riaperto il dibattito sulle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro.

SOUTH SUDAN, WORLD'S NEWEST NATION, IS INSTANTLY ONE OF THE MOST TROUBLED di Christopher Goffard, dal Los Angeles Times. La più lunga guerra civile dell'Africa ha prodotto un nuovo stato, il Sud Sudan, ma i problemi non mancano.

MURDOCH'S WATERGATE di Carl Bernstein, da Newsweek. I metodi spregiudicati e illegali promossi da Rupert Murdoch attraverso il News of the World hanno da tempo contagiato tutto il mondo del giornalismo in lingua inglese, con grave danno per la correttezza dell'informazione.

KUDOS TO EGYPT FOR DITCHING THE IMF di Mark Engler, da Dissent. Il governo provvisorio egiziano ha rifiutato il supporto finanziario del Fondo Monetario Internazionale, motivando la sua scelta con la volontà di rispettare il mandato popolare.

COURT: GOV'T MUST STATE POSITION ON GAY TROOP BAN di Julie Watson, dal San Francisco Chronicle. Una corte d'appello federale degli Stati Uniti ha chiesto al governo di pronunciarsi ufficialmente sulla presenza nelle forze armate di gay e lesbiche dichiarati.

THE LAST SHUTTLE: GOODBYE TO ALL THAT da The Economist. L'ultimo lancio dello shuttle, dopo decenni di missioni spaziali, ha attratto molti spettatori, sia di persona sia in televisione, così come tutti i precedenti.

NEW DEFENSE CHIEF PANETTA IN IRAQ, TO PRESS ON DRAWDOWN di Phil Stewart, da Reuters. Le truppe americane dovrebbero ritirarsi dall'Iraq entro la fine di quest'anno, ma il nuovo ministro della Difesa statunitense, Leon Panetta, non esclude del tutto la permanenza di alcuni contingenti anche nel 2012.

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martedì 12 luglio 2011

Riunione settimanale

Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo dell'Assemblea per l'iniziativa radicale a Milano che si terrà venerdì prossimo a Palazzo Marino. All'ordine del giorno anche il Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito che si terrà a Tunisi a fine mese e le iniziative che stiamo mettendo in cantiere per l'autunno. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

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lunedì 11 luglio 2011

Dinastie professionali nel 'belpaese'

Di Giulia Cortese.

Decine di eccellenti laureati, potenziali professionisti che potrebbero contribuire a uno sviluppo economico e sociale del paese, restano tagliati fuori dal mercato del lavoro, da un lato a causa della crisi, dall'altro dalla clausura e dall'immobilismo degli Ordini professionali. Gli Ordini professionali italiani sono bloccati, chiusi in se stessi, non fanno gli interessi dei consumatori. La cosa più grave, però, è che la probabilità di superare l'esame per accedere ai vari ordini non dipende esclusivamente dalle qualità del candidato, ma soprattutto da altro. Basti pensare che, secondo alcune statistiche, aspiranti commercialisti veneziani hanno il 92% di probabilità di essere bocciati all'esame, mentre aspiranti commercialisti catanesi possono anche stappare lo spumante: sotto l'Etna non bocciano nessuno. Questo pare dimostrare quanto scriveva Indro Montanelli: così come sono servono solo a 'difendere le mafie di interessi corporativi'. Sarà veramente difficile che vengano aperte le professioni a noi giovani, se gli Ordini continuano ad inserire nelle commissioni d'esame (quelle che decidono chi si può iscrivere agli albi) persone che esercitano una serie di attività e che hanno tutto da perdere all'entrata di professionisti più bravi e più competenti di loro. Sappiamo che in Italia la parola 'merito' è abusatissima, ma la cosa che incuriosisce è che la sua valorizzazione, a quanto pare, dipende dall'area geografica. A tal punto mi sorge una domanda, anzi due: tutti i geni di una determinata professione nascono in una zona e tutti i somari dall'altra? I voti dipendono dalla bravura dei candidati o dal capriccio e dalle chiusure delle commissioni?
Quanto a me, ho quasi tutta la vita davanti, e mi chiedo certe volte se non sia il caso di costruirsi un futuro altrove.

