lunedì 28 febbraio 2011

Riunione settimanale

Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Analizzeremo il quadro politico generale, con particolare riferimento alla città di Milano. All'ordine del giorno anche i nuovi scenari che si aprono con le rivolte nei paesi del Mediterraneo. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

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Presidio per la verità e la giustizia su 'Firmigoni' e per le dimissioni del Presidente abusivo


Domani mattina, a un anno dalla truffa elettorale tuttora impunita di Roberto Formigoni, i radicali della Lista Bonino-Pannella per Milano organizzano un presidio per chiedere le dimissioni del Presidente (abusivo) della Regione Lombardia. Radicali Italiani aderisce alla manifestazione. Partecipano: Marco Cappato, capolista della Lista Bonino-Pannella alle elezioni comunali di Milano; Mario Staderini e Michele De Lucia, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicali Italiani.

«A un anno dal deposito di documentazione palesemente falsa ad opera di Lega e PdL a sostegno di un Presidente incandidabile - ha dichiarato Marco Cappato (che fu in quelle stesse ore escluso dalla competizione elettorale come candidato Presidente per la Lista Bonino Pannella per... insufficiente numero di firme presentate!) - continuiamo a chiedere giustizia, sia in sede civile che penale, da parte dei tribunali e di quella Procura di Milano che inizialmente chiese l'archiviazione della nostra denuncia senza alcuna indagine; continuiamo a chiedere che il responsabile politico di questa enorme truffa elettorale non solo si scusi con gli elettori della Lombardia e i cittadini italiani per le menzogne da lui raccontate, ma anche si dimetta dall'incarico che ricopre abusivamente. Saremo perciò davanti al Consiglio regionale martedì 1 marzo dalle 12 per manifestare insieme alle persone che non si siano rassegnate a un potere illegale e truffaldino, e che ritengano indispensabile per la vita di ogni giorno il rispetto dei diritti civili e politici di tutti i cittadini. Mi auguro che le 'opposizioni ufficiali' vogliano finalmente interrompere il loro silenzio e mobilitarsi affinché questa vicenda non finisca insabbiata o prescritta, come già purtroppo accadde per la corruzione internazionale dello scandalo 'Oil for food' e i rapporti di Firmigoni con il regime di Saddam Hussein. Quanto sta accadendo in Libia e nel Maghreb dovrebbe insegnare qualcosa sulle conseguenze devastanti che si provocano quando si calpesta la legalità istituzionale e i diritti democratici internazionalmente riconosciuti».

Appuntamento martedì 1 marzo alle ore 12:00, davanti alla sede del Consiglio Regionale della Lombardia in piazza Duca d'Aosta angolo via Galvani (MM2/3 Centrale).

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sabato 26 febbraio 2011

Emma Bonino a Milano


Nei prossimi giorni Emma Bonino, vicepresidente del Senato e leader storica radicale, sarà a Milano per una serie di appuntamenti politici:

Domenica 27 febbraio, ore 19:30: Emma Bonino incontra il sociologo Khaled Fouad Allam e il giornalista Lorenzo Cremonesi per discutere i nuovi scenari politici in Nord Africa e Medio Oriente. Alla proiezione del documentario di Ruggero Gabbai su Emma Bonino e la sua attività al Cairo seguirà il dibattito moderato da Stefano Jesurum. Per partecipare è necessario registrarsi inviando una mail a radicali.milano@gmail.com.

Lunedì 28 febbraio, ore 8:45: la Lista Bonino Pannella per Milano organizza una prima colazione di autofinanziamento con Emma Bonino, presso l'Hotel San Guido di via Carlo Farini 1. I partecipanti verseranno un contributo minimo di 200 euro. Gli interessati sono pregati di preannunciare la propria partecipazione inviando un'e-mail a m.cappato@radicali.it o chiamando il 340-4607189.

Lunedì 28 febbraio, ore 11:00: Emma Bonino partecipa a una conferenza stampa sulle elezioni comunali, con Marco Cappato e Giuliano Pisapia, candidato sindaco di Milano sostenuto anche dai radicali della Lista Bonino-Pannella. Appuntamento presso la sede dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano in via Malachia Marchesi De Taddei 10 (MM1 De Angeli).

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venerdì 25 febbraio 2011

28/2: Colazione di autofinanziamento della Lista Bonino-Pannella. Con Emma Bonino


I radicali hanno deciso di presentarsi alle elezioni comunali di Milano con la Lista Bonino-Pannella, a sostegno del candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia. Per finanziare questo progetto in modo legale e trasparente, Emma Bonino e Marco Cappato organizzano una prima colazione di auto finanziamento lunedì 28 febbraio alle ore 8:45, presso l'Hotel San Guido di via Carlo Farini 1 (MM2 Garibaldi). I partecipanti verseranno ciascuno una quota minima di 200 euro, che andrà appunto a finanziare la campagna elettorale. Sarà presente Emma Bonino. Chi fosse interessato, è pregato di preannunciare la sua partecipazione scrivendo a m.cappato@radicali.it oppure chiamando il 340 4607189. Grazie.

Cara amica, caro amico
a fine primavera si voterà per il Sindaco di Milano e il nuovo Consiglio comunale. La storia europea di Milano può tornare a vivere: una città governata nella legalità, che libera le energie individuali dell'impresa e del lavoro, che promuove le risorse comuni dell'ambiente, della cultura e del mercato. Per farlo, servono persone libere e capaci, che credano nella democrazia e nel rispetto delle regole. Serve che la rassegnazione si trasformi in speranza. E serve una mano concreta: un contributo economico che potrai dare.

(Continua...).

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giovedì 24 febbraio 2011

Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (16/2 - 24/2)

A cura di Marco del Ciello.

LIBYA REBELS ISOLATE GADDAFI SEIZING CITIES AND OILFIELDS di Martin Chulov, da The Guardian. Gheddafi è ormai assediato nella capitale Tripoli, mentre i ribelli hanno preso il controllo dei campi petroliferi e a Bengasi un comitato di giudici e avvocati di opposizione ha riportato l'ordine in città.

IS IT BETTER TO LET DICTATORS RETIRE IN PEACE? di Matthew Partridge, da The New Statesman. I dittatori che perdono il potere devono essere processati e puniti per i loro crimini oppure godere dell'immunità e di parte dei loro patrimoni? Ci sono buoni argomenti per entrambe le tesi.

OBAMA ADMINISTRATION SHIFTS LEGAL STANCE ON GAY MARRIAGE di David G. Savage e James Oliphant, dal Los Angeles Times. Obama ha annunciato che la Casa Bianca non difenderà più la legge federale che vieta il riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, perché la ritiene incostituzionale.

MEDICAL MARIJUANA BARELY DENTS MEXICAN DRUG TRADE di Dan Freedman, dal San Francisco Chronicle. La sempre crescente diffusione della marijuana per uso medico ha intaccato solo marginalmente i profitti delle organizzazioni criminali messicane.

RUSSIAN TRIAL TO BARE A FACE OF NATIONALISM di Michael Schwirtz, da The New York Times. Il processo al presunto assassino della giornalista Anastasia Baburova e del suo avvocato, sta portando alla luce il volto violento e razzista del nuovo nazionalismo russo.

WORLDVIEW: ITS MOJO BACK, EGYPT POISED TO LEAD REGION TO DEMOCRACY di Trudy Rubin, da The Philadelphia Inquirer. L'Egitto in passato ha sempre avuto un ruolo di leadership nel mondo arabo e oggi potrebbe mettersi alla testa del processo di democratizzazione della regione.

GOODBYE AND GOOD RIDDANCE. WHY THE WTO COULD SOON BE OBSOLETE di Daniel Altman, da Newsweek. La rapida proliferazione di accordi regionali per la riduzione delle barriere al commercio potrebbe presto rendere obsoleti i meccanismi della Organizzazione Mondiale del Commercio.

