Di Marco del Ciello.
Il nostro 2010 è iniziato il 17 GENNAIO con il II Congresso dell'associazione: proprio in questa occasione Marco Cappato ha annunciato ufficialmente la sua candidatura alla presidenza delle regione Lombardia con la Lista Bonino-Pannella. Abbiamo perciò subito cominciato a raccogliere le firme necessarie per presentarci alle elezioni, un impegno che ci ha accompagnati anche per tutto il mese di FEBBRAIO. Tra un tavolo e un gazebo abbiamo, però, trovato anche il tempo di tornare in piazza insieme agli studenti iraniani che si battono per la democrazia e la legalità nel loro paese. A MARZO abbiamo affiancato Marco Cappato nel denunciare le numerose irregolarità commesse dal PdL nella fase di raccolta delle firme per le regionali. Ad APRILE abbiamo pianto la scomparsa del nostro amico e compagno Pino Martella, autentica colonna dell'associazione fin dalla sua fondazione.
A MAGGIO abbiamo preso parte all'assemblea regionale dei radicali lombardi e poi ci siamo imbavagliati insieme al comitato Milano Contro l'Omofobia per denunciare le violenze a danno di lesbiche, gay e trans. A GIUGNO abbiamo ricordato Antonio Russo, a dieci anni dal suo omicidio, proiettando il film 'Cecenia', racconto degli ultimi giorni della vita del giornalista. A LUGLIO è cominciata l'avventura referendaria di Milano Sì Muove, che ci ha visti in prima linea nella raccolta di firme per presentare i cinque referendum su ambiente e mobilità sostenibile. AGOSTO è stato il mese dell'iniziativa nazionale del Ferragosto in Carcere, che ci ha visti presenti e partecipi come sempre, ma anche il mese in cui siamo scesi in piazza a sostegno dei democratici russi, nell'ambito di una mobilitazione transnazionale che ha coinvolto sei città europee.
A SETTEMBRE, invece, abbiamo celebrato il 140° anniversario della Breccia di Porta Pia con una manifestazione davanti al monumento dei bersaglieri. Alla fine del mese abbiamo trovato anche il tempo di aprire un nuovo blog e di lanciare il nostro account sul social network Twitter, per affiancare la 'storica' pagina Facebook. A OTTOBRE, oltre ai tavoli di Milano Sì Muove, ci siamo dedicati alla preparazione del IX Congresso di Radicali Italiani, che dal 29 ottobre al 1 novembre ci ha visti in trasferta a Chianciano Terme (SI). A NOVEMBRE, poi, abbiamo festeggiato il superamento delle 15.000 firme necessarie per i referendum di Milano Sì Muove e dopo siamo subito tornati in strada per ricordare Stefano Cucchi a un anno dalla sua scomparsa. Infine a DICEMBRE abbiamo celebrato il nostro III Congresso, per la prima volta in forma telematica. Prima della pausa invernale abbiamo però fatto ancora in tempo a manifestare per la libertà di scelta del malato, nel quarto anniversario della morte di Piergiorgio Welby, e a pubblicare una nuova edizione in formato digitale degli atti del convegno 'Abolire il carcere, un'utopia concreta'.
E poi mille altre iniziative, piccole e grandi, dalle riunioni settimanali alla rassegna stampa in lingua inglese... Insomma, un anno radicale si conclude oggi, ma un altro va a iniziare già domani!
www.radicalisenzafissadimora.org
Laici, Nonviolenti, Antiproibizionisti, Liberali, Federalisti
venerdì 31 dicembre 2010
mercoledì 29 dicembre 2010
Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (23/12 - 29/12)
A cura di Marco del Ciello.
ITALY CALLS ON EU TO WITHDRAW SCHOOLS DIARY THAT LEAVES OUT CHRISTMAS di John Hooper, da The Guardian. Il ministro degli Esteri italiano Frattini ha chiesto alla Commissione europea di ritirare dalla circolazione alcuni diari scolastici che non segnalano il Natale tra le festività religiose, ma la Commissione non sembra propensa ad accogliere la richiesta del governo italiano.
GROWTH IS GOOD da The Economist. Secondo alcuni economisti, una minore crescita della popolazione potrebbe portare ad avere salari più alti e una più robusta domanda interna, ma meno bambini significa anche, in prospettiva, una percentuale di spesa pubblica più elevata per pensioni e assistenza sanitaria.
OBAMA SAYS HIS VIEWS ON SAME-SEX MARRIAGE ARE 'EVOLVING' di Perry Bacon Jr., da The Washington Post. Obama ha sempre sostenuto l'opportunità di dare un riconoscimento legale alle coppie dello stesso sesso, ma negli ultimi tempi si sta scoprendo favorevole ai matrimoni gay.
BIDEN SAYS GAY MARRIAGE 'INEVITABLE', dal San Francisco Chronicle. Il vicepresidente americano Biden prevede che la recente riforma sugli omosessuali nell'esercito, che permetterà presto ai soldati di dichiarare il proprio orientamento sessuale, porterà inevitabilmente nei prossimi anni anche alla legalizzazione dei matrimoni gay.
ALCOHOLISM BOOMS IN 'DRY' PAKISTAN di Declan Walsh, da The Guardian. Il consumo di bevande alcoliche è proibito per legge in Pakistan dal 1977, ma l'alcolismo è un fenomeno in crescita in tutte le classi sociali e si moltiplicano le cliniche per disintossicarsi.
NECESSITY PUSHES PAKISTANI WOMEN INTO JOBS AND PERIL di Adam B. Ellick, da The New York Times. In Pakistan le difficoltà economiche stanno spingendo sempre più donne a uscire di casa per cercare un impiego nel settore dei servizi e il lavoro, pur tra mille difficoltà, si sta però rivelando un fattore di emancipazione economica e sociale.
WE'RE LIKELY TO SEE LEGALIZATION INITIATIVES IN CO, WA AND OR IN 2011 AND 2012 di David Boaz, da Politico. Negli Stati Uniti sempre più persone stano diventando consapevoli del fallimento della 'guerra alla droga', ma la necessità di una legalizzazione del consumo stenta ancora a trovare consensi nella società e tra i politici.
ON MEDICARE AND SOCIAL SECURITY, BE UNFAIR TO THE BOOMERS di Robert J. Samuelson, da Newsweek. L'arrivo dei baby-boomers all'età della pensione rende sempre più urgente una revisione dello stato sociale americano, revisione che non può non penalizzare gli stessi baby boomers, per salvare però il futuro delle nuove generazioni.
PORTUGAL'S DRUG POLICY PAYS OFF; US EYES LESSONS di Barry Hatton e Martha Mendoza, da The Washington Post. In Portogallo la depenalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti si sta rivelando così efficace da suscitare anche l'interesse del governo americano, alle prese con il fallimento della 'guerra alla droga'.
DICK CHENEY'S $250-MILLION 'GET OUT OF JAIL FREE' CARD di John Nichols, da The Nation. La compagnia petrolifera americana Halliburton ha pagato al governo nigeriano 250 milioni di dollari per salvare il suo ex manager ed ex vicepresidente USA Dick Cheney da un'accusa di corruzione, che vede coinvolta anche l'italiana Eni.
MICROFINANCE FACES HURDLES IN EMPOWERING AFGHAN WOMEN di Michelle Nichols, da Reuters. La microfinanza si sta diffondendo con successo anche in Afghanistan, ma si scontra qui con il divieto islamico del prestito a interesse e con una cultura che ancora non riconosce pari diritti alle donne, principali beneficiarie dei prestiti.
www.radicalisenzafissadimora.org
ITALY CALLS ON EU TO WITHDRAW SCHOOLS DIARY THAT LEAVES OUT CHRISTMAS di John Hooper, da The Guardian. Il ministro degli Esteri italiano Frattini ha chiesto alla Commissione europea di ritirare dalla circolazione alcuni diari scolastici che non segnalano il Natale tra le festività religiose, ma la Commissione non sembra propensa ad accogliere la richiesta del governo italiano.
GROWTH IS GOOD da The Economist. Secondo alcuni economisti, una minore crescita della popolazione potrebbe portare ad avere salari più alti e una più robusta domanda interna, ma meno bambini significa anche, in prospettiva, una percentuale di spesa pubblica più elevata per pensioni e assistenza sanitaria.
OBAMA SAYS HIS VIEWS ON SAME-SEX MARRIAGE ARE 'EVOLVING' di Perry Bacon Jr., da The Washington Post. Obama ha sempre sostenuto l'opportunità di dare un riconoscimento legale alle coppie dello stesso sesso, ma negli ultimi tempi si sta scoprendo favorevole ai matrimoni gay.
BIDEN SAYS GAY MARRIAGE 'INEVITABLE', dal San Francisco Chronicle. Il vicepresidente americano Biden prevede che la recente riforma sugli omosessuali nell'esercito, che permetterà presto ai soldati di dichiarare il proprio orientamento sessuale, porterà inevitabilmente nei prossimi anni anche alla legalizzazione dei matrimoni gay.
ALCOHOLISM BOOMS IN 'DRY' PAKISTAN di Declan Walsh, da The Guardian. Il consumo di bevande alcoliche è proibito per legge in Pakistan dal 1977, ma l'alcolismo è un fenomeno in crescita in tutte le classi sociali e si moltiplicano le cliniche per disintossicarsi.
NECESSITY PUSHES PAKISTANI WOMEN INTO JOBS AND PERIL di Adam B. Ellick, da The New York Times. In Pakistan le difficoltà economiche stanno spingendo sempre più donne a uscire di casa per cercare un impiego nel settore dei servizi e il lavoro, pur tra mille difficoltà, si sta però rivelando un fattore di emancipazione economica e sociale.