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domenica 10 luglio 2011

C come Carcere

Di Emma Bonino.
Da Alfabeto Bonino.

Lo stato di sovraffollamento delle carceri è innegabile e intollerabile. Lo stato di scarsezza di personale penitenziario è altrettanto innegabile, abbiamo milioni di processi pendenti ed è indubbio che serva una riforma urgente del codice, promessa dal governo da lungo tempo, e credo che l'inizio di questa riforma debba passare da una soluzione come l'amnistia.
[...] In Italia c'è già un'amnistia di fatto, che passa per le prescrizioni. Un'amnistia senza regole che si ripete ogni giorno. E quando abbiamo visitato le carceri, gente potente o ricca non ne abbiamo vista. [...] Meglio assumersi la responsabilità di un'amnistia propedeutica alla riforma del codice penale. Può essere impopolare ma è un'azione di buon governo.

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giovedì 7 luglio 2011

Assemblea per l'iniziativa radicale a Milano

Venerdì prossimo il Gruppo Radicale - Federalista europeo al Comune di Milano organizza un'assemblea pubblica, dal titolo 'L'iniziativa radicale a Milano', per discutere della nuova stagione di iniziativa radicale che potrebbe aprirsi a Milano dopo le recenti elezioni comunali. Riceviamo e pubblichiamo l'invito.

Caro ...,
in campagna elettorale avevamo chiesto il voto per una “Milano Radical-Mente Nuova”, da legalizzare e riportare in una dimensione europea.

Con l'elezione di Pisapia, la Lista Bonino-Pannella è entrata nel Consiglio comunale e in sette Consigli di zona. Subito dopo abbiamo ottenuto il successo sui cinque referendum comunali per la qualità dell'ambiente e della vita. Grazie a tutti quelli che hanno dato una mano!

Questi risultati aprono la possibilità di una nuova stagione di iniziativa radicale: per la realizzazione degli obiettivi referendari, i diritti civili e sociali, le libertà economiche, la trasparenza e la legalità, oltre al sostegno all'iniziativa nonviolenta in corso per la democrazia e la giustizia.

Per discuterne insieme, ti invitiamo a partecipare all'Assemblea pubblica “L'INIZIATIVA RADICALE A MILANO”, che si terrà venerdì 15 luglio, dalle 15 alle 20 presso la Sala Alessi di Palazzo Marino.

Marco Cappato
Gruppo Radicale – Federalista europeo al Comune di Milano

PS: se ritieni di avere competenze particolari in ambiti di azione del Comune, ti preghiamo di farcelo sapere allegando anche un breve curriculum; in particolare nei Consigli di zona, infatti, vi è ampia disponibilità di aggregare al nostro lavoro consulenze gratuite di persone interessate all'attività del Comune o delle aziende comunali.

Appuntamento venerdì 15 luglio alle ore 15:00, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino in piazza della Scala 2 (MM1/3 Duomo) a Milano.

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Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (1/7 - 7/7)

A cura di Marco del Ciello.

HUGO CHAVEZ'S SECRET di Yoani Sanchez, da The Washington Post. La notizia secondo cui medici Cubani avrebbero rimosso un tumore al presidente venezuelano Hugo Chavez ha avuto ripercussioni anche sull'isola governata dai fratelli Castro.

DIY INTERNET SPREADING THROUGH MIDDLE EAST AND AFRICA di Cameron Scott, dal San Francisco Chronicle. In Kenya, Afghanistan e Pakistan si stanno diffondendo reti wireless fai-da-te, realizzate con materiali di recupero.

AT TWITTER TOWN HALL, DON'T EXPECT OBAMA TO HONOR 140-CHARACTER LIMIT di Michael A. Memoli, dal Los Angeles Times. Questa settimana Obama ha cominciato a utilizzare anche il servizio di microblogging Twitter per rispondere in diretta alle domande dei cittadini.