MUSLIM BROTHERHOOD SITS AT EGYPT'S NEW DEMOCRATIC TABLE di David E. Miller, da The Jerusalem Post. I Fratelli Musulmani si apprestano a costituire un nuovo partito politico, 'Libertà e Giustizia', per partecipare alla transizione democratica egiziana, ma restano dubbi sulle loro reali intenzioni.

'OBAMACARE': MORE THAN JUST A WORD di Kiran Moodley, da The Atlantic Monthly. La diffusione del termine 'Obamacare', coniato dai repubblicani per etichettare la riforma sanitaria di Obama, segnala la difficoltà di comunicazione dell'amministrazione democratica.

ARAB UPRISINGS: WHAT THE FEBRUARY 20 PROTESTS TELL US ABOUT MOROCCO di Laila Lalami, da The Nation. Le rivolte che stano scuotendo il mondo arabo non risparmiamo neanche il Marocco, a lungo considerato il più stabile tra i regimi dell'area.

BAHRAIN'S LONG REVOLUTION di Steve Coll, da The New Yorker. Già da diversi anni la maggioranza sciita del Bahrein stava organizzando la propria rivolta contro la minoranza sunnita al governo, sempre sfruttando al meglio le ultime tecnologie di comunicazione disponibili.

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Incontro con la giornalista Oksana Chelysheva


Stasera l'associazione Annaviva organizza un incontro con Oksana Chelysheva. Alla luce del suo ultimo viaggio in Bielorussia, la giornalista metterà in relazione le reazioni delle autorità russe e bielorusse ad ogni forma di dissenso pacifico. Sarà un’occasione imperdibile di riflettere su un momento cruciale della storia contemporanea nel contesto della difesa dei diritti umani.

Oksana Chelysheva. Giornalista. Ha lavorato con la Società per l’amicizia russo-cecena e nel 2006, per la sua attività di denuncia dei soprusi nei confronti dei difensori dei diritti civili nella Federazione Russa, ha ricevuto il premio Amnesty International per i giornalisti sotto minaccia. Il 15 luglio 2009 è stato pubblicato il Dossier Cecenia, di cui è co-autrice, dedicato alla memoria di Anna Politkovskaya e Abdulla Khamzaev. Per svolgere con indipendenza e senza minacce la sua attività, vive da alcuni anni all’estero.

Appuntamento giovedì 24 febbraio alle ore 21:00, presso la Libreria Popolare di via Tadino 18 (MM1 Lima).

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mercoledì 23 febbraio 2011

26/2: Milano si può. Io ci credo


Sabato sera Giuliano Pisapia, candidato sindaco di Milano sostenuto anche dai radicali della Lista Bonino-Pannella, presenta alla cittadinanza il suo programma elettorale. Il programma è frutto del lavoro svolto nelle scorse settimane dall'Officina per la Città, che attraverso undici tavoli tematici ha coinvolto oltre mille persone nell'elaborazione di proposte per il governo della città. Gli organizzatori prevedono un'elevata affluenza e quindi suggeriscono agli spettatori di presentarsi con largo anticipo, in modo da evitare di restare fuori dal teatro.

Appuntamento sabato 26 febbraio alle ore 21:00, presso il Teatro Dal Verme di via San Giovanni Sul Muro 2 (MM1 Cairoli).

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PRT

Di Giorgio Inzani.

È qualcosa di vivo e di pulsante
che, se dall'informazione è molto trascurato,
continua a generare forza umile e militante
indicando all'umanità come uscir dal fossato
dell'odio, delle discriminazioni, delle violenze
grazie a una tenace e persistente resistenza:
è il partito radicale transnazionale
nonviolento e transpartito, che, però, quasi nessuno
(poiché potrebbe far pulsar il cuor di ciascuno)
sa quanto importante sia e quanto vale.
È solo un aggregato di umili e scontate follie
o è qualcosa - e per davvero - importante?
Perché è solo sublimando le singole fobie
che ci e si trasforma in modo rivoluzionante.

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martedì 22 febbraio 2011

Riunione settimanale

Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo della prima sessione del 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, che si è svolta a Chianciano Terme (SI) dal 17 al 20 febbraio. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

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lunedì 21 febbraio 2011

Cambiare Milano si può. Con Giuliano Pisapia

Stasera il giornalista Leonardo Coen presenta Cambiare Milano si può di Giuliano Pisapia, candidato sindaco di Milano sostenuto anche dai radicali della Lista Bonino-Pannella. Sarà presente l'autore.

Dalla quarta di copertina:

Sono nato a Milano, il 20 maggio del 1949. Faccio l’avvocato e vorrei diventare il sindaco della città che amo e nella quale ho sempre vissuto. Il mio lavoro di penalista mi ha portato a contatto con le ingiustizie, le disuguaglianze, la mancanza di diritti. E da sempre mi sono impegnato per combatterle. Per me la politica è soprattutto servizio, verso i più umili e verso le istituzioni; è anche la capacità di raggiungere mediazioni alte. Adesso sono pronto ad affrontare la sfida più importante.

Appuntamento lunedì 21 febbraio alle ore 18:30, presso la libreria Feltrinelli Express all'interno della Stazione Centrale di Milano (MM2/3 Centrale FS).

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domenica 20 febbraio 2011

Tesseramento 2011


Chiunque può partecipare all'Associazione e divenirne Iscritto o Aderente. L'adesione o l’iscrizione all'Associazione hanno validità annuale.
(art. 2.1 dello Statuto dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora).

Abbiamo cominciato a stampare e distribuire le tessere dell'associazione per il 2011. Quest'anno abbiamo scelto come immagine un'elaborazione grafica, realizzata da Marco Di Salvo ed Emiliano Silvestri, che riassume la storia radicale attraverso la sovrapposizione di alcuni dei molti simboli che hanno rappresentato le nostre pluridecennali battaglie.

Le iscrizioni rappresentano una voce importante del nostro magro bilancio e il contributo militante di iscritti e aderenti è ciò che ci consente di vivere e di fare vivere le battaglie radicali sul territorio milanese. Durante il nostro ultimo congresso annuale abbiamo confermato una quota associativa di soli trenta euro e ci siamo impegnati a proseguire nel lavoro per il consolidamento dell’associazione partendo dall’obiettivo di breve periodo del superamento del numero complessivo degli iscritti 2010 all’associazione entro la fine di giugno 2011. Abbiamo oggi 21 iscritti e dobbiamo quindi arrivare a 36 nei prossimi tre mesi. Solo così potremo dare senso e vita alla nostra associazione!

Per informazioni e iscrizioni, potete rivolgervi al tesoriere Emiliano Silvestri: 335 6623780, e.silvestri@agora.it.

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23/2: Riunione del gruppo milanese di Certi Diritti

Riceviamo e, molto volentieri, pubblichiamo:

Cari TUTTI,

Vi invito alla prossima riunione del gruppo milanese di Certi Diritti che si terrà mercoledì 23 Febbraio alle ore 21 presso la sede dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano, via Marchesi de Taddei 10. L'invito è esteso a tutte le associazioni radicali di Milano.

Paleremo, insieme ad alcuni amici di Famiglie Arcobaleno, di OMOGENITORIALITÀ. L'idea è quella di conoscere un po' meglio la realtà delle famiglie arcobaleno, e visto che le elezioni comunali di Milano incombono, valutare in che modo le amministrazioni comunali possano intervenire a sostegno di queste famiglie, in un'ottica di parità di diritti. Poi le notizie di questi giorni sulle adozioni da parte di single aprono nuovo scenari che sarebbe interessante esplorare insieme.

A presto!
Carlo Cargnel.

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sabato 19 febbraio 2011

Cappato: i radicali sfrattati dal 'Pio' regime. Anagrafe pubblica degli eletti subito!

Dichiarazione di Marco Cappato, Lista Bonino-Pannella.