WE'RE LIKELY TO SEE LEGALIZATION INITIATIVES IN CO, WA AND OR IN 2011 AND 2012 di David Boaz, da Politico. Negli Stati Uniti sempre più persone stano diventando consapevoli del fallimento della 'guerra alla droga', ma la necessità di una legalizzazione del consumo stenta ancora a trovare consensi nella società e tra i politici.
ON MEDICARE AND SOCIAL SECURITY, BE UNFAIR TO THE BOOMERS di Robert J. Samuelson, da Newsweek. L'arrivo dei baby-boomers all'età della pensione rende sempre più urgente una revisione dello stato sociale americano, revisione che non può non penalizzare gli stessi baby boomers, per salvare però il futuro delle nuove generazioni.
PORTUGAL'S DRUG POLICY PAYS OFF; US EYES LESSONS di Barry Hatton e Martha Mendoza, da The Washington Post. In Portogallo la depenalizzazione del consumo di sostanze stupefacenti si sta rivelando così efficace da suscitare anche l'interesse del governo americano, alle prese con il fallimento della 'guerra alla droga'.
DICK CHENEY'S $250-MILLION 'GET OUT OF JAIL FREE' CARD di John Nichols, da The Nation. La compagnia petrolifera americana Halliburton ha pagato al governo nigeriano 250 milioni di dollari per salvare il suo ex manager ed ex vicepresidente USA Dick Cheney da un'accusa di corruzione, che vede coinvolta anche l'italiana Eni.
MICROFINANCE FACES HURDLES IN EMPOWERING AFGHAN WOMEN di Michelle Nichols, da Reuters. La microfinanza si sta diffondendo con successo anche in Afghanistan, ma si scontra qui con il divieto islamico del prestito a interesse e con una cultura che ancora non riconosce pari diritti alle donne, principali beneficiarie dei prestiti.
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martedì 28 dicembre 2010
Riunione settimanale annullata
Stasera la consueta riunione settimanale del martedì non si svolgerà, a causa delle festività laiche e religiose in corso in questi giorni. Gli appuntamenti dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora riprenderanno regolarmente con il mese di gennaio.
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venerdì 24 dicembre 2010
On line gli atti del convegno "Abolire il carcere, un'utopia concreta" (Milano, 4/4/1995)
Nell'aprile del 1995, al termine del suo mandato come consigliere regionale, Giorgio Inzani organizzò a Milano un convegno dal titolo "Abolire il carcere, un'utopia concreta", con la partecipazione di detenuti, professionisti del settore penale e studiosi della materia. Scopo del convegno era, nelle parole dello stesso Inzani, dare una prospettiva veramente giuridica di ripristino dello stato di diritto, che è molto lontano dalla situazione carceraria odierna, ma anche mettere in discussione l'organizzazione culturale e sociale alla base del sistema penale.
Due anni dopo, nel 1997, l'allora Associazione per l'Iniziativa Radicale e Democratica "Enzo Tortora" - Milano, che già aveva contribuito all'organizzazione dell'evento, diede alle stampe gli atti di quel convegno, in una edizione oggi quasi introvabile. A distanza rispettivamente di quindici anni dal convegno e di tredici anni dalla pubblicazione degli atti, l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora ha perciò deciso di digitalizzare questo importante documento per renderlo nuovamente accessibile a chiunque sia interessato ai problemi del carcere e, più in generale, della giustizia penale.
Grazie al lavoro dei militanti Diego Mazzola e Marco del Ciello, il testo integrale è ora disponibile in formato .pdf, e liberamente scaricabile, a questo link:
Abolire il carcere, un'utopia concreta.
www.radicalisenzafissadimora.org
Due anni dopo, nel 1997, l'allora Associazione per l'Iniziativa Radicale e Democratica "Enzo Tortora" - Milano, che già aveva contribuito all'organizzazione dell'evento, diede alle stampe gli atti di quel convegno, in una edizione oggi quasi introvabile. A distanza rispettivamente di quindici anni dal convegno e di tredici anni dalla pubblicazione degli atti, l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora ha perciò deciso di digitalizzare questo importante documento per renderlo nuovamente accessibile a chiunque sia interessato ai problemi del carcere e, più in generale, della giustizia penale.
Grazie al lavoro dei militanti Diego Mazzola e Marco del Ciello, il testo integrale è ora disponibile in formato .pdf, e liberamente scaricabile, a questo link:
Abolire il carcere, un'utopia concreta.
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mercoledì 22 dicembre 2010
Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (17/12 - 22/12)
A cura di Marco del Ciello.
FIERCE FIGHT IN UKRAINE PARLIAMENT INJURES 6 di Maria Danilova, da The Washington Post. Nel parlamento ucraino un violento scontro tra i sostenitori del presidente Yanukovych e quelli della leader dell'opposizione Julija Tymoshenko ha lasciato sul campo sei deputati feriti.
'DON'T ASK, DON'T TELL' REPEAL CELEBRATED IN S. F. di Marisa Lagos, dal San Francisco Chronicle. La comunità LGBT di San Francisco ha salutato con entusiasmo il voto del Senato che ha posto fine al divieto, per i militari, di dichiarare apertamente la propria omosessualità. A giudizio di molti, si tratta infatti di un importante passo avanti sulla via della parità di diritti.
BELARUS POLICE ARREST OPPOSITION LEADERS di Michael Schwirtz, da The New York Times. A pochi giorni dal contestato voto che ha visto la riconferma di Lukashenko oltre 600 oppositori del regime, tra cui sei dei nove candidati alle elezioni presidenziali, sono stati arrestati.
SOMETIMES, AUSTERITY MAKES SENSE da The Economist. L'economista premio Nobel Paul Krugman ha criticato aspramente le scelte fatte dal governo irlandese, prima e durante la crisi, ma non si possono imputare i problemi attuali né all'apertura dei mercati né alle politiche di austerità.
JOHN LENNON, BONO, AND BELAFONTE: LESSONS IN CELEBRITY ACTIVISM di Mark Engler, da Dissent. Spesso le star dello spettacolo e della musica usano la loro fama per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su temi sociali e cause umanitarie, ma non esiste un modello unico di "attivismo delle celebrità".
BERLUSCONI THE GENTLEMAN? di Cameron Abadi, da Foreign Policy. Alcuni dei documenti resi pubblici da Wikileaks rivelano un volto inedito di Silvio Berlusconi: il premier italiano è capace di grandi gentilezze nei confronti dei suoi avversari, o almeno di quelli che non considera come rivali pericolosi.
DOES ISRAEL HAVE A PEACE PARTNER AFTER ALL? di Avi Issacharoff, da Haaretz. La visita ufficiale del gruppo pacifista noto come Iniziativa di Ginevra a Ramallah dimostra che nella leadership palestinese c'è ancora un interesse, almeno a parole, per il processo di pace.
OBAMA HAS STRONG FIRST-HALF FINISH di Paul West, Christi Parsons e Lisa Mascaro, dal Los Angeles Times. Obama è riuscito a completare la prima metà del suo mandato con due importanti successi in materia di tasse e di diritti civili, ma i prossimi due anni potrebbero non essere altrettanto ricchi di soddisfazioni per il presidente democratico.
WHO SHOULD DEFUSE THE KOREAN BOMB? di Doug Bandow, da Cato at Liberty. I venti di guerra che arrivano della penisola coreana dovrebbero indurre il governo americano a rivedere le sue alleanze militari, per tenere conto dei cambiamenti seguiti alla fine della guerra fredda.
THE POLITICAL POWER OF SOCIAL MEDIA di Clay Shirky, da Foreign Affairs. I nuovi media sono stati decisivi per far cadere alcuni governi, ma il loro vero potenziale risiede nella capacità di rafforzare la società civile, un processo che richiede però anni e non settimane.
BELARUS PROTESTS: MORE THAN 600 CHARGED AND OPPOSITION LEADERS IN JAIL di Tom Parfitt, da The Guardian. In Bielorussia più di 600 persone sono state incriminate dopo le manifestazioni di domenica contro la rielezione di Lukashenko, avvenuta con un voto giudicato irregolare anche dalla missione OSCE. Tra di loro cinque candidati presidenziali e uno dei leader del Belarus Free Theatre.
www.radicalisenzafissadimora.org
FIERCE FIGHT IN UKRAINE PARLIAMENT INJURES 6 di Maria Danilova, da The Washington Post. Nel parlamento ucraino un violento scontro tra i sostenitori del presidente Yanukovych e quelli della leader dell'opposizione Julija Tymoshenko ha lasciato sul campo sei deputati feriti.
'DON'T ASK, DON'T TELL' REPEAL CELEBRATED IN S. F. di Marisa Lagos, dal San Francisco Chronicle. La comunità LGBT di San Francisco ha salutato con entusiasmo il voto del Senato che ha posto fine al divieto, per i militari, di dichiarare apertamente la propria omosessualità. A giudizio di molti, si tratta infatti di un importante passo avanti sulla via della parità di diritti.
BELARUS POLICE ARREST OPPOSITION LEADERS di Michael Schwirtz, da The New York Times. A pochi giorni dal contestato voto che ha visto la riconferma di Lukashenko oltre 600 oppositori del regime, tra cui sei dei nove candidati alle elezioni presidenziali, sono stati arrestati.
SOMETIMES, AUSTERITY MAKES SENSE da The Economist. L'economista premio Nobel Paul Krugman ha criticato aspramente le scelte fatte dal governo irlandese, prima e durante la crisi, ma non si possono imputare i problemi attuali né all'apertura dei mercati né alle politiche di austerità.