THE EU'S BUDGET. STUCK ON TOBIN AGAIN da The Economist. La Commissione europea sta cercando di trovare fonti di finanziamento che la rendano più autonoma dagli stati nazionali, magari facendo ricorso a qualche variante della celebre Tobin Tax.

REFUGEE AID IN TUNISIA IS SUPPLYING LIBYAN REBELS di Marc Herman, da The Atlantic Monthly. I campi allestiti in Tunisia per accogliere i rifugiati libici servono in realtà anche per rifornire di materiali vari gli oppositori di Gheddafi.

RONALD REAGAN STATUE UNVEILED IN LONDON da The Independent. Nel Giorno dell'Indipendenza americana, il ministro degli Esteri britannico William Hague ha inaugurato a Londra una statua di bronzo dedicata a Ronald Reagan.

THAI ELECTION. PROFILE: YINGLUCK SHINAWATRA da Al Jazeera English. Le ultime elezioni hanno consegnato per la prima volta alla Thailandia un primo ministro donna: si tratta di Yingluck Shinawatra, sorella dell'ex-premier Thaksin.

BRITAIN IS STILL A GREEN AND PLEASANT LAND, WITH JUST 6% URBAN AREAS da The Daily Telegraph. Una nuova mappa, realizzata con immagini satellitari, rivela che solo il 6% del territorio della Gran Bretagna è coperto da aree urbane.

BARACK HERBERT HOOVER OBAMA di Paul Krugman, da The New York Times. Negli ultimi giorni Barack Obama sembra aver preso le distanze dalla tradizione progressista di cui dovrebbe essere esponente per avvicinarsi alle politiche economiche conservatrici.

THE LONG ROAD TO JUSTICE. OR IS THERE ANYTHING TO LEARN FROM THE DOMINIQUE STRAUSS-KAHN CASE? di Muna Khan, da Al Arabiya English. Nel caso di Dominique Strauss-Kahn i media hanno dimostrato scarso equilibrio e un atteggiamento erratico.

WHAT DOES THE FINAL SHUTTLE FLIGHT MEAN FOR SPACE EXPLORATION di Ian Sample, da The Guardian. Dopo 130 missioni e più di trent'anni di attività, il programma spaziale degli shuttle si appresta a chiudere i battenti con un ultimo volo, previsto per l'8 luglio.

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martedì 5 luglio 2011

Se tre vi sembran pochi... Cena per festeggiare il terzo compleanno dell'associazione

Stasera, invece della consueta riunione settimanale, ci ritroveremo per mangiare una pizza insieme e festeggiare il terzo compleanno dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora. Sono stati tre anni intensi e ricchi di soddisfazioni per noi e ci sembra giusto sottolineare questo anniversario con un piccolo evento. Sarà anche l'occasione per incontrarci e parlare delle iniziative da intraprendere nei prossimi mesi. Come sempre la partecipazione è aperta a tutti, iscritti e non.

Appuntamento martedì 5 luglio alle ore 20:30, presso la pizzeria The Kitchen in via Scarlatti 7 (MM1 Lima) a Milano.

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lunedì 4 luglio 2011

I Radicali Senza Fissa Dimora al Comitato Nazionale di Radicali Italiani

Da venerdì 1 luglio a domenica 3 luglio si è tenuta a Roma la riunione del Comitato Nazionale di Radicali Italiani (leggi la mozione generale approvata al termine dei lavori). Hanno partecipato al dibattito anche alcuni dei membri del Comitato iscritti all'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora. Riportiamo qui i video dei loro interventi.

Emiliano Silvestri, tesoriere dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora:



Francesco Pasquariello, rappresentante dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora nel Comitato Nazionale di Radicali Italiani:



Guido Biancardi, iscritto all'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora:



Da sito di Radio Radicale.