L'ennesimo scandalo milanese (l'affittopoli del Pio Albergo Trivulzio) così come TUTTI gli scandali precedenti - immobiliari e non - vede tra i partiti beneficiari un grande assente: il Partito Radicale, in tutte le sue articolazioni, sia come persone che come organizzazioni, non è mai stato nemmeno lambito da scandali e inchieste. Non solo: l'Associazione Radicale Enzo Tortora è stata persino sfrattata dal Comune di Milano dalla storica sede di Corso di Porta Vigentina (che era l'unica sede radicale in tutta la Lombardia), col pretesto di lavori di ristrutturazione mai realizzati.

L'estraneità dei Radicali dai profitti di regime non è conseguenza dell'essere, come Beppe Grillo, neofiti dell'anticasta che si proclamano onesti e "puri", in attesa di un "puro più puro che li epuri". È la conseguenza di regole, che ci siamo dati, innanzitutto di trasparenza assoluta dei bilanci, che fanno del Partito Radicale, in questo momento a congresso a Chianciano, il più antico partito esistente nato in Italia.

A proposito di regole, se i partiti milanesi di destra di centro e di sinistra volessero essere aiutati a vivere in modo più onesto, avrebbero ancora tempo per rendere effettiva quell'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, pur votata dal Consiglio comunale di Milano e rimasta lettera morta per l'inerzia del Sindaco e del Consiglio.

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venerdì 18 febbraio 2011

La Villa Reale di Monza

Del Comitato 'La Villa Reale è anche mia'.

La Villa Reale di Monza, insieme al suo Parco, rappresenta un gioiello del periodo neoclassico di valore mondiale.
All'inizio di quest'anno il Consorzio pubblico che la gestisce - composto da Ministero dei Beni culturali, Regione Lombardia, Comune di Monza, Comune di Milano - ha deciso di affidarne la ristrutturazione e la gestione a un soggetto privato, da individuare attraverso un bando di gara indetto in data 17 marzo da Infrastrutture Lombarde, la S.p.A. che presiede alla valorizzazione, la gestione, l'alienazione e la manutenzione del patrimonio immobiliare di Regione Lombardia.

Questo bando di gara permetterà al privato che lo vincerà:
• Di poter utilizzare le ingenti risorse pubbliche da stanziarsi per un importo di 19 milioni di euro, a fronte di un impegno del vincitore di soli 5 milioni, al fine di ristrutturare il corpo centrale dell’edificio.
• Di predisporre il progetto esecutivo per la ristrutturazione della stessa, senza adeguate indicazioni da parte del Consorzio proprietario.
• Di gestire la Villa Reale per un periodo di ben 30 anni con un canone di affitto di soli 30.000 euro all’anno.
• Di lasciare la Villa Reale in uso al Consorzio pubblico proprietario per soli 36 giorni all'anno, mentre per tutto il resto dell'anno il privato gestirà il complesso di propria iniziativa.

Contro i termini di questo bando, sono state raccolte oltre 10.000 firme di cittadini e oltre 60 adesioni da parte di personalità della cultura e dello spettacolo. Le motivazioni per chiederne il ritiro sono sostanzialmente le seguenti:
• Si cederà un monumento di enorme importanza storica e culturale - e le ingenti risorse pubbliche necessarie per ristrutturarlo - senza adeguate garanzie sul futuro del bene, sui suoi utilizzi e sulla sua fruibilità pubblica.
• Questo bando di gara porterà a una ristrutturazione - e non a un restauro conservativo - della Villa Reale, ristrutturazione rivolta principalmente alla sua valorizzazione economica e non al suo recupero come monumento storico, comportando eventualmente anche profonde modifiche strutturali.
• Questo bando di gara porterà a una gestione della Villa Reale con lo scopo principale di remunerare l'investimento del privato vincitore e non l'utilizzo del monumento come bene pubblico.

I cittadini ritengono che le risorse necessarie al restauro possano essere reperite dagli enti proprietari componenti il Consorzio e a che ad esso possa essere affidata la gestione senza un intervento privato il cui oggettivo interesse di trarre profitto dai propri investimenti confligge con le esigenze di tutela del patrimonio artistico nazionale garantite dall'art. 9 della Costituzione.
I sottoscrittori della petizione ritengono che il bando di gara vada immediatamente ritirato, per individuare una soluzione adeguata, che permetta di restaurare la Villa Reale e di restituirla ai cittadini come museo di se stessa, polo didattico, sede di eventi espositivi di livello internazionale e di alta rappresentanza istituzionale.

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24/2: L'altro Cristianesimo

Il Centro Culturale Protestante e Raffaello Cortina Editore invitano alla presentazione del libro La Rivoluzione Protestante: l'altro Cristianesimo di William G. Naphy. Intervengono: Pietro Adamo, Università degli Studi di Torino; Giulio Giorello, Università degli Studi di Milano; Paolo Ricca, Facoltà Valdese di Teologia di Roma.

Un altro cristianesimo è possibile. A quasi cinque secoli dai padri della Riforma, il Protestantesimo continua a modellare le istituzioni delle società aperte dell'Occidente, in quel groviglio di contraddizioni che è stato suscitato dalla sua idea più affascinante, quella del sacerdozio universale, per cui la coscienza di ogni credente diventa la pietra di paragone della realizzazione della Buona Novella. In un epoca in cui le pretese egemoniche del Papa sono sempre più messe in discussione, ripercorrere i momenti salienti delle vicende del Protestantesimo è un'occasione non solo per fare i conti col passato ma anche per prospettare nel futuro i rapporti tra fede e ragione, religione e scienza, chiesa e società.

Appuntamento giovedì 24 febbraio alle ore 18:00, presso la sala attigua alla Libreria Claudiana di via Francesco Sforza 12/a a Milano.

(Grazie a Daniele Arletti per la segnalazione).

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giovedì 17 febbraio 2011

La tassa sul biglietto del cinema

Di Marco del Ciello.

A decorrere dal 1 luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2013 è istituito, per l'accesso a pagamento nelle sale cinematografiche, ad esclusione di quelle delle comunità ecclesiali o religiose, un contributo speciale a carico dello spettatore pari a un euro, da versare all'entrata del bilancio dello Stato.
(Proposta di modifica n. 2.70000 al DDL n. 2518).

In questi giorni il Parlamento è impegnato nella discussione della conversione in legge del DL 225/2010, il cosiddetto 'Decreto Milleproroghe'. Il testo finale, approvato ieri dal Senato e ora al vaglio della Camera, contiene un emendamento proposto dal Governo (sì, proprio Berlusconi e Tremonti) che istituisce una tassa di un euro sui biglietti del cinema, in vigore dal 1 luglio 2011 al 31 dicembre 2013. I fondi così raccolti dovrebbero poi andare a finanziare le produzioni cinematografiche italiane. Un euro che passa quindi dalle tasche dello spettatore a quelle del produttore (nazionale). Giova ricordare che anche il Presidente del Consiglio ha qualche interesse nel settore.

Si tratta di una misura evidentemente protezionistica, che distorce gli incentivi di mercato trasferendo una parte significativa della libertà di scelta dal cittadino-consumatore allo Stato. In pratica da ora in poi chiunque vada al cinema sarà costretto a finanziare i film italiani, che apprezzi o no le produzioni nostrane. Va notato inoltre che questo aumento della tassazione si accompagna a un aumento della spesa, senza quindi nessun beneficio per i conti pubblici. Anzi, se questa tassa dovesse ridurre il numero di spettatori, cosa non improbabile, il mancato gettito dovrebbe essere coperto dalla fiscalità generale, a danno dunque del bilancio dello Stato.

Ultimo punto, ma non meno importante, è l'esclusione delle sale parrocchiali da questo provvedimento. Un'ulteriore distorsione della concorrenza, che genera una situazione di privilegio di cui non si capisce proprio la motivazione, dato che questi esercizi svolgono un'attività commerciale che non ha nessun rapporto con il culto religioso. Insomma, l'ennesima mancia alla Chiesa Cattolica, con buona pace della laicità delle istituzioni.