JOHN LENNON, BONO, AND BELAFONTE: LESSONS IN CELEBRITY ACTIVISM di Mark Engler, da Dissent. Spesso le star dello spettacolo e della musica usano la loro fama per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su temi sociali e cause umanitarie, ma non esiste un modello unico di "attivismo delle celebrità".
BERLUSCONI THE GENTLEMAN? di Cameron Abadi, da Foreign Policy. Alcuni dei documenti resi pubblici da Wikileaks rivelano un volto inedito di Silvio Berlusconi: il premier italiano è capace di grandi gentilezze nei confronti dei suoi avversari, o almeno di quelli che non considera come rivali pericolosi.
DOES ISRAEL HAVE A PEACE PARTNER AFTER ALL? di Avi Issacharoff, da Haaretz. La visita ufficiale del gruppo pacifista noto come Iniziativa di Ginevra a Ramallah dimostra che nella leadership palestinese c'è ancora un interesse, almeno a parole, per il processo di pace.
OBAMA HAS STRONG FIRST-HALF FINISH di Paul West, Christi Parsons e Lisa Mascaro, dal Los Angeles Times. Obama è riuscito a completare la prima metà del suo mandato con due importanti successi in materia di tasse e di diritti civili, ma i prossimi due anni potrebbero non essere altrettanto ricchi di soddisfazioni per il presidente democratico.
WHO SHOULD DEFUSE THE KOREAN BOMB? di Doug Bandow, da Cato at Liberty. I venti di guerra che arrivano della penisola coreana dovrebbero indurre il governo americano a rivedere le sue alleanze militari, per tenere conto dei cambiamenti seguiti alla fine della guerra fredda.
THE POLITICAL POWER OF SOCIAL MEDIA di Clay Shirky, da Foreign Affairs. I nuovi media sono stati decisivi per far cadere alcuni governi, ma il loro vero potenziale risiede nella capacità di rafforzare la società civile, un processo che richiede però anni e non settimane.
BELARUS PROTESTS: MORE THAN 600 CHARGED AND OPPOSITION LEADERS IN JAIL di Tom Parfitt, da The Guardian. In Bielorussia più di 600 persone sono state incriminate dopo le manifestazioni di domenica contro la rielezione di Lukashenko, avvenuta con un voto giudicato irregolare anche dalla missione OSCE. Tra di loro cinque candidati presidenziali e uno dei leader del Belarus Free Theatre.
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martedì 21 dicembre 2010
Riunione settimanale
Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Sarà anche l'occasione per salutarci prima della pausa invernale, scambiarci gli auguri di buone feste e mangiare una fetta di panettone tutti insieme. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.
www.radicalisenzafissadimora.org
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lunedì 20 dicembre 2010
Comunicato stampa: I radicali in piazza per la libertà di scelta ricordano il "martire civile" Piero Welby e chiedono un incontro al cardinale Tettamanzi
I RADICALI IN PIAZZA PER LA LIBERTA’ DI SCELTA RICORDANO IL “MARTIRE CIVILE” PIERO WELBY E CHIEDONO UN INCONTRO AL CARDINALE TETTAMANZI
Nel quarto anniversario della morte di Piero Welby un gruppo di radicali ha manifestato per la libertà di scelta (in fila indiana, con i cartelli, rispettando i semafori) da Piazza Fontana a Piazza San Babila.
Dopo la manifestazione, che ricordava la lotta di Piero Welby: “Martire civile che, dopo 88 giorni di battaglia nonviolenta, ha conquistato il diritto civile ad una morte naturale, sottraendosi così allo strapotere dello Stato e della tecnica sulla sua esistenza” i radicali hanno scritto una lettera, consegnata oggi alla portineria dell’Arcivescovado di Piazza Fontana, al Cardinale Dionigi Tettamanzi.
Dopo aver ricordato di non voler imporre a nessuno: “scelte che possono scaturire soltanto dalla coscienza del singolo individuo” Marco Di Salvo ed Emiliano Silvestri (segretario e tesoriere dell’Associazione Radicali Senza Fissa Dimora) hanno affermato: “Cerchiamo di migliorare il mondo e combattere l’ingiustizia. Non vogliamo realizzare nessun paradiso in terra attraverso la politica”.
La lettera si conclude con la richiesta di incontro con l’Arcivescovo di Milano:
“Crediamo possibili sintonie su carceri e immigrazione”, continuano i radicali: "auspichiamo un 2011 migliore grazie all’opera comune di quanti credono in altro che il potere”.
http://www.radicalisenzafissadimora.org/
domenica 19 dicembre 2010
Se un medico vi dicesse... Corteo a Milano in ricordo di Piergiorgio Welby
Oggi pomeriggio corteo a Milano: piazza Fontana, corso Europa, piazza San Babila.
Se un medico vi dicesse: “Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però: noi potremmo farle un buco in pancia (gastrostomia) per poterla alimentare, poi le praticheremo un foro nel collo (tracheotomia) per permetterle di respirare, le introdurremmo un tubicino nell’uretra (catetere vescicolare) per consentirle di urinare, un’infermiera le scuoterà giornalmente l’intestino… Naturalmente dovremo sottoporla a forti terapie antibiotiche per contenere le infezioni causate dai tubi… Inevitabilmente dovrà sopportare i decubiti, piaghe dolorose che corrodono la carne fino all’osso… Però, lei potrà vivere anche un anno o più!”.
Se un medico vi dicesse: “Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però: noi potremmo ridurre le sue sofferenze al minimo e, su sua richiesta, procurarle una morte indolore, purtroppo la scienza ha i suoi limiti”.
Da quale medico vorreste essere curati?
(Piero Welby)
Oggi in Italia in tanti (forse troppi...) tra parlamentari e governanti pensano che i cittadini non meritino di avere il diritto di scegliere tra questi due medici, che sia lo Stato a dover scegliere per conto loro. E che lo Stato debba scegliere per noi il primo medico, obbligando anche chi non vuole, a subire quella che considera una tortura. Noi pensiamo che le scelte intime, ultime, siano nostre e non dello Stato. Pensiamo che una democrazia liberale debba ampliare le possibilità di scelta dei cittadini. Che il Governo debba risolvere i problemi del vivere associato e non comandare sulle nostre vite.
Appuntamento domenica 19 dicembre alle ore 17:00, in piazza Fontana (MM1/3 Duomo).
www.radicalisenzafissadimora.org
Se un medico vi dicesse: “Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però: noi potremmo farle un buco in pancia (gastrostomia) per poterla alimentare, poi le praticheremo un foro nel collo (tracheotomia) per permetterle di respirare, le introdurremmo un tubicino nell’uretra (catetere vescicolare) per consentirle di urinare, un’infermiera le scuoterà giornalmente l’intestino… Naturalmente dovremo sottoporla a forti terapie antibiotiche per contenere le infezioni causate dai tubi… Inevitabilmente dovrà sopportare i decubiti, piaghe dolorose che corrodono la carne fino all’osso… Però, lei potrà vivere anche un anno o più!”.
Se un medico vi dicesse: “Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però: noi potremmo ridurre le sue sofferenze al minimo e, su sua richiesta, procurarle una morte indolore, purtroppo la scienza ha i suoi limiti”.
Da quale medico vorreste essere curati?
(Piero Welby)
Oggi in Italia in tanti (forse troppi...) tra parlamentari e governanti pensano che i cittadini non meritino di avere il diritto di scegliere tra questi due medici, che sia lo Stato a dover scegliere per conto loro. E che lo Stato debba scegliere per noi il primo medico, obbligando anche chi non vuole, a subire quella che considera una tortura. Noi pensiamo che le scelte intime, ultime, siano nostre e non dello Stato. Pensiamo che una democrazia liberale debba ampliare le possibilità di scelta dei cittadini. Che il Governo debba risolvere i problemi del vivere associato e non comandare sulle nostre vite.
Appuntamento domenica 19 dicembre alle ore 17:00, in piazza Fontana (MM1/3 Duomo).
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sabato 18 dicembre 2010
Radicali Senza Fissa Dimora... in Piemonte!
Oggi ci spostiamo temporaneamente in Piemonte per prendere parte a due appuntamenti organizzati dall'Associazione Radicale Adelaide Aglietta, rispettivamente a Torino e a Tortona (AL):
Sabato 18 dicembre, ore 14:00: Marco del Ciello partecipa al XIV Congresso ordinario dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta. A Torino, presso la Sala dell'Antico Macello di Po in via Matteo Pescatore 7.
Sabato 18 dicembre, ore 21:00: Emiliano Silvestri, tesoriere della nostra associazione, modera il dibattito "Per la libertà di informazione in Cecenia", con Antonio Stango, Bruno Mellano, Cesare Del Frate. Al dibattito seguirà la proiezione del film "Cecenia", racconto degli ultimi giorni di vita del giornalista di Radio Radicale Antonio Russo. A Tortona (AL), presso la Sala Romita del Comune in corso Alessandria 62.
Domani saremo invece di nuovo a Milano per Ricordare Piergiorgio Welby a quattro anni dalla sua scomparsa, con un corteo nel centro della città. Appuntamento in piazza Fontana (MM1/3 Duomo) alle 17:00 per la partenza.
www.radicalisenzafissadimora.org
Sabato 18 dicembre, ore 14:00: Marco del Ciello partecipa al XIV Congresso ordinario dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta. A Torino, presso la Sala dell'Antico Macello di Po in via Matteo Pescatore 7.