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domenica 3 luglio 2011

Il primo digiuno non si scorda mai

Di Sergio Ravelli.
Da Radicale ignoto. Appassionatamente radicale. Fatti aneddoti e ricordi.

Fino ad allora non avevo mai praticato questa forma di lotta nonviolenta. La condividevo, ma non mi sentivo attrezzato, forse condizionato psicologicamente dal fatto di essere cresciuto in una osteria dove la convivialità, il mettersi attorno ad una tavola imbandita, rappresentava un elemento ineliminabile. Ma quella volta mi sentivo veramente coinvolto dalla problematica [lo sterminio per fame nel mondo] e deciso a dare il mio piccolo ma concreto contributo per la buona riuscita di una grande battaglia, giunta ad un passaggio cruciale in Parlamento. Decidemmo pertanto di iniziare, io ed Elio Scarnato di Crema, con uno sciopero della fame di 15 giorni. Al termine avremmo passato il testimone ad altri compagni che, ogni tre giorni, a staffetta, avrebbero proseguito il digiuno. Le modalità del digiuno erano quelle di sempre: tre cappuccini zuccherati al giorno e acqua a volontà. La versione occidentale e moderna (inventata dai radicali) del digiuno gandhiano. In pratica il minimo calorico (400-450 Kcal.), rispetto ad un fabbisogno medio di 3000-3500 Kcal. Detta così non sembra una cosa particolarmente gravosa per un corpo giovane e sano. Sennonché c'è di mezzo la "testa", vale a dire l'elemento psicologico che, anche in questo caso, gioca un ruolo assolutamente determinante. Solo se hai una forte motivazione, sei ben determinato e hai un obiettivo credibile, allora ce la puoi fare senza grossi problemi, continuando a svolgere l'attività e la vita di tutti i giorni. Anzi, ti accorgi di poter fare molte più cose e di poterle fare meglio, con maggiore concentrazione. L'importante è riempire utilmente le proprie giornate, non sprecare il tempo ma convertirlo in azione positiva.

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venerdì 1 luglio 2011

Donne e non solo. Contro gli stereotipi. Con Emma Bonino

Lunedì prossimo Pari o Dispare organizza a Milano un incontro pubblico per parlare di creatività e pubblicità di qualità e dell'utilizzo responsabile della figura femminile. Partecipano, tra gli altri: Emma Bonino, Stefano Boeri e Marilisa D'Amico.

Creatività ed Innovazione trasformano le aziende in aziende leader. 40 aziende hanno aderito al Manifesto per l'utilizzo responsabile della figura femminile in pubblicità. Gli stereotipi di genere possono essere anche altri, a volte ridicoli e spesso lesivi. E il consumatore come reagisce? Quali riflessi sul web e sui social media?

Parleranno di creatività e di pubblicità di qualità:
EMMA BONINO - Vice Presidente Senato e Pres. onorario di Pari o Dispare
STEFANO BOERI - Assessore alla Cultura, Comune di Milano
CAV LAV MARIO BOSELLI - Presidente Camera della Moda Milano
ANNAMARIA TESTA - Pubblicitaria e Docente Università Bocconi
GIOVANNA MAGGIONI - Direttore Generale UPA
GIOVANNA COSENZA - Docente Università Bologna e Semiologa
MARILISA D'AMICO - Docente Università Milano

Alla tavola rotonda interveranno le aziende firmatarie del Manifesto moderate da Cristina Molinari, Presidente Pari o Dispare: Amplifon; Eni; Gruppo Effegi; Maggie; Midali.

Iniziativa patrocinata dalla Camera della Moda di Milano e dalla Fondazione Cariplo.

Per informazioni & RSVP:
Francesca Maria Montemagno - podmilano@gmail.com - 340 8735634

Appuntamento lunedì 4 luglio alle ore 10:00, presso lo Spazio Chiossetto in via Chiossetto 20 (MM1 San Babila) a Milano.

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