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39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito

Oggi pomeriggio, alle ore 16:00, si aprono a Chianciano Terme (SI) i lavori del 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito. I militanti dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora, guidati dal segretario Marco Di Salvo e dal tesoriere Emiliano Silvestri, parteciperanno a tutti e quattro i giorni del Congresso. A partire da oggi, e fino a domenica 20 febbraio, potrete quindi trovarci nelle sale del Centro Congressi Excelsior di Chianciano Terme (SI). Ricordiamo inoltre che, come d'abitudine, sarà possibile ascoltare e riascoltare gli interventi dei congressisti anche attraverso Radio Radicale.

Dal Documento di Convocazione del Congresso:

Il 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito è dunque convocato a Chianciano dal 17 al 20 febbraio, per affrontare con urgenza l’obiettivo di fare, di democrazia e diritto, gli strumenti al servizio dei cittadini di tutto il mondo, per governare le grandi questioni politiche e sociali del nostro tempo. I temi all'ordine del giorno rappresentano, pur nella attuale inadeguatezza di risorse umane e finanziarie nelle quali il partito versa, non mere petizioni di principio, quanto dei fronti concreti di iniziativa politica, in continuità con fatti e riforme straordinarie che la sessantennale storia del Partito radicale ha acquisito alla comunità internazionale. Il Congresso di Chianciano è l'occasione per rilanciare e far compiere un salto di qualità a quella storia e a quelle iniziative.

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mercoledì 16 febbraio 2011

Lista Bonino-Pannella: lunedì 28 febbraio presidio con Bonino 'per la verità e la giustizia su Firmigoni, a un anno dalla truffa elettorale'


Dichiarazione di Marco Cappato, Lista Bonino-Pannella per Milano:

'Lunedì 28 febbraio sarà scaduto un anno dalla truffa elettorale, tuttora impunita, realizzata dalla coalizione PdL e Lega Nord a sostegno del presidente Formigoni, con la presentazione di centinaia di firme false e moduli fasulli a sostegno di un presidente ineleggibile. Con Emma Bonino saremo quel giorno presenti a Milano, per un presidio dalle 12 alle 13 di fronte alla sede della Regione Lombardia. Manifesteremo assieme alle persone e forze che hanno a cuore la legalità e la democrazia, per dire basta al sequestro di verità e di giustizia su Firmigoni e sull'attentato ai diritti civili e politici dei cittadini della Lombardia'.

http://www.radicalisenzafissadimora.org/

On line il sito della Lista Bonino-Pannella per Milano


Da ieri è on line il sito ufficiale della Lista Bonino-Pannella per le elezioni comunali di Milano. I radicali hanno infatti deciso di presentare una propria lista a sostegno di Giuliano Pisapia, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra.

Se la Milano "Formigoni-Moratti" è divenuta capitale di un modello affaristico di portata nazionale, è proprio da Milano che si può partire per realizzare in Italia l'alternativa morale e democratica. Abbiamo perciò deciso di presentare la Lista Bonino-Pannella alle elezioni comunali e di impegnarci in prima persona a Milano, con anche Marco Pannella. Abbiamo inoltre deciso di sostenere la candidatura a Sindaco di Giuliano Pisapia, persona libera e coraggiosa, così diverso dai troppi che negli ultimi venti anni hanno rinunciato a fare opposizione.
(Emma Bonino, Marco Cappato).

Potete trovare il sito, con tutte le informazioni per contribuire alla campagna elettorale, all'indirizzo:

http://milano.boninopannella.it/

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Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (11/2 - 16/2)

A cura di Marco del Ciello.

SILVIO BERLUSCONI TO FACE TRIAL IN UNDERAGE SEX CASE di John Hooper, da The Guardian. Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi, il cui governo è da tempo in difficoltà, dovrà presentarsi in tribunale il prossimo 6 aprile per rispondere alle accuse di prostituzione minorile e concussione.

DANCING IN THE SQUARE di Wendell Steavenson, da The New Yorker. I manifestanti egiziani, che occupavano la centralissima piazza Tahrir da oltre due settimane, hanno accolto la notizia delle dimissioni di Mubarak con canti e balli.

DISABLED MOTHER COULD BE STERILISED WITHOUT HER CONSENT di Tim Ross, da The Daily Telegraph. Nel Regno Unito è in discussione il caso di una donna con difficoltà di apprendimento che potrebbe essere resa sterile senza il suo consenso, per ordine del tribunale.

EGYPT'S TOP GUNS di Babak Dehghanpisheh, da Newsweek. Le dimissioni di Mubarak hanno lasciato l'Egitto nelle mani di un pugno di alti ufficiali dell'esercito e dei servizi segreti, le cui vite e carriere sono strettamente legate al vecchio regime.

THE CONTEMPORARY KEYNES. WHICH ECONOMIST IS DOING MOST TO SHAPE POST-CRISIS THINKING? da The Economist. Così come la Grande Depressione ha reso celebri le idee di Keynes, l'attuale crisi economica potrebbe essere il trampolino di lancio per una nuova generazione di economisti.

ALGERIA 'TO LIFT EMERGENCY LAWS' da Al Jazeera English. Dopo le concessioni fatte all'opposizione dai regimi di Giordania, Yemen e Bahrein, anche il governo algerino si prepara a rimuovere le leggi speciali che sono in vigore nel paese fin dal colpo di Stato del 1992.

BARAK: ISRAEL-EGYPT TIES NOT AT RISK IN WAKE OF MUBARAK'S DEPARTURE da Haaretz. Il ministro della Difesa Ehud Barak ha dichiarato che i rapporti tra il suo paese e l'Egitto non sono a rischio, ma in Israele cresce la preoccupazione per una possibile affermazione elettorale dei Fratelli Musulmani.

THE IDEALISM CLINIC: ON THE ORIGINS OF EGYPT'S REVOLUTION di David Wolman, da The Atlantic Monthly. Il gruppo 'Gioventù 6 aprile' aspettava e preparava da oltre due anni l'occasione giusta per promuovere una transizione democratica in Egitto, occasione arrivata con la rivolta tunisina.

YEMENI YOUTH SQUARE OFF WITH FORCES di Laura Kasinof e J. David Goodman, da The New York Times. L'opposizione yemenita nelle ultime settimane ha ottenuto importanti concessioni dal regime, ma i giovani non si sono accontentati e sono scesi in piazza per proprio conto per chiedere un nuovo governo.

INDONESIAN MUSLIMS WARNED AGAINST VALENTINE'S DAY da The Washington Post. In Indonesia un religioso islamico ha messo in guardia i suoi fedeli dalla festa di San Valentino, perché deriva dal cristianesimo e può favorire i rapporti sessuali prematrimoniali.

SILVIO BERLUSCONI THE FOCUS OF DAY OF PROTESTS BY ITALIAN WOMEN di John Hooper, da The Guardian. Le donne italiane sono scese in piazza per chiedere maggiore uguaglianza di genere e per protestare contro Silvio Berlusconi, sia come primo ministro sia come imprenditore televisivo.

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martedì 15 febbraio 2011

Conoscere per deliberare. Informazione e democrazia in Italia

Conoscere per deliberare.
(Luigi Einaudi, Prediche inutili).

Stasera, alla vigilia di una campagna elettorale per le amministrative che rischia di essere ancora una volta all'insegna dell'illegalità e della non democrazia, l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e l'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano si ritrovano in una riunione congiunta per parlare dei problemi dell'informazione in Italia. Come scriveva Luigi Einaudi, per poter prendere decisioni politiche è prima necessario conoscere a fondo i problemi e le soluzioni disponibili. Ma questo è possibile in un paese dove ci sono giornalisti che lavorano sotto la minaccia della criminalità organizzata, dove i mezzi di comunicazione sono concentrati nelle mani di una ristretta oligarchia, dove i partiti hanno lottizzato ogni spazio di servizio pubblico? Come possono gli elettori votare in modo consapevole, se non sanno neanche quali liste si presentano alle elezioni?