Sabato 18 dicembre, ore 21:00: Emiliano Silvestri, tesoriere della nostra associazione, modera il dibattito "Per la libertà di informazione in Cecenia", con Antonio Stango, Bruno Mellano, Cesare Del Frate. Al dibattito seguirà la proiezione del film "Cecenia", racconto degli ultimi giorni di vita del giornalista di Radio Radicale Antonio Russo. A Tortona (AL), presso la Sala Romita del Comune in corso Alessandria 62.
Domani saremo invece di nuovo a Milano per Ricordare Piergiorgio Welby a quattro anni dalla sua scomparsa, con un corteo nel centro della città. Appuntamento in piazza Fontana (MM1/3 Duomo) alle 17:00 per la partenza.
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venerdì 17 dicembre 2010
Ucraina, è scandalo: Julija Tymoshenko confinata in patria
Di Matteo Cazzulani.
Da La Voce Arancione. Il blog di Matteo Cazzulani.
La Leader dell’Opposizione Democratica costretta all’obbligo di firma. Arrestato anche l’ex Ministro dell’Ambiente. A rischio la democrazia del Paese
Un colpo al cuore dell’Opposizione Democratica. Tanto duro, quanto meschino. Nella giornata di mercoledì, 15 dicembre, la Procura Generale ha posto in libertà vigilata la Leader di Bat’kivshchyna, Julija Tymoshenko. Una picconata per le forze patriottiche e democratiche del Paese, la cui guida, da oggi, è costretta all’obbligo di firma giornaliero, impossibilitata persino a recarsi all’estero. Una pugnalata per l’anima della Rivoluzione Arancione, nel giorno in cui suo marito, Oleksandr Tymoshenko, è stato ricoverato in ospedale, in rianimazione. Nonostante le gravi condizioni del coniuge, la Lady di Ferro ucraina si è presentata dinnanzi ai giudici. Qualche ora è durato l’interrogatorio, in cui è stata aperta una procedura, che potrebbe costare a Julija Tymoshenko fino a 9 anni di galera. Ed altrettanti di interdizione dalle cariche pubbliche. Oggetto dell’accusa, il presunto utilizzo del prestito internazionale, erogato per limitare le emissioni di CO2, a copertura delle uscite destinate alle paghe sociali. Una colpa grave. Che, se confermata, potrebbe spedire al fresco l’ex Premier. Colpevole solo di aver pagato le pensioni ai suoi cittadini, in un periodo di profonda crisi economica. “Il terrore contro l’Opposizione Democratica – ha dichiarato Julija Tymoshenko, visibilmente sconvolta – continua. Duro, sistematico. In contrasto con ogni legge. Il Presidente Janukovych ha superato il limite. Dovrà rispondere della sua condotta repressiva”. Il provvedimento contro la carismatica Leader – unica, coerente, nel difendere gli ideali arancioni di un’Ucraina democratica, Indipendente, giusta ed europea – è un significativo arretramento della democrazia ucraina. Faticosamente maturata, dal 2005, con i governi della stessa Tymoshenko, e l’amministrazione dell’ex Capo di Stato, Viktor Jushchenko. Con l’elezione a Presidente di Viktor Janukovych, sono riprese pressioni su opposizioni e giornalisti. E l’Ucraina è tornata a conoscere anche quelle elezioni falsate, non in linea con gli standard democratici, che la Rivoluzione Arancione è riuscita a cancellare. Solo temporaneamente.
Altri esponenti dell’Opposizione Democratica colpiti
Ma non è tutto. Sempre mercoledì, 15 dicembre, è stato arrestato l’ex ministro dell’ambiente, Heorhij Filipchuk. Motivo del provvedimento, il medesimo, non accertato, utilizzo illecito dei fondi internazionali per il rispetto dei parametri del Protocollo di Kyoto. Filipchuk è il quarto membro dell’entourage di Julija Tymoshenko ad essere stato arrestato negli ultimi mesi. Prima di lui, l’ex Ministro dell’Economia, Bohdan Danylyshyn, l’ex capo del Controllo Statale di frontiera, Anatolij Makarenko, e l’ex Vice Capo del colosso statale del gas Naftohaz, Ihor Didenko. Inoltre, la Procuratura ha riaperto anche il processo a carico del Deputato Nazionale del Blocco Tymoshenko-Bat’kivshchyna, Andrij Shkil’. Ad essere contestata, ad uno dei più importanti parlamentari del maggiore partito dell’Opposizione Democratica, l’attività di coordinamento dell’azione Ucraina Senza Kuchma. Ironia della sorte, la protesta non violenta contro l’amministrazione dell’ex Presidente, Leonid Kuchma, oggi è giunta al suo decimo anniversario. Iniziata il 15 dicembre 2001, è stata repressa dalle forze dell’ordine. E, – ulteriore, terribile, coincidenza – ha portato allora all’arresto degli stessi Julija Tymoshenko ed Andrij Shkil’. Lecito ricordare che ospiti fissi della Procura, per continui interrogatori, sono il Vice Leader di Bat’kivshchyna, Oleksandr Turchynov, e l’ex Ministro degli Interni, Jurij Lucenko. Proprio quest ultimo, martedì 14 dicembre, ha incolpato le autorità di uso politico della magistratura, atto ad impedire all’Opposizione Democratica di operare in un clima di democrazia e libertà. Una Voce Arancione, come quella della Lady di Ferro ucraina, che un’Europa assetata di gas, ed un’America, in preda al volemose bene obamiano, difficilmente riusciranno a cogliere.
AGGIORNAMENTO: UCRAINA, NOTTE DI SANGUE ALLA RADA. I parlamentari del Partija Rehioniv interrompono con la forza la protesta pacifica dell’Opposizione Demoratica. Quattro feriti, tutti di Bat’kivshchyna. Condanna da PPE ed UE.
Dopo gli attacchi giudiziari, la violenza fisica. Nella serata di giovedì, 16 dicembre, i parlamentari della maggioranza hanno fatto irruzione nella Rada, e, con la forza, hanno posto fine alla pacifica occupazione dei colleghi dell’Opposizione Democratica.
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Da La Voce Arancione. Il blog di Matteo Cazzulani.
La Leader dell’Opposizione Democratica costretta all’obbligo di firma. Arrestato anche l’ex Ministro dell’Ambiente. A rischio la democrazia del Paese
Un colpo al cuore dell’Opposizione Democratica. Tanto duro, quanto meschino. Nella giornata di mercoledì, 15 dicembre, la Procura Generale ha posto in libertà vigilata la Leader di Bat’kivshchyna, Julija Tymoshenko. Una picconata per le forze patriottiche e democratiche del Paese, la cui guida, da oggi, è costretta all’obbligo di firma giornaliero, impossibilitata persino a recarsi all’estero. Una pugnalata per l’anima della Rivoluzione Arancione, nel giorno in cui suo marito, Oleksandr Tymoshenko, è stato ricoverato in ospedale, in rianimazione. Nonostante le gravi condizioni del coniuge, la Lady di Ferro ucraina si è presentata dinnanzi ai giudici. Qualche ora è durato l’interrogatorio, in cui è stata aperta una procedura, che potrebbe costare a Julija Tymoshenko fino a 9 anni di galera. Ed altrettanti di interdizione dalle cariche pubbliche. Oggetto dell’accusa, il presunto utilizzo del prestito internazionale, erogato per limitare le emissioni di CO2, a copertura delle uscite destinate alle paghe sociali. Una colpa grave. Che, se confermata, potrebbe spedire al fresco l’ex Premier. Colpevole solo di aver pagato le pensioni ai suoi cittadini, in un periodo di profonda crisi economica. “Il terrore contro l’Opposizione Democratica – ha dichiarato Julija Tymoshenko, visibilmente sconvolta – continua. Duro, sistematico. In contrasto con ogni legge. Il Presidente Janukovych ha superato il limite. Dovrà rispondere della sua condotta repressiva”. Il provvedimento contro la carismatica Leader – unica, coerente, nel difendere gli ideali arancioni di un’Ucraina democratica, Indipendente, giusta ed europea – è un significativo arretramento della democrazia ucraina. Faticosamente maturata, dal 2005, con i governi della stessa Tymoshenko, e l’amministrazione dell’ex Capo di Stato, Viktor Jushchenko. Con l’elezione a Presidente di Viktor Janukovych, sono riprese pressioni su opposizioni e giornalisti. E l’Ucraina è tornata a conoscere anche quelle elezioni falsate, non in linea con gli standard democratici, che la Rivoluzione Arancione è riuscita a cancellare. Solo temporaneamente.
Altri esponenti dell’Opposizione Democratica colpiti
Ma non è tutto. Sempre mercoledì, 15 dicembre, è stato arrestato l’ex ministro dell’ambiente, Heorhij Filipchuk. Motivo del provvedimento, il medesimo, non accertato, utilizzo illecito dei fondi internazionali per il rispetto dei parametri del Protocollo di Kyoto. Filipchuk è il quarto membro dell’entourage di Julija Tymoshenko ad essere stato arrestato negli ultimi mesi. Prima di lui, l’ex Ministro dell’Economia, Bohdan Danylyshyn, l’ex capo del Controllo Statale di frontiera, Anatolij Makarenko, e l’ex Vice Capo del colosso statale del gas Naftohaz, Ihor Didenko. Inoltre, la Procuratura ha riaperto anche il processo a carico del Deputato Nazionale del Blocco Tymoshenko-Bat’kivshchyna, Andrij Shkil’. Ad essere contestata, ad uno dei più importanti parlamentari del maggiore partito dell’Opposizione Democratica, l’attività di coordinamento dell’azione Ucraina Senza Kuchma. Ironia della sorte, la protesta non violenta contro l’amministrazione dell’ex Presidente, Leonid Kuchma, oggi è giunta al suo decimo anniversario. Iniziata il 15 dicembre 2001, è stata repressa dalle forze dell’ordine. E, – ulteriore, terribile, coincidenza – ha portato allora all’arresto degli stessi Julija Tymoshenko ed Andrij Shkil’. Lecito ricordare che ospiti fissi della Procura, per continui interrogatori, sono il Vice Leader di Bat’kivshchyna, Oleksandr Turchynov, e l’ex Ministro degli Interni, Jurij Lucenko. Proprio quest ultimo, martedì 14 dicembre, ha incolpato le autorità di uso politico della magistratura, atto ad impedire all’Opposizione Democratica di operare in un clima di democrazia e libertà. Una Voce Arancione, come quella della Lady di Ferro ucraina, che un’Europa assetata di gas, ed un’America, in preda al volemose bene obamiano, difficilmente riusciranno a cogliere.
