Da almeno trent'anni in Italia si discute appassionatamente di riforme istituzionali e in questi decenni il Parlamento – e talvolta anche i cittadini per via referendaria – hanno approvato e bocciato importanti modifiche alla Costituzione e alle leggi elettorali, eppure il dibattito rimane ancora oggi vivo e attuale. Soprattutto sul metodo per eleggere i parlamentari si scontrano gli interessi e le visioni dei diversi partiti: tra chi mette al primo posto la stabilità degli esecutivi e chi privilegia invece la capacità di rappresentare fedelmente la consistenza delle forze politiche, manca però sempre il punto di vista dell'elettore medio, del cittadino comune che non ha troppo tempo da dedicare alla vita politica. Tra i partiti, solo i radicali hanno sempre e coerentemente rappresentato questo punto di vista, proponendo l'adozione dei collegi uninominali, pur consapevoli che questo sistema li avrebbe condannati a restare fuori dal Parlamento, cosa effettivamente accaduta tra il 1996 e il 2006. E lo hanno fatto non per masochismo, ma perché sanno che proprio il collegio uninominale garantisce meglio di tutti gli altri sistemi elettorali i diritti politici del cittadino, istituendo un legame diretto tra l'elettore e il suo rappresentante. Se il collegio è abbastanza piccolo, diciamo tra i cinquanta e i centomila aventi diritto, il parlamentare dipende per la sua rielezione da un gruppo di poche migliaia di individui, che vivono nella stessa città o nello stesso quartiere, condividono lo stesso ambiente, gli stessi problemi, spesso anche la stessa sensibilità umana e politica. Quasi ogni comunità locale, incluse le minoranze linguistiche di cui è ricco il nostro paese, avrebbe così la possibilità effettiva di nominare un proprio fiduciario nella massima istituzione, di controllare il suo operato e di premiarlo o sanzionarlo ogni cinque anni sulla base del suo operato. E non servirebbero ulteriori accorgimenti legislativi per ottenere questo risultato: lo stesso parlamentare avrebbe infatti un forte interesse a passare più tempo possibile nel suo collegio, a mantenere un contatto regolare con i suoi elettori, anche potenziali, e a rendere conto della sua attività istituzionale. Solo così, infatti, potrebbe sperare di conservare il suo posto nel tempo. Ai partiti e ai loro leader rimarrebbe l'importante compito di selezionare i candidati, attraverso le primarie o altri meccanismi di loro scelta, di proporre insomma le persone che ritengono più indicate per quel ruolo, ma i cittadini avrebbero sempre l'ultima parola: potrebbero al limite anche rifiutare i candidati di tutti i partiti e indirizzare le loro preferenze su un indipendente, magari una persona priva di legami con il Potere con la p maiuscola, ma conosciuta e apprezzata dai suoi concittadini per le qualità che possiede. Difficile però che con questo sistema un partito candidi qualcuno completamente sconosciuto o inviso alla popolazione locale, sarebbe contro il suo stesso interesse.
I radicali, pur essendo l'unico partito che propone il collegio uninominale, non sono mai stati soli nella loro battaglia e, anzi, hanno spesso trovato il sostegno di parlamentari di altri partiti, intellettuali e soprattutto semplici cittadini. Negli ultimi tempi hanno anche contribuito a fondare una vera e propria Lega per l'Uninominale (attualmente presieduta da Marco Pannella, Antonio Martino e dal costituzionalista Fulco Lanchester), che ha saputo raccogliere nel corso dei mesi adesioni trasversali, da Ignazio Marino e Michele Salvati a Mario Baldassarri e Angelo Panebianco. La Lega si riunirà in un'assemblea aperta al pubblico lunedì prossimo a Roma, per decidere come intervenire nel dibattito sulla legge elettorale che si sta riaprendo in Parlamento proprio in questi giorni. Un dibattito in cui per adesso solo i radicali, come sempre, si fanno carico di rappresentare gli interessi e il punto di vista degli elettori.
Appuntamento lunedì 20 febbraio alle ore 9:00, presso Palazzo Santa Chiara (ex Teatro dei Comici) in piazza di Santa Chiara 14 a Roma.
www.radicalisenzafissadimora.org
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