Le ricerche del prestigioso istituto internazionale Freedom House sulla democrazia nel mondo (New Study: Global Press Freedom Declines in Every Region for First Time. Israel, Italy and Hong Kong Lose Free Status), così come le recenti indagini condotte da Radicali Italiani sulla rappresentazione del crimine e dell'immigrazione in televisione (Dossier Informazione: il Caso Italia), ci mostrano un quadro dell'Italia desolante. E ancora una volta i radicali sono soli nel denunciare le violazioni della legge e della Costituzione.

Appuntamento martedì 15 febbraio alle ore 20:30, in via Borsieri 12 a Milano (MM2 Garibaldi).

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lunedì 14 febbraio 2011

A proposito del paladino della democrazia liberale

Di Emiliano Silvestri.

Al Teatro Dal Verme Giuliano Ferrara le ha cantate chiare:
• Tutto è nato qui a Milano, con quei magistrati che oggi sono tutti in politica; tutti i partiti rubavano, e hanno colpito soltanto alcuni, distruggendo la prima Repubblica.
• Vogliono mettergli le mani addosso per chiarissime, misere ragioni politiche; io oggi sto con Silvio perché ha contro i poteri forti. Questa è sputtanopoli!
• Battiamo questa minoranza etica, mossa da orgoglio, da superbia, da interessi consolidati e visibili. Che fa un uso smodato della morale, fino a ferire il significato, la forza residua e l’autonomia della politica repubblicana, della stessa democrazia liberale; alla quale oppongono un inaudito idolo virtuoso che chiamano Costituzione.

Ottimo paladino della democrazia liberale. Peccato per la smemoratezza.

L'ottimo paladino liberale avrebbe ricordato che il più antico dei partiti italiani – il Partito Radicale – non ha mai rubato; che, anzi, avrebbe battuto il finanziamento pubblico dei partiti se i partiti non avessero imbrogliato per riprenderselo moltiplicato.
L’ottimo paladino della democrazia liberale, nel ricordare l’attenzione esagerata dei magistrati milanesi per il cittadino Silvio Berlusconi, avrebbe chiesto conto anche della esagerata disattenzione per le firme false del cittadino Roberto Formigoni.

Peccato davvero.

Così tacendo il nostro paladino, il nobile rampollo della nobiltà resistenziale, assomiglia ancora tanto al dirigente delle squadre comuniste che spazzava via senza tanti complimenti i radicali dall'ingresso dei tribunali italiani, primi nella coda in attesa di presentare il loro simbolo elettorale.
Assomiglia tanto al custode degli equilibri del regime partitocratico - consociativo e lottizzatorio - che fu in gioventù.

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domenica 13 febbraio 2011

La rabbia e l'immigrazione

Di Marco del Ciello.

Nell'estate del 1998, dopo l'approvazione della legge [Turco-Napolitano] e un ulteriore tentativo di ingresso in Italia via nave finito in tragedia, Italia e Tunisia firmarono un accordo bilaterale, che seguiva quello tra Italia e Albania firmato a Tirana il 18 novembre 1997. L'Italia fornì assistenza tecnica e materiali alla Tunisia, alcune motovedette per il pattugliamento delle coste e delle quote privilegiate di immigrazione legale. La collaborazione funzionò più velocemente che in Albania, ma in maniera meno spettacolare. Gli sbarchi in Sicilia crollarono da 8.828 nel 1998 a 1.973 nel 1999, riprendendo lentamente a salire negli anni successivi, ma prevalentemente a causa di operazioni clandestine organizzate non in Tunisia, bensì in Libia, che diventò il principale terminale dei flussi clandestini africani in direzione europea.

(Luca Einaudi, Le politiche dell'immigrazione in Italia dall'Unità a oggi).

In questi giorni gli sbarchi di immigrati irregolari dalla Tunisia sono ripresi al ritmo di 1.000 al giorno, secondo quanto riportano le agenzie di stampa. La caduta del regime autoritario di Ben Ali ha infatti reso inefficace il trattato bilaterale tra Italia e Tunisia, dimostrando che nel lungo periodo la politica degli accordi con i dittatori non può risolvere i problemi dell'immigrazione. Ma questo potrebbe essere solo l'inizio di una crisi migratoria senza precedenti, dato che la rabbia araba si sta rapidamente estendendo in tutto il Nord Africa e il Vicino Oriente. E dopo Tunisia, Algeria, Libano, Egitto, Yemen potrebbe essere presto il turno della Libia. Già da alcuni giorni circola in rete (su blog, Twitter e Facebook), l'appello dei leader dell'opposizione a una sollevazione popolare, un 'Giorno della Rabbia', contro il regime di Gheddafi per giovedì 17 febbraio. Se la rivolta dovesse avere successo, verrebbe meno anche quell'infame Trattato di Amicizia tra Italia e Libia che nel corso degli ultimi due anni ha bloccato l'immigrazione africana in Italia, con conseguenze facili da immaginare. Alla luce di questi fatti, quanto sarebbe stata più lungimirante una politica di inclusione dei paesi dell'area mediterranea nel progetto europeo?

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venerdì 11 febbraio 2011

Torna il Manifesto di Ventotene. In edicola a un euro

Domani, sabato 12 febbraio, sarà possibile acquistare in edicola il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi in allegato al Corriere della Sera, al costo di un solo euro più il prezzo del giornale. Pubblichiamo il comunicato stampa con cui il Movimento Federalista Europeo annuncia l'iniziativa.

Il Movimento federalista europeo saluta con soddisfazione la decisione di un grande quotidiano come il ''Corriere della Sera'' di inserire il Manifesto di Ventotene tra i ''Classici del Pensiero libero''.

Era il 1941 quando uno sparuto gruppo di confinati antifascisti decise di scrivere il documento Per un'Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto. Quel documento è diventato il testo forse più simbolico, profetico e innovativo della Resistenza italiana ed europea. Oggi lo conosciamo come Manifesto di Ventotene.

I due autori, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, provenivano da storie ed esperienze diverse. Giovane comunista Altiero Spinelli, che nei dieci anni di carcere aveva maturato la decisione di allontanarsi dal Partito Comunista, dal quale fu espulso nel 1938. Un simbolo per l'antifascismo democratico Ernesto Rossi, figlio spirituale di Gaetano Salvemini, allievo di Luigi Einaudi, fondatore con Riccardo Bauer e Ferruccio Parri della colonna italiana di ''Giustizia e Liberta''. I due, insieme con Eugenio Colorni che scrisse poi la Prefazione del Manifesto, scelsero la strada difficile dell'anticonformismo intellettuale, cominciando a riflettere sulla situazione internazionale, sulle caratteristiche del totalitarismo, sulla storia europea in un periodo in cui il nazifascismo sembrava stesse vincendo la guerra.

Essi abbandonano il sistema tolemaico degli stati nazionali sovrani. Invece di accettare come normale cio' che la storia d'Europa offriva quale forma 'naturale' di organizzazione delle nazioni europee, scelgono la via copernicana: osservare il sistema dall'esterno, trovarlo limitato, proporre una soluzione diversa. Per i federalisti di Ventotene, lo stato nazionale sovrano è giunto a una svolta tragica: ha fallito il suo compito storico di tutelare e proteggere la vita dei suoi cittadini, si è trasformato in un moloch avido di conquiste e sterile politicamente e idealmente. L'unico modo per conservare la civiltà europea, che pure si è sviluppata grazie allo stato nazionale, è che lo stato ceda una parte della sua sovranità, quella relativa alla difesa, alle relazioni esterne, alla politica economica e alla moneta, e accetti di diventare parte di una federazione continentale.

