giovedì 16 dicembre 2010

Piero Welby: la morte dimenticata di un martire della libertà. Corteo a Milano

Corteo a Milano: piazza Fontana, corso Europa, piazza San Babila.

Il 20 dicembre 2006 Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare e tenuto in vita da un respiratore automatico, conquistava il diritto civile, politico e personale a una morte naturale. Il dottor Mario Riccio, dopo l'anestesia, staccava il respiratore; pochi minuti con la moglie Mina e poi, senza alcuna sofferenza, dopo 88 giorni di lotta per ottenere sedazione e sospensione delle terapie, tutto finì. Il Dottor Riccio fu indagato per: “omicidio del consenziente” ma, per fortuna, un giudice stabilì successivamente che quel coraggioso medico aveva soltanto reso concreto un diritto solennemente proclamato dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Anche grazie alla lotta di Piero, oggi si può ancora discutere di scelte di fine vita e non si ha più paura di pronunciare la parola eutanasia. Persino alla RAI. Ma a chi sta al Governo la cosa non piace e, per questo, è stata annunciata l'istituzione per il 9 febbraio (anniversario della morte di Eluana Englaro) della giornata degli stati vegetativi. Né più né meno che uno sfregio per chi, come Mina Welby, come papà Beppino Englaro, come noi, come la maggioranza degli italiani, non vuole altro che la libertà di decidere consapevolmente delle cure a cui essere sottoposti.

Appuntamento domenica 19 dicembre alle ore 17:00, in piazza Fontana (MM1/3 Duomo).

www.radicalisenzafissadimora.org

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