AGGIORNAMENTO: UCRAINA, NOTTE DI SANGUE ALLA RADA. I parlamentari del Partija Rehioniv interrompono con la forza la protesta pacifica dell’Opposizione Demoratica. Quattro feriti, tutti di Bat’kivshchyna. Condanna da PPE ed UE.
Dopo gli attacchi giudiziari, la violenza fisica. Nella serata di giovedì, 16 dicembre, i parlamentari della maggioranza hanno fatto irruzione nella Rada, e, con la forza, hanno posto fine alla pacifica occupazione dei colleghi dell’Opposizione Democratica.
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giovedì 16 dicembre 2010
Piero Welby: la morte dimenticata di un martire della libertà. Corteo a Milano
Corteo a Milano: piazza Fontana, corso Europa, piazza San Babila.
Il 20 dicembre 2006 Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare e tenuto in vita da un respiratore automatico, conquistava il diritto civile, politico e personale a una morte naturale. Il dottor Mario Riccio, dopo l'anestesia, staccava il respiratore; pochi minuti con la moglie Mina e poi, senza alcuna sofferenza, dopo 88 giorni di lotta per ottenere sedazione e sospensione delle terapie, tutto finì. Il Dottor Riccio fu indagato per: “omicidio del consenziente” ma, per fortuna, un giudice stabilì successivamente che quel coraggioso medico aveva soltanto reso concreto un diritto solennemente proclamato dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Anche grazie alla lotta di Piero, oggi si può ancora discutere di scelte di fine vita e non si ha più paura di pronunciare la parola eutanasia. Persino alla RAI. Ma a chi sta al Governo la cosa non piace e, per questo, è stata annunciata l'istituzione per il 9 febbraio (anniversario della morte di Eluana Englaro) della giornata degli stati vegetativi. Né più né meno che uno sfregio per chi, come Mina Welby, come papà Beppino Englaro, come noi, come la maggioranza degli italiani, non vuole altro che la libertà di decidere consapevolmente delle cure a cui essere sottoposti.
Appuntamento domenica 19 dicembre alle ore 17:00, in piazza Fontana (MM1/3 Duomo).
www.radicalisenzafissadimora.org
Il 20 dicembre 2006 Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare e tenuto in vita da un respiratore automatico, conquistava il diritto civile, politico e personale a una morte naturale. Il dottor Mario Riccio, dopo l'anestesia, staccava il respiratore; pochi minuti con la moglie Mina e poi, senza alcuna sofferenza, dopo 88 giorni di lotta per ottenere sedazione e sospensione delle terapie, tutto finì. Il Dottor Riccio fu indagato per: “omicidio del consenziente” ma, per fortuna, un giudice stabilì successivamente che quel coraggioso medico aveva soltanto reso concreto un diritto solennemente proclamato dalla Costituzione della Repubblica Italiana.
Anche grazie alla lotta di Piero, oggi si può ancora discutere di scelte di fine vita e non si ha più paura di pronunciare la parola eutanasia. Persino alla RAI. Ma a chi sta al Governo la cosa non piace e, per questo, è stata annunciata l'istituzione per il 9 febbraio (anniversario della morte di Eluana Englaro) della giornata degli stati vegetativi. Né più né meno che uno sfregio per chi, come Mina Welby, come papà Beppino Englaro, come noi, come la maggioranza degli italiani, non vuole altro che la libertà di decidere consapevolmente delle cure a cui essere sottoposti.
Appuntamento domenica 19 dicembre alle ore 17:00, in piazza Fontana (MM1/3 Duomo).
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Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (8/12 - 16/12)
A cura di Marco del Ciello.
SHOULD BIRTH CONTROL ON CAMPUS BE FREE? di Carolyn Sayre, da Newsweek. Negli Stati Uniti si è aperto un dibattito sulla pillola anticoncezionale: la riforma sanitaria voluta da Obama dovrebbe coprirne il costo per gli studenti universitari?
HATBORO MAYOR VETOES ANT-GAY-BIAS MEASURE di Jeremy Roebuck, da The Philadelphia Inquirer. Alcuni comuni dei sobborghi di Philadelphia stanno approvando provvedimenti contro le discriminazioni nei confronti dei gay, ma c'è chi pensa che la questione andrebbe affrontata a livello statale.
SOCIAL INSURANCE HISTORY di Paul Krugman, da The New York Times. Obama riscrive la storia del New Deal di Roosevelt per giustificare la sua strategia di riforme graduali contro chi vorrebbe interventi più audaci.
BEIJING AND THE NOBEL CEREMONY di Evan Osnos, da The New Yorker. Il governo cinese ha bloccato l'accesso al sito del Nobel e oscurato la televisione di Stato, per impedire ai suoi cittadini di assistere alla consegna del premio Nobel per la Pace al dissidente Liu Xiaobo.
AS U. S. ASSESS AFGHAN WAR, KARZAI A QUESTION MARK di Rajiv Chandrasekaran, da The Washington Post. Una nuova regolamentazione sulle attività delle agenzie di sicurezza private ha portato alla luce i problemi che rendono sempre più difficile il rapporto tra il presidente afghano Karzai e il governo americano.
THE DECLINING DEMAND FOR MEN di Nancy Folbre, da The New York Times. Come durante la Grande Depressione degli anni Trenta, anche oggi il calo dell'occupazione colpisce in misura maggiore gli uomini rispetto alle donne, a causa del declino del settore manifatturiero.
IRAN FIRES FOREIGN MINISTER MANOUCHEHR MOTTAKI di Ramin Mostaghim e Borzou Daragahi, dal Los Angeles Times. Il presidente iraniano Ahmadinejad ha licenziato il ministro degli Esteri e diplomatico di lungo corso Manouchehr Mottaki, con una mossa che ha colto di sorpresa anche gli analisti più attenti.
REPORT: FEDERAL GRAND JURY CONSIDERING CHARGES AGAINST WIKILEAKS' ASSANGE di Kim Zetter, da Wired. Il procuratore federale Eric Holder sta valutando la possibilità di incriminare Julian Assange per l'attività del sito Wikileaks, ma non è facile individuare un capo d'accusa appropriato al caso.
STOCKHOLM BOMBER: FAMILY BLAME BRITAIN FOR RADICALISATION di Martin Evans, Gordon Rayner e Andy Bloxham, da The Daily Telegraph. I famigliari dell'attentatore suicida svedese accusano la Gran Bretagna per la conversione del figlio al radicalismo islamico, conversione avvenuta durante gli studi universitari a Luton.
HUGO CHÁVEZ ASKS VENEZUELA CONGRESS FOR SPECIAL POWERS da The Guardian. Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha chiesto nuovamente poteri speciali al parlamento, questa volta ponendo a pretesto l'emergenza legata alle alluvioni che hanno recentemente colpito il suo paese.
BERLUSCONI SCRAPES THROUGH, da The Economist. Mentre a Roma scoppiava una rivolta, Silvio Berlusconi è riuscito a sopravvivere per pochi voti alla mozione di sfiducia promossa dal suo alleato e presidente della Camera Gianfranco Fini.
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SHOULD BIRTH CONTROL ON CAMPUS BE FREE? di Carolyn Sayre, da Newsweek. Negli Stati Uniti si è aperto un dibattito sulla pillola anticoncezionale: la riforma sanitaria voluta da Obama dovrebbe coprirne il costo per gli studenti universitari?
HATBORO MAYOR VETOES ANT-GAY-BIAS MEASURE di Jeremy Roebuck, da The Philadelphia Inquirer. Alcuni comuni dei sobborghi di Philadelphia stanno approvando provvedimenti contro le discriminazioni nei confronti dei gay, ma c'è chi pensa che la questione andrebbe affrontata a livello statale.
SOCIAL INSURANCE HISTORY di Paul Krugman, da The New York Times. Obama riscrive la storia del New Deal di Roosevelt per giustificare la sua strategia di riforme graduali contro chi vorrebbe interventi più audaci.
BEIJING AND THE NOBEL CEREMONY di Evan Osnos, da The New Yorker. Il governo cinese ha bloccato l'accesso al sito del Nobel e oscurato la televisione di Stato, per impedire ai suoi cittadini di assistere alla consegna del premio Nobel per la Pace al dissidente Liu Xiaobo.
AS U. S. ASSESS AFGHAN WAR, KARZAI A QUESTION MARK di Rajiv Chandrasekaran, da The Washington Post. Una nuova regolamentazione sulle attività delle agenzie di sicurezza private ha portato alla luce i problemi che rendono sempre più difficile il rapporto tra il presidente afghano Karzai e il governo americano.
THE DECLINING DEMAND FOR MEN di Nancy Folbre, da The New York Times. Come durante la Grande Depressione degli anni Trenta, anche oggi il calo dell'occupazione colpisce in misura maggiore gli uomini rispetto alle donne, a causa del declino del settore manifatturiero.