Quell'idea, accolta con diffidenza e scetticismo da quasi tutte le forze antifasciste (fecero eccezione il Partito d'Azione e alcuni settori della nascente Democrazia Cristiana) ha continuato per tutti gli anni del secondo dopoguerra ad animare il dibattito culturale e politico, non solo italiano.

È grazie ai federalisti se l'Italia ha saputo giocare nel corso degli anni Cinquanta un ruolo di guida e di proposta in seno al gruppo dei Sei Paesi fondatori; è ancora grazie a Spinelli ed ai federalisti se il dibattito
sulla riforma delle istituzioni comunitarie avviato dal Parlamento europeo nel corso degli anni Ottanta si è incentrato su parole d'ordine federaliste e su concetti, come la sussidiarietà, che assumono un significato nuovo quando interpretati alla luce del federalismo europeo.

Il Manifesto di Ventotene può essere interpretato e inteso come un libro dei sogni, ma certo molte delle sue intuizioni oggi sono diventate un'opzione nello sviluppo dell'Unione europea. Il Manifesto ha 70 anni, ma non ha perso nulla della sua attualità e del suo peso come ideale promemoria per l'Europa del terzo millennio, perché – come amava dire Spinelli - ''la forza dell'idea europea sta nella capacità di risorgere dalle sue ceneri''.

Lo dimostra anche la recente nascita di un ''Gruppo Spinelli'' ad opera di alcuni leader del Parlamento europeo come Daniel Cohn Bendit e Guy Verhofstadt e di altre importanti personalità come Ulrich Beck ed Amartya Sen.

A cura dell'Ufficio stampa del Movimento Federalista Europeo,
0039.347.0359693, ufficiostampa@mfe.it.

(Grazie ad Antonio Longo per la segnalazione).

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giovedì 10 febbraio 2011

Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (3/2 - 10/2)

A cura di Marco del Ciello.

LIBERTARIANS AND RONALD REAGAN di Jeffrey Miron, da Libertarianism from A to Z. Nonostante la sua retorica libertaria, Ronald Reagan ha fatto ben poco nel corso dei suoi due mandati per ridurre la pressione fiscale e il ruolo dello Stato nella vita dei cittadini americani.

WILLIAM HAGUE PROPOSES CYBER WARFARE RULES da The Daily Telegraph. William Hague, ministro degli Esteri del Regno Unito, propone di regolare le guerre in rete, per tutelare sia la sicurezza nazionale degli stati sia la libertà d'espressione dei cittadini.

OUT OF COUNTRY. A REPORTER'S DISTURBING EXPULSION FROM RUSSIA di Julia Ioffe, da Foreign Policy. Luke Harding, corrispondente da Mosca del Guardian, ha deciso di rendere pubblica la sua espulsione dalla Russia, portando alla luce le difficoltà che in questo paese devono affrontare anche i giornalisti stranieri.

WHY OBAMA HAS TO GET EGYPT RIGHT di George Soros, da The Washington Post. Barack Obama dovrebbe utilizzare l'influenza che gli Stati Uniti ancora hanno negli ambienti militari arabi per favorire una pacifica transizione democratica in Egitto e in Tunisia.

AFTER A FALSE DAWN, ANXIETY FOR ILLEGAL IMMIGRANT STUDENTS di Julia Preston, da The New York Times. Migliaia di studenti immigrati irregolari hanno dichiarato pubblicamente la loro condizione, ma la legge che dovrebbe sanare la loro posizione è stata bocciata dal Senato americano.

NO EASY FIXES AS INTERNET RUNS OUT OF ADDRESSES di Dylan Tweney, da Wired. Gli indirizzi Internet numerici sono ormai esauriti e questo porterà notevoli problemi tecnici nei prossimi anni, mentre le soluzioni disponibili presentano diverse controindicazioni.

IRAN: OPPOSITION SEEKS PERMIT TO MARCH IN SUPPORT OF EGYPTIAN UPRISING dal Los Angeles Times. Il governo iraniano ha salutato con favore la rivolta egiziana, ma non sembra intenzionato a concedere ai leader dell'opposizione il permesso di manifestare a sostegno degli egiziani.

FRANCE: LE BABY BOOM di Tracy McNicoll, da Newsweek. Nonostante la crisi economica, la Francia registra una crescita demografica senza precedenti, con un un tasso di fertilità pari a 2,01 bambini per donna, un fenomeno difficile da spiegare.

THE INFORMATION. HOW THE INTERNET GETS INSIDE US di Adam Gopnik, da The New Yorker. La diffusione di Internet ha dato vita a una vastissima letteratura sugli effetti sociali delle nuove tecnologie, tra entusiasti e pessimisti.

YEMEN PRESIDENT NOT TO EXTEND TERM da Al Jazeera English. In seguito alle dimostrazioni di piazza delle ultime settimane, il presidente dello Yemen ha rinunciato all'emendamento costituzionale che gli avrebbe garantito di restare in carica a vita e si prepara a concludere la sua trentennale carriera nel 2013.

SALMAAN TASEER AND THE CRISIS OF PAKISTANI LIBERALISM di Bhaskar Sunkara, da Dissent. L'omicidio di Salmaan Taseer, governatore del Punjab e avvocato della cristiana Aasiya Bibi nel processo per blasfemia in cui quest'ultima era imputata, è il segno della crisi irreversibile del liberalismo pakistano.

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mercoledì 9 febbraio 2011

Giornata della libertà di scelta sulla propria vita... a Milano


Oggi ricorre il secondo anniversario della morte di Eluana Englaro, ma è anche la data scelta dal governo per istituire la Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi, una chiara provocazione nei confronti della famiglia Englaro e di tutti quegli italiani che credono nella libertà di scelta sulla propria vita. Come due anni fa, anche oggi l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e l'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano saranno in piazza, prima con un volantinaggio e poi con una fiaccolata, per chiedere una legge sul testamento biologico che rispetti la volontà del cittadino, come previsto dalla Costituzione. Aderiscono la Lista Bonino-Pannella, La Riforma - Gruppo di Volpedo e UAAR - Circolo di Milano.

Appuntamento mercoledì 9 febbraio alle 17:30 (volantinaggio) e alle 19:00 (fiaccolata), in piazza Duomo (MM1/3 Duomo).

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lunedì 7 febbraio 2011

L'esilio di Saddam era possibile? La guerra in Iraq poteva essere evitata? Quali sono le responsabilità di Bush, Blair e Berlusconi?

Ne parliamo stasera insieme ai compagni dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano. Questa settimana, infatti, al posto del nostro consueto incontro settimanale terremo una riunione congiunta delle due associazioni radicali, dedicata al dibattito sull'iniziativa intrapresa da Marco Pannella perché sia fatta piena luce sugli eventi che nel 2003 portarono allo scoppio della guerra in Iraq. Nel gennaio 2003 i radicali lanciarono l'iniziativa Iraq Libero, unica alternativa alla guerra per scongiurare il conflitto armato ormai imminente attraverso l'esilio di Saddam Hussein in un altro paese arabo e la transizione alla democrazia dell'Iraq. Nonostante il supporto di cittadini e parlamentari, quell'iniziativa fallì, con le drammatiche conseguenze che tutti noi conosciamo. Oggi siamo in possesso di prove e testimonianze che ci fanno ritenere che l'esilio di Saddam fosse possibile e che si potesse evitare la guerra voluta da Bush, Blair e Berlusconi.

Il 20 gennaio 2011 l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e l'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano hanno preso parte alla Veglia per la Verità sulla guerra in Iraq (leggi il comunicato stampa e guarda le fotografie della serata), un'iniziativa che si svolgeva in contemporanea in diverse città italiane ed europee e il cui successo ha riaperto la discussione sull'argomento. Prima un intervento di Fabio Pazzini, membro del comitato nazionale di Radicali Italiani, su questo stesso blog (Esilio di Saddam: su cosa si basa la certezza di Pannella?) e poi un articolo del giornalista Christian Rocca sul suo blog (L'esilio di Saddam) hanno fatto nascere anche tra i militanti radicali alcuni dubbi e perplessità sull'iniziativa. Da qui l'esigenza di un confronto interno, aperto naturalmente anche alla partecipazione dei non iscritti, per meglio prepararci al Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, che si terrà a Chianciano Terme (SI) dal 17 al 20 febbraio.

