Di Valter Vecellio.
Da Marco Pannella. Biografia di un irregolare.
Pannella è l'uomo dei digiuni. Quanti ne abbia fatti non lo sa neppure lui: della fame, della sete, digiuni lunghissimi, mettendo spesso a repentaglio la sua vita. Per prolungare di qualche ora l'iniziativa è giunto a bere le sue urine davanti alle telecamere di «Canale 5» [...].
Non v'azzardate a dire che si tratta di digiuni di protesta. «Sono sempre e "solo" di P-R-O-P-O-S-T-A – sillaba –. Io non lotto per la mia legalità, ma perché sia rispettata la legge che si sono dati coloro che per primi la violano».
Qual è stato il primo digiuno? «A Parigi, all'inizio degli anni '60. Lavoravo a Parigi per "Il Giorno". C'era un vecchio anarchico francese, Louis Lecoin, uno che contro la tradizione anarchica aveva chiesto addirittura al papa di intervenire per salvare Sacco e Vanzetti; era un nonviolento con un certo prestigio nel mondo intellettuale francese, digiunava contro la guerra in Algeria, all'Arc de Triomphe, e mi aggregai. Dopo quattro o cinque giorni lui smise, e smisi anch'io».
www.radicalisenzafissadimora.org
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