IRAN FIRES FOREIGN MINISTER MANOUCHEHR MOTTAKI di Ramin Mostaghim e Borzou Daragahi, dal Los Angeles Times. Il presidente iraniano Ahmadinejad ha licenziato il ministro degli Esteri e diplomatico di lungo corso Manouchehr Mottaki, con una mossa che ha colto di sorpresa anche gli analisti più attenti.
REPORT: FEDERAL GRAND JURY CONSIDERING CHARGES AGAINST WIKILEAKS' ASSANGE di Kim Zetter, da Wired. Il procuratore federale Eric Holder sta valutando la possibilità di incriminare Julian Assange per l'attività del sito Wikileaks, ma non è facile individuare un capo d'accusa appropriato al caso.
STOCKHOLM BOMBER: FAMILY BLAME BRITAIN FOR RADICALISATION di Martin Evans, Gordon Rayner e Andy Bloxham, da The Daily Telegraph. I famigliari dell'attentatore suicida svedese accusano la Gran Bretagna per la conversione del figlio al radicalismo islamico, conversione avvenuta durante gli studi universitari a Luton.
HUGO CHÁVEZ ASKS VENEZUELA CONGRESS FOR SPECIAL POWERS da The Guardian. Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha chiesto nuovamente poteri speciali al parlamento, questa volta ponendo a pretesto l'emergenza legata alle alluvioni che hanno recentemente colpito il suo paese.
BERLUSCONI SCRAPES THROUGH, da The Economist. Mentre a Roma scoppiava una rivolta, Silvio Berlusconi è riuscito a sopravvivere per pochi voti alla mozione di sfiducia promossa dal suo alleato e presidente della Camera Gianfranco Fini.
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mercoledì 15 dicembre 2010
16/12: Il potere di Comunione e Liberazione mira all'Italia. Con Maurizio Turco
L'associazione studentesca La Terna Sinistrorsa organizza un diabattito dal titolo Il potere di CL mira all'Italia. Dopo aver occupato tutti i centri di potere della Regione Lombardia, Comunione e Liberazione e la Compagnia delle Opere si stanno espandendo con forza anche in altre regioni italiane, con un preciso obiettivo: occupare tutto per poter dominare su tutti.
Partecipano: Enrico De Alessandri, autore del libro "Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia", ed. Bepress; Ferruccio Pinotti, autore del libro "La lobby di Dio: fede, affari e politica. La prima inchiesta su Comunione e Liberazione e la Compagnia delle Opere", ed. Chiarelettere; Giuseppe Civati, consigliere regionale PD; Carlo Monguzzi, ex consigliere regionale dei Verdi e del PD; Maurizio Turco, deputato radicali/PD. Coordina Gianni Barbacetto, giornalista de "Il Fatto Quotidiano". Conclude Vittorio Angiolini, ordinario di Diritto Costituzionale, Università Statale di Milano.
Appuntamento giovedì 16 dicembre alle ore 16:30, presso l'aula N01 del Politecnico di Milano, piazza Leonardo 32 (MM2 Piola).
www.radicalisenzafissadimora.org
Partecipano: Enrico De Alessandri, autore del libro "Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia", ed. Bepress; Ferruccio Pinotti, autore del libro "La lobby di Dio: fede, affari e politica. La prima inchiesta su Comunione e Liberazione e la Compagnia delle Opere", ed. Chiarelettere; Giuseppe Civati, consigliere regionale PD; Carlo Monguzzi, ex consigliere regionale dei Verdi e del PD; Maurizio Turco, deputato radicali/PD. Coordina Gianni Barbacetto, giornalista de "Il Fatto Quotidiano". Conclude Vittorio Angiolini, ordinario di Diritto Costituzionale, Università Statale di Milano.
Appuntamento giovedì 16 dicembre alle ore 16:30, presso l'aula N01 del Politecnico di Milano, piazza Leonardo 32 (MM2 Piola).
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16/12: Incontro pubblico del comitato referendario Milano Sì Muove
Il comitato Milano Sì Muove, promotore a Milano di cinque referendum comunali su ambiente e mobilità sostenibile, organizza un incontro pubblico dal titolo: "Referendum e oltre: la Milano che vogliamo".
Programma:
Apertura dei lavori
Edoardo Croci, presidente Milano Sì Muove
Introduzione
Marco Cappato, segretario Milano Sì Muove
L’impegno dei cittadini e delle associazioni per la qualità dell’ambiente in città
introduce Enrico Fedrighini, portavoce Milano Sì Muove
Paola Brambilla, presidente Wwf Lombardia
Valeria Corbella, presidente Genitori antismog
Marco Parini, presidente Italia Nostra Milano
Andrea Poggio, presidente fondazione Legambiente
Costanza Pratesi, responsabile ufficio studi e territorio Fai
Marco Roveda, presidente LifeGate Planet
Testimonianze: L’ambiente al centro di un progetto per trasformare Milano
introduce Carlo Montalbetti, Comitato di indirizzo Milano Sì Muove
Marco Garzonio, presidente fondazione Ambrosianeum
Franco Morganti, advisory partner di Network Economy
Giancarlo Morandi, presidente Cobat
Elio De Capitani, direttore artistico Teatro Elfo Puccini
modera Lorenza Gallotti, direttore E-gazette
Conclusioni
Edoardo Croci, presidente Milano Sì Muove
Appuntamento giovedì 16 dicembre alle ore 17:00, presso la Villa Reale di via Palestro 16 (MM1 Palestro) a Milano.
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Programma:
Apertura dei lavori
Edoardo Croci, presidente Milano Sì Muove
Introduzione
Marco Cappato, segretario Milano Sì Muove
L’impegno dei cittadini e delle associazioni per la qualità dell’ambiente in città
introduce Enrico Fedrighini, portavoce Milano Sì Muove
Paola Brambilla, presidente Wwf Lombardia
Valeria Corbella, presidente Genitori antismog
Marco Parini, presidente Italia Nostra Milano
Andrea Poggio, presidente fondazione Legambiente
Costanza Pratesi, responsabile ufficio studi e territorio Fai
Marco Roveda, presidente LifeGate Planet
Testimonianze: L’ambiente al centro di un progetto per trasformare Milano
introduce Carlo Montalbetti, Comitato di indirizzo Milano Sì Muove
Marco Garzonio, presidente fondazione Ambrosianeum
Franco Morganti, advisory partner di Network Economy
Giancarlo Morandi, presidente Cobat
Elio De Capitani, direttore artistico Teatro Elfo Puccini
modera Lorenza Gallotti, direttore E-gazette
Conclusioni
Edoardo Croci, presidente Milano Sì Muove
Appuntamento giovedì 16 dicembre alle ore 17:00, presso la Villa Reale di via Palestro 16 (MM1 Palestro) a Milano.
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martedì 14 dicembre 2010
18/12: Per la libertà di informazione in Cecenia: il film "Cecenia" a Tortona. Con Emiliano Silvestri
Modera il dibattito che precede la proiezione del film Emiliano Silvestri, giornalista di Radio Radicale e tesoriere dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora.
L’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, con il contributo del Partito Democratico di Tortona, presenta una serata per ricordare il reporter Antonio Russo a dieci anni dalla sua scomparsa. Sarà proiettato il film “Cecenia” di Leonardo Giuliano che, con l’attore Gianmarco Tognazzi nei panni di Russo, narra gli ultimi giorni di vita e il brutale omicidio del giornalista, avvenuto il 16 ottobre 2000, inviato in Cecenia a documentare le violazioni dei diritti umani perpetrate dall’esercito russo sull’inerme popolazione civile. Sono 300 i giornalisti uccisi nella Federazione Russa dal 1993 (anno della fine dell’URSS) fino all’inizio del 2009, tra cui Anna Politkovskaja, nel 2006. Di fronte a questi dati, di fronte ad un argomento ancora di scottante attualità, si è scelto di parlarne con Antonio Stango, editore che si occupa da anni di diritti umani, che racconterà della sua esperienza a Grozny durante la guerra del '95; Bruno Mellano, membro della direzione nazionale di Radicali Italiani; Cesare Del Frate, caporedattore di DiogeneMagazine Filosofare Oggi. A moderare Emiliano Silvestri, giornalista di Radio Radicale.
"Le infamie hanno bisogno del buio, voi giornalisti potete portare la luce della verità": la madre di Antonio Russo.
Appuntamento sabato 18 dicembre alle ore 20:30, presso la Sala Romita del comune di Tortona in corso Alessandria 62.
Info e contatti: Maddalena Crudeli, Associazione Radicale Adelaide Aglietta – Tortona, Cell. 339 1769753.
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L’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, con il contributo del Partito Democratico di Tortona, presenta una serata per ricordare il reporter Antonio Russo a dieci anni dalla sua scomparsa. Sarà proiettato il film “Cecenia” di Leonardo Giuliano che, con l’attore Gianmarco Tognazzi nei panni di Russo, narra gli ultimi giorni di vita e il brutale omicidio del giornalista, avvenuto il 16 ottobre 2000, inviato in Cecenia a documentare le violazioni dei diritti umani perpetrate dall’esercito russo sull’inerme popolazione civile. Sono 300 i giornalisti uccisi nella Federazione Russa dal 1993 (anno della fine dell’URSS) fino all’inizio del 2009, tra cui Anna Politkovskaja, nel 2006. Di fronte a questi dati, di fronte ad un argomento ancora di scottante attualità, si è scelto di parlarne con Antonio Stango, editore che si occupa da anni di diritti umani, che racconterà della sua esperienza a Grozny durante la guerra del '95; Bruno Mellano, membro della direzione nazionale di Radicali Italiani; Cesare Del Frate, caporedattore di DiogeneMagazine Filosofare Oggi. A moderare Emiliano Silvestri, giornalista di Radio Radicale.