Appuntamento lunedì 7 febbraio alle ore 21:00, in via Malachia Marchesi De Taddei n° 10 (MM1 De Angeli). Sarà possibile seguire la serata anche via Skype, connettendosi a 'radicalimilano'.

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domenica 6 febbraio 2011

Cosa significa la parola 'satyagraha'?

Di Mark Kurlansky.
Da Un'idea pericolosa. Storia della nonviolenza.

Il primo indizio, la prima lezione che la storia ci impartisce sulla nonviolenza è che non esiste una parola per definirla. Il concetto è stato elogiato da tutte le grandi religioni e, nel corso dei secoli, è stato praticato in numerose occasioni. Eppure, sebbene tutte le lingue principali abbiano un un vocabolo per la nozione di violenza, non esiste alcun termine che esprima l'idea di nonviolenza se non attraverso una negazione, ovvero dichiarando che non è violenza. In sanscrito il termine per violenza è himsa, danno, mentre la negazione di himsa - così come nonviolenza è la negazione di violenza - è ahimsa, non recare danno. Ma se ahimsa significa «non recare danno», quale sarà l'azione realmente espressa?

L'unica spiegazione possibile dell'assenza di un termine positivo per esprimere la nonviolenza è che non solo gli establishment politici ma anche quelli culturali e intellettuali l'abbiano sempre percepita come un punto di vista marginale, il fantasioso rifiuto di una delle componenti basilari della società: il ripudio di qualcosa di importante, ma privo di una propria forza concreta. Non si tratterebbe quindi di un concetto autonomo, ma semplicemente della opposizione a qualcos'altro. La nonviolenza è stata sospinta ai margini perché rappresenta una delle poche idee realmente rivoluzionarie, un concetto che cerca di cambiare completamente la natura della società. Una minaccia all'ordine costituito. Per queste ragioni la nonviolenza è sempre stata trattata come qualcosa di profondamente pericoloso.
[...].

Mohandas Gandhi coniò un neologismo per esprimere questo concetto: satyagraha, da satya che vuol dire verità. Il termine, secondo Gandhi, significa letteralmente «fermezza della verità» o «forza della verità». È interessante notare come, sebbene gli insegnamenti e le tecniche di Gandhi abbiano avuto un enorme impatto sugli attivisti politici di tutto il mondo, la parola da lui inventata, satyagraha, non abbia trovato diffusione.

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Festa per il Capodanno cinese

Oggi pomeriggio l'Associazione Colori Riflessi e l'Associazione Giulio Aleni organizzano a Milano una festa per celebrare la ricorrenza del Capodanno cinese e favorire il dialogo tra le culture.

Vuoi festeggiare il Capodanno CINESE… dialogato con amici ITALIANI?
Ti aspettiamo… nell’Anno del CONIGLIO.
Vivremo insieme:
MUSICA… strumenti cinesi, europei, di altri popoli…
Danza del Leone, Yang ge, Serpentoni animati…
Coreografie, canti, giochi con bambini e ragazzi di varie culture…
Gon Fu e Arti Maziali…
Delegazioni del Nord Italia ed appassionati di cultura cinese…
Assaggi e degustazioni cinesi, con uso di bastoncini…

Ingresso gratuito. Alla conclusione dello spettacolo (ore 19) avverrà il rinfresco.

Info:
Associazione GIULIO ALENI: cccm2008@yahoo.it; 0236552151; 3339994519.
Associazione COLORI RIFLESSI: nivan@tin.it; 3281558429.

Appuntamento domenica 6 febbraio alle ore 17, in via Giusti 27 a Milano.

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sabato 5 febbraio 2011

9/2: Giornata della libertà di scelta sulla propria vita (a Torino)

Mercoledì 9 febbraio la Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni organizza a Torino una manifestazione per chiedere che il giorno della morte di Eluana Englaro non diventi la "Giornata nazionale degli Stati Vegetativi", come stabilito dal Governo, ma sia al contrario proclamata "Giornata della libertà di scelta sulla propria vita". Partecipano, tra gli altri, l'Associazione Radicale Adelaide Aglietta e la Cellula Coscioni di Torino.

NO ALLA TORTURA DI STATO. PROCLAMIAMO IL 9 FEBBRAIO "GIORNATA DELLA LIBERTÀ DI SCELTA SULLA PROPRIA VITA"


Per il prossimo 9 febbraio il Governo, su proposta della sottosegretaria Roccella, ha istituito la Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. Decisione moralmente mostruosa, poiché offende la memoria di Eluana Englaro, che in quel giorno finalmente, dopo 17 anni di non vita, vedeva due anni fa rispettata la sua volontà sul proprio corpo, portata avanti con coraggio, determinazione e amore paterno da Beppino Englaro. Decisione istituzionalmente irricevibile, poiché ufficializza come “delitto” una sacrosanta sentenza della magistratura. Decisione che infanga la Costituzione, poiché con essa il governo intende addirittura solennizzare la pretesa che la vita di ogni cittadino, anziché appartenere a chi la vive, sia alla mercé di una maggioranza parlamentare.

Di fronte a tutto ciò, diventa doveroso che tutta l’Italia democratica e laica proclami il 9 febbraio Giornata nazionale della libera scelta sulla propria vita, onorando così la memoria di Eluana Englaro, di Piergiorgio Welby, di Luca Coscioni, e dei tanti altri che oltre alla tragedia della condanna a morte per malattia hanno dovuto affrontare anche la violenza di coloro che vogliono costringere i malati alla tortura delle sofferenze terminali, quando essi non lo ritengono accettabile e dignitoso per se stessi.

La Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, in collaborazione con la rivista MicroMega, chiede a tutti i cittadini, a tutte le associazioni, a tutto il mondo accademico e della cultura, agli amministratori pubblici e ai partiti politici, che si riconoscono nei valori della Costituzione e che sentono il dovere di rispettare e far rispettare la decisione di ciascuno sul proprio fine-vita, di aderire all’appello e di partecipare alla manifestazione del 9 febbraio a Torino.

Programma della Giornata:

Ore 17:00 - 18:15, presso il Salone dell’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Cesare Battisti 4bis, Torino: introduzione di Tullio Monti, Coordinatore della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni. Brevi interventi di alcune delle associazioni aderenti all’appello. Intervento del prof. Carlo Augusto Viano, filosofo, Presidente del Centro Studi Piero Calamandrei.

Ore 18:15 - 19:00: fiaccolata dall’Unione Culturale Franco Antonicelli, via Cesare Battisti 4bis, alla sede della Prefettura, P.zza Castello 201, e, successivamente, alla sede RAI, via Verdi 16.

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venerdì 4 febbraio 2011

Prossimi appuntamenti radicali a Milano

Un colpo di tosse per Milano - Verità sulla guerra in Iraq - Green cities, Happy people - I problemi dell'informazione in Italia.

Sabato 5 febbraio: i Genitori Antismog organizzano Un colpo di tosse per Milano, una manifestazione davanti a Palazzo Marino contro lo smog e a favore dei cinque referendum per l'ambiente e la mobilità sostenibile di Milano Sì Muove. Appuntamento alle 11:00, in piazza della Scala (MM1/3 Duomo).

Lunedì 7 febbraio: l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e l'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano organizzano una riunione dei loro iscritti per parlare dell'iniziativa di Marco Pannella per la verità sulla guerra in Iraq. Appuntamento alle 21:00, in via Malachia Marchesi De Taddei n° 10 (MM1 De Angeli).

Venerdì 11 febbraio: il comitato referendario Milano Sì Muove organizza Green cities, Happy people, un convegno internazionale di due giorni per parlare di ambiente e mobilità sostenibile con illustri ospiti provenienti da tutta Europa. Appuntamento alle 16:30, presso la sala Alessi di Palazzo Marino in piazza della Scala n° 2 (MM1/3 Duomo).

Martedì 15 febbraio: l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e l'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano organizzano una riunione dei loro iscritti per parlare dei problemi dell'informazione in Italia. Appuntamento alle ore 20:30, in via Borsieri n° 12 (MM2 Garibaldi).

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giovedì 3 febbraio 2011

5/2: Un colpo di tosse per Milano


I Genitori Antismog organizzano Un colpo di tosse per Milano, una manifestazione per cacciare lo smog che ci soffoca e liberarci dall'inerzia che ci opprime di Comune, Provincia e Regione. Meno 300 mila auto, più 300 mila alberi e bambini a Milano. Dopo 20 giorni di inquinamento alle stelle, non basta una domenica a piedi: ci vuole un piano urbanistico (PGT) che riduca le auto ed uno ecologico che dimezzi l'inquinamento e preservi le aree verdi. 5 referendum, 5 buoni motivi per voler bene a Milano. Se il Comune non ha saputo scegliere, siano i cittadini a votare per avere più tram, bici e pedoni, raddoppiare gli alberi, investire in una Expo verde, risparmiare energia e ridurre le emissioni, chiedere il ripristino della Darsena e del sistema dei Navigli.

Unitevi a noi! Venite in bicicletta, portate passeggini ma anche palloncini (colorati di passione o neri di smog), le lenzuola di “malaria” e tutto quello che secondo voi rappresenta la malattia di questa città e la nostra voglia di farla guarire. Partecipano Legambiente, WWF, Milano Sì Muove, FAI, Italia Nostra, Lipu, Ambiente Milano, Ciclobby.

Appuntamento sabato 5 febbraio alle ore 11:00, in piazza della Scala (MM1/3 Duomo).

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mercoledì 2 febbraio 2011

Nuove, gravi violazioni dei diritti umani in Libia

Pubblichiamo un comunicato stampa dell'Associazione Culturale Berbera riguardo l'arresto e la detenzione illegale dei fratelli Mazigh e Madghis Buzakhar. Il deputato radicale Matteo Mecacci si sta impegnando per portare questa vicenda all'attenzione del parlamento italiano.

Comunicato stampa

L'Associazione Culturale Berbera apprende oggi da fonte sicura che i due fratelli Mazigh e Madghis Buzakhar, arrestati dalla polizia segreta libica il 16 dicembre scorso e tuttora in carcere senza possibilità di assistenza legale né di controllo sulle loro condizioni, sono stati torturati e hanno subito, nel corso di lunghi interrogatori, maltrattamenti, intimidazioni, e minacce di morte con le armi spianate.

Una assurda accusa di intelligenza col Mossad sarebbe stata giustificata col fatto che essi hanno scritto degli articoli su di un quartiere storico di Yefren un tempo abitato da una locale comunità ebraica (Zqaq n udayen). E lo stesso fatto di parlare berbero sarebbe prova di questo complotto perché il berbero sarebbe, a detta dei loro carcerieri, "una lingua giudaica".

Le affermazioni fatte dalle autorità libiche negli scorsi giorni secondo le quali l'arresto e la detenzione dei fratelli Buzakhar sono stati posti in essere secondo procedure normali, con tutte le garanzie che ciò comporta per gli accusati, si sono rivelate delle menzogne. Lo stesso avvocato dei fratelli Buzakhar ha rimesso il mandato perché non gli è stata data possibilità né di incontrare i suoi assistiti né di prendere visione degli incartamenti che li riguardano.

L'Associazione Culturale Berbera denuncia questi fatti contrari ai diritti umani e fa appello
• a tutti coloro che hanno a cuore il rispetto dei diritti umani perché si uniscano nella denuncia e si mobilitino per la scarcerazione e la fine della persecuzione dei fratelli Buzakhar e dei Berberi della Libia;
• al Governo Italiano perché valuti quali misure sia opportuno intraprendere davanti a questa palese violazione dell'art. 6 del "Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia".

Milano, 31 gennaio 2011

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Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (28/1 - 2/2)

A cura di Marco del Ciello.

THE CROWDS OF CAIRO di Wendell Steavenson, da The New Yorker. Nelle grandi manifestazioni che hanno invaso le piazze del Cairo l'entusiasmo è palpabile, ma il futuro dell'Egitto nel dopo Mubarak è più incerto che mai, sospeso tra democrazia liberale e caos.

MILAN OFFERS ITALY'S 1ST GAY STUDIES COURSE di Colleen Barry, da The Washington Post. L'Università degli Studi di Milano ha inaugurato il primo corso di studi gay d'Italia, una realtà consolidata negli Stati Uniti e nel Nord Europa, ma rivoluzionaria per un paese dominato dall'influenza della Chiesa Cattolica.

ISRAEL SHOCKED BY OBAMA'S "BETRAYAL" OF MUBARAK di Douglas Hamilton, da Reuters. Con la caduta di Mubarak Israele rischia di perdere il suo unico alleato nel Vicino Oriente, per questo politici e commentatori israeliani guardano con preoccupazione alla simpatia di Obama per la rivolta egiziana.

FROM INNOVATION TO REVOLUTION. DO SOCIAL MEDIA MAKE PROTESTS POSSIBLE? di Malcolm Gladwell e Clay Shirky, da Foreign Affairs. Gladwell e Shirky si confrontano sull'importanza che i nuovi media hanno nelle rivolte politiche degli ultimi dieci anni, presentando opinioni opposte.

LEARNING THE RIGHT LESSONS FROM THE PHILADELPHIA ABORTION CLINIC DISASTER di Carole Joffe, da Dissent. La scoperta di una clinica degli orrori nei sobborghi di Philadelphia ha portato alla luce i problemi che le donne a basso reddito e le immigrate incontrano quando decidono di abortire.

ELECTORAL REFORM REFERENDUM COULD BE ILLEGAL WITHOUT PRISONER VOTES di Rosa Prince, da The Daily Telegraph. Nel Regno Unito si è aperto un aspro dibattito dopo che una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha dichiarato illegittima la norma che nega il diritto di voto ai detenuti.

ED LEE REAPS REWARD OF LIFETIME OF DEDICATION di Brianna Lee, dal San Francisco Chronicle. La figlia di Ed Lee, il primo sindaco asiatico di una grande città americana, racconta come suo padre abbia raggiunto questo traguardo dopo una vita di impegno sociale.

IMMIGRATION MINISTER DAMIAN GREEN DEFENDS STUDENT VISA CRACKDOWN da The Independent. Il ministro dell'immigrazione britannico difende la scelta del governo di ridurre i permessi di soggiorno per motivi di studio, spiegando che si tratta di misure che servono solo a evitare abusi.

STUXNET WORM IN IRAN COULD HAVE TRIGGERED 'CHERNOBYL' di Robert Dreyfuss, da The Nation. Il virus informatico Stuxnet, utilizzato da Israele per danneggiare il programma nucleare iraniano, avrebbe potuto causare un disastro simile a quello di Chernobyl.

VIOLENCE GRIPS NIGERIA da Al Jazeera English. Dopo le elezioni dello scorso aprile il livello della violenza negli scontri tra cristiani e musulmani è notevolmente aumentato in Nigeria, un paese la cui popolazione è divisa a metà tra le due fedi.

INNOVATION: THINGS ARE SO GOOD THEY'RE BAD da The Economist. La maggior parte delle innovazioni avviene oggi in rete, dove i prodotti hanno costi bassi o nulli, quindi il PIL nominale non cresce, ma almeno nel breve periodo i salari reali aumentano perché i prezzi scendono.

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martedì 1 febbraio 2011

Riunione settimanale

Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo del 39° Congresso del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito che si terrà a Chianciano Terme (SI) dal 17 al 20 febbraio. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.

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