"Le infamie hanno bisogno del buio, voi giornalisti potete portare la luce della verità": la madre di Antonio Russo.
Appuntamento sabato 18 dicembre alle ore 20:30, presso la Sala Romita del comune di Tortona in corso Alessandria 62.
Info e contatti: Maddalena Crudeli, Associazione Radicale Adelaide Aglietta – Tortona, Cell. 339 1769753.
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Riunione settimanale
Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo della manifestazione in memoria di Piergiorgio Welby che stiamo organizzando in occasione del quarto anniversario della sua scomparsa. La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.
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lunedì 13 dicembre 2010
III Congresso: approvata la mozione generale; rieletti Di Salvo e Silvestri
Di Marco del Ciello.
Domenica 12 dicembre si è tenuto a Milano il terzo Congresso ordinario dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora. I lavori si sono aperti alle 11: 15 con le relazioni dell segretario e del tesoriere uscenti. Sempre in mattinata ci sono state le relazioni tematiche di: Marco del Ciello, sulla crisi della democrazia; Giorgio Inzani, sul proibizionismo come crimine contro l'umanità; Diego Mazzola, sull'abolizione del sistema penale; Fabio Pazzini, sui contributi silenti; Giancarlo Pagliarini, sui referendum e la democrazia diretta.
Dopo la pausa pranzo i lavori sono ripresi alle 14:40 con l'apertura del dibattito generale. Erano presenti 26 persone nella sede del Congresso e 5 in collegamento via Skype. Nel corso del dibattitto hanno portato il loro saluto: Francesco Poirè, segretario dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano; Aligi Taschera; Alfonso Navarra, associazione Kronos pro natura; Matteo Cazzulani; Marco Cappato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni.
La mozione politica generale a prima firma Marco Di Salvo è stata approvata con 15 voti a favore, 1 voto contrario e una scheda bianca. Un emendamento a prima firma Isa Di Domizio è stato accolto dal presentatore della mozione. Una mozione particolare a prima firma Lucio Berté, sul sostegno al movimento degli immigrati, è stata integrata nella mozione generale. La presidenza del Congresso ha accolto una raccomandazione di Franco Levi.
Marco Di Salvo, segretario uscente e candidato unico, è stato rieletto con 8 voti a favore, 2 contro e 1 scheda bianca. Emiliano Silvestri, tesoriere uscente, è stato rieletto con 8 voti, mentre l'altro candidato Marco del Ciello ha ricevuto 7 preferenze. Tutte le votazioni si sono svolte in forma telematica, attraverso Internet oppure con un terminale presente nella sede del Congresso. Grazie all'assistenza tecnica di Stefano Bilotti.
Nei prossimi giorni metteremo on line tutti i documenti del Congresso e le fotografie che abbiamo scattato. A breve sul sito di Radio Radicale sarà inoltre disponibile la registrazione integrale dei lavori.
www.radicalisenzafissadimora.org
Domenica 12 dicembre si è tenuto a Milano il terzo Congresso ordinario dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora. I lavori si sono aperti alle 11: 15 con le relazioni dell segretario e del tesoriere uscenti. Sempre in mattinata ci sono state le relazioni tematiche di: Marco del Ciello, sulla crisi della democrazia; Giorgio Inzani, sul proibizionismo come crimine contro l'umanità; Diego Mazzola, sull'abolizione del sistema penale; Fabio Pazzini, sui contributi silenti; Giancarlo Pagliarini, sui referendum e la democrazia diretta.
Dopo la pausa pranzo i lavori sono ripresi alle 14:40 con l'apertura del dibattito generale. Erano presenti 26 persone nella sede del Congresso e 5 in collegamento via Skype. Nel corso del dibattitto hanno portato il loro saluto: Francesco Poirè, segretario dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano; Aligi Taschera; Alfonso Navarra, associazione Kronos pro natura; Matteo Cazzulani; Marco Cappato, segretario dell'Associazione Luca Coscioni.
La mozione politica generale a prima firma Marco Di Salvo è stata approvata con 15 voti a favore, 1 voto contrario e una scheda bianca. Un emendamento a prima firma Isa Di Domizio è stato accolto dal presentatore della mozione. Una mozione particolare a prima firma Lucio Berté, sul sostegno al movimento degli immigrati, è stata integrata nella mozione generale. La presidenza del Congresso ha accolto una raccomandazione di Franco Levi.
Marco Di Salvo, segretario uscente e candidato unico, è stato rieletto con 8 voti a favore, 2 contro e 1 scheda bianca. Emiliano Silvestri, tesoriere uscente, è stato rieletto con 8 voti, mentre l'altro candidato Marco del Ciello ha ricevuto 7 preferenze. Tutte le votazioni si sono svolte in forma telematica, attraverso Internet oppure con un terminale presente nella sede del Congresso. Grazie all'assistenza tecnica di Stefano Bilotti.
Nei prossimi giorni metteremo on line tutti i documenti del Congresso e le fotografie che abbiamo scattato. A breve sul sito di Radio Radicale sarà inoltre disponibile la registrazione integrale dei lavori.
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sabato 11 dicembre 2010
Terzo Congresso... telematico!
Domani, a partire dalle ore 11:00, si svolgerà nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) il terzo congresso annuale dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora. Una parte non irrilevante del Congresso sarà dedicata allo sviluppo delle piattaforma on line della nostra associazione, come già previsto dalla mozione dell'ultimo Congresso. Per far questo, attiveremo la possibilità di seguire il Congresso via Skype, di presentare candidature e mozioni (generali e particolari) via Internet.
Il Congresso via Skype
Per seguire il Congresso via Skype bisogna aggiungere "Associazione Radicali Senza Fissa Dimora" (radicalisfd) tra i contatti, fare la chiamata per collegarsi e ascoltare e, eventualmente, iscriversi a parlare per intervenire.
Il voto on line
In occasione di questo Congresso saremo i primi (grazie al prezioso aiuto di Luca Nicotra, Vittorio Romolini e tutta Agorà Digitale) a sperimentare il voto on line per l'elezione degli organi dirigenti e per le mozioni. E questo sia per venire incontro a quando deciso lo scorso anno che per dare seguito anche alla mozione particolare approvata dall'ultimo congresso di Radicali Italiani. Faremo in sostanza un po' da "cavie" e ci scusiamo fin d'ora per eventuali errori (inevitabili per chi fa da apripista per le innovazioni). Gli iscritti riceveranno via mail le istruzioni e i codici di accesso per il voto on line.
www.radicalisenzafissadimora.org
Il Congresso via Skype
Per seguire il Congresso via Skype bisogna aggiungere "Associazione Radicali Senza Fissa Dimora" (radicalisfd) tra i contatti, fare la chiamata per collegarsi e ascoltare e, eventualmente, iscriversi a parlare per intervenire.
Il voto on line
In occasione di questo Congresso saremo i primi (grazie al prezioso aiuto di Luca Nicotra, Vittorio Romolini e tutta Agorà Digitale) a sperimentare il voto on line per l'elezione degli organi dirigenti e per le mozioni. E questo sia per venire incontro a quando deciso lo scorso anno che per dare seguito anche alla mozione particolare approvata dall'ultimo congresso di Radicali Italiani. Faremo in sostanza un po' da "cavie" e ci scusiamo fin d'ora per eventuali errori (inevitabili per chi fa da apripista per le innovazioni). Gli iscritti riceveranno via mail le istruzioni e i codici di accesso per il voto on line.
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(Proposta di) Ordine dei lavori del III Congresso
Domani, a partire dalle ore 11:00, si svolgerà nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) il terzo congresso annuale dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora. Ecco in anteprima la proposta di ordine dei lavori:
Ore 11:00: insediamento della presidenza. Lettura del regolamento, discussione e votazione di eventuali emendamenti; approvazione del regolamento.
Ore 11:40: relazioni del tesoriere e del segretario.
Ore 12:20: relazioni di Marco del Ciello, Giorgio Inzani, Diego Mazzola, Giancarlo Pagliarini e Fabio Pazzini.
Ore 12:30: apertura delle iscrizioni a parlare nel dibattito generale.
Ore 13:30: pausa pranzo. Nella sede del Congresso è assicurato un buffet con piatti caldi, realizzati artigianalmente da Diego Mazzola.
Ore 15:00: apertura dibattito generale.
Ore 16:30: termine per la presentazione della mozione generale e delle mozioni particolari. Chiusura delle iscrizioni a parlare nel dibattito generale.
Ore 16:50: termine per la presentazione degli emendamenti alla mozione generale e alle mozioni particolari. Termine per la presentazione di emendamenti allo Statuto.
Ore 17:00: termine del dibattito generale e apertura del dibattito sulle modifiche statutarie e sulle mozioni.
Ore 17:50: presentazione delle candidature ed elezione degli organi; fissazione della quota associativa.
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Ore 11:00: insediamento della presidenza. Lettura del regolamento, discussione e votazione di eventuali emendamenti; approvazione del regolamento.
Ore 11:40: relazioni del tesoriere e del segretario.
Ore 12:20: relazioni di Marco del Ciello, Giorgio Inzani, Diego Mazzola, Giancarlo Pagliarini e Fabio Pazzini.
Ore 12:30: apertura delle iscrizioni a parlare nel dibattito generale.
Ore 13:30: pausa pranzo. Nella sede del Congresso è assicurato un buffet con piatti caldi, realizzati artigianalmente da Diego Mazzola.
Ore 15:00: apertura dibattito generale.
Ore 16:30: termine per la presentazione della mozione generale e delle mozioni particolari. Chiusura delle iscrizioni a parlare nel dibattito generale.
Ore 16:50: termine per la presentazione degli emendamenti alla mozione generale e alle mozioni particolari. Termine per la presentazione di emendamenti allo Statuto.
Ore 17:00: termine del dibattito generale e apertura del dibattito sulle modifiche statutarie e sulle mozioni.
Ore 17:50: presentazione delle candidature ed elezione degli organi; fissazione della quota associativa.
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venerdì 10 dicembre 2010
Prossimi appuntamenti a Milano
12/12: III Congresso dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora - 14/12: Riunione settimanale - 17/12: Terzo Aperitivo Libertino - 19/12: Corteo a quattro anni dalla morte di Piergiorgio Welby.
Domenica 12 dicembre, ore 11:00: l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora celebra il suo terzo congresso annuale. Leggi la lettera di convocazione del segretario e del tesoriere. Appuntamento in via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi).
Martedì 14 dicembre, ore 20:30: come tutti i martedì, i militanti dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora si ritrovano in via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) per discutere della situazione politica e organizzare le prossime iniziative.
Venerdì 17 dicembre, ore 19:00: il Movimento Libertino Italiano organizza la terza edizione dell'Aperitivo Liberale, Liberista, Libertario... e Libertino? Guarda l'evento su Facebook. Appuntamento presso il Pacino Cafè di piazzale Bacone 9 (MM1 Lima).
Domenica 19 dicembre, ore 17:00: alla vigilia del quarto anniversario della morte di Piergiorgio Welby, l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora organizza un corteo per ricordare le sue battaglie in difesa della libertà di scelta del malato. Da piazza Fontana (MM3 Duomo) a piazza San Babila, lungo corso Europa. Per adesioni scrivete a: radicalisfd@gmail.com.
www.radicalisenzafissadimora.org
Domenica 12 dicembre, ore 11:00: l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora celebra il suo terzo congresso annuale. Leggi la lettera di convocazione del segretario e del tesoriere. Appuntamento in via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi).
Martedì 14 dicembre, ore 20:30: come tutti i martedì, i militanti dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora si ritrovano in via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) per discutere della situazione politica e organizzare le prossime iniziative.
Venerdì 17 dicembre, ore 19:00: il Movimento Libertino Italiano organizza la terza edizione dell'Aperitivo Liberale, Liberista, Libertario... e Libertino? Guarda l'evento su Facebook. Appuntamento presso il Pacino Cafè di piazzale Bacone 9 (MM1 Lima).
Domenica 19 dicembre, ore 17:00: alla vigilia del quarto anniversario della morte di Piergiorgio Welby, l'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora organizza un corteo per ricordare le sue battaglie in difesa della libertà di scelta del malato. Da piazza Fontana (MM3 Duomo) a piazza San Babila, lungo corso Europa. Per adesioni scrivete a: radicalisfd@gmail.com.
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mercoledì 8 dicembre 2010
Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (2/12 - 8/12)
A cura di Marco del Ciello.
EGYPT'S OPPOSITION PARTIES PULL OUT OF ELECTIONS AMID CLAIMS OF FRAUD di Jack Shenker, da The Guardian. I due principali partiti di opposizione egiziani, i liberali del WAFD e i fondamentalisti Fratelli Musulmani, hanno deciso di boicottare le elezioni per denunciare i brogli messi in atto dal partito del presidente Mubarak.
MONEY CAN'T BUY HAPPINESS – OR CAN IT? da The Economist. Il primo ministro britannico Cameron vuole misurare la felicità dei suoi compatrioti, ma una interessante ricerca mostra che c'è ancora uno stretto legame tra ricchezza nazionale e felicità.
5 REASONS THE TEA PARTY IS NOT LOBBYING FOR END OF ETHANOL SUBSIDES di Ben Adler, da Newsweek. Il Tea Party non si sta impegnando per chiedere la fine dei sussidi per la produzione di biocarburanti, ma le varie componenti del movimento portano almeno cinque motivazioni diverse per questa scelta.
BERLUSCONI TO MAKE 'UNSCHEDULED MEETING' WITH PUTIN di John Hooper, da The Guardian. Le rivelazioni di Wikileaks sui rapporti tra Italia e Russia hanno indotto Berlusconi ad anticipare la sua visita in Russia per incontrare privatamente il premier Putin.
WHAT THE ARAB PAPERS SAY da The Economist. I giornali del mondo arabo hanno trattato con grande cautela le rivelazioni di Wikileaks riguardo gli stretti rapporti di collaborazione tra il governo americano e quello saudita.
WORLD'S LARGEST FIRE FIGHTING PLANE TO JOIN BID TO HALT CARMEL INFERNO di Anshel Pfeffer, da Haaretz. Il governo americano sta fornendo mezzi e assistenza tecnica a Israele per combattere il grande incendio che si è sviluppato sul Monte Carmelo.
FOR OBAMA, WILL IT BE TRUMAN OR CLINTON? di Dan Balz, da The Washington Post. Dopo le ultime elezioni Obama si trova ad affrontare un congresso ostile, ma dovrà seguire l'esempio di Truman e cercare la via dello scontro con l'opposizione oppure ispirarsi a Clinton e al suo atteggiamento cooperativo?
EXCLUSION OF SCIENTISTS FROM DRUGS COUNCIL 'WORRYING' di Wesley Johnson, da The Independent. Il governo britannico si appresta ad abrogare la norma che impone la presenza di un numero minimo di scienziati all'interno del Consiglio per l'abuso di droghe, suscitando serie preoccupazioni tra gli esperti.
CANCUN – THE SHIPPING NEWS di Fiona Harvey, dal Financial Times. Le emissioni di gas serra prodotte dal settore del trasporto marittimo finora sono sempre rimaste escluse dai negoziati sul cambiamento climatico, ma presto le cose potrebbero cambiare.
KHODORKOVSKY LAWYERS: WIKILEAKS SHOW ADMINSTRATION PRIVATELY UNDERSTANDS 'REAL' RUSSIA di Joshua Keating, da Foreign Policy. Secondo gli avvocati del dissidente russo Mikhail Khodorkovsky, le rivelazioni di Wikileaks dimostrano che il governo americano conosce il vero stato della democrazia e dei diritti umani in Russia.
TAX DEAL IS STIMULUS 2.0 di John Cassidy, da The New Yorker. Il compromesso raggiunto da Obama con l'opposizione repubblicana per prolungare i tagli alle tasse costituisce, di fatto, un nuovo stimolo fiscale per l'economia americana. Una mossa che potrebbe favorire la rielezione dello stesso Obama nel 2012.
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EGYPT'S OPPOSITION PARTIES PULL OUT OF ELECTIONS AMID CLAIMS OF FRAUD di Jack Shenker, da The Guardian. I due principali partiti di opposizione egiziani, i liberali del WAFD e i fondamentalisti Fratelli Musulmani, hanno deciso di boicottare le elezioni per denunciare i brogli messi in atto dal partito del presidente Mubarak.
MONEY CAN'T BUY HAPPINESS – OR CAN IT? da The Economist. Il primo ministro britannico Cameron vuole misurare la felicità dei suoi compatrioti, ma una interessante ricerca mostra che c'è ancora uno stretto legame tra ricchezza nazionale e felicità.
5 REASONS THE TEA PARTY IS NOT LOBBYING FOR END OF ETHANOL SUBSIDES di Ben Adler, da Newsweek. Il Tea Party non si sta impegnando per chiedere la fine dei sussidi per la produzione di biocarburanti, ma le varie componenti del movimento portano almeno cinque motivazioni diverse per questa scelta.
BERLUSCONI TO MAKE 'UNSCHEDULED MEETING' WITH PUTIN di John Hooper, da The Guardian. Le rivelazioni di Wikileaks sui rapporti tra Italia e Russia hanno indotto Berlusconi ad anticipare la sua visita in Russia per incontrare privatamente il premier Putin.
WHAT THE ARAB PAPERS SAY da The Economist. I giornali del mondo arabo hanno trattato con grande cautela le rivelazioni di Wikileaks riguardo gli stretti rapporti di collaborazione tra il governo americano e quello saudita.
WORLD'S LARGEST FIRE FIGHTING PLANE TO JOIN BID TO HALT CARMEL INFERNO di Anshel Pfeffer, da Haaretz. Il governo americano sta fornendo mezzi e assistenza tecnica a Israele per combattere il grande incendio che si è sviluppato sul Monte Carmelo.
FOR OBAMA, WILL IT BE TRUMAN OR CLINTON? di Dan Balz, da The Washington Post. Dopo le ultime elezioni Obama si trova ad affrontare un congresso ostile, ma dovrà seguire l'esempio di Truman e cercare la via dello scontro con l'opposizione oppure ispirarsi a Clinton e al suo atteggiamento cooperativo?
EXCLUSION OF SCIENTISTS FROM DRUGS COUNCIL 'WORRYING' di Wesley Johnson, da The Independent. Il governo britannico si appresta ad abrogare la norma che impone la presenza di un numero minimo di scienziati all'interno del Consiglio per l'abuso di droghe, suscitando serie preoccupazioni tra gli esperti.
CANCUN – THE SHIPPING NEWS di Fiona Harvey, dal Financial Times. Le emissioni di gas serra prodotte dal settore del trasporto marittimo finora sono sempre rimaste escluse dai negoziati sul cambiamento climatico, ma presto le cose potrebbero cambiare.
KHODORKOVSKY LAWYERS: WIKILEAKS SHOW ADMINSTRATION PRIVATELY UNDERSTANDS 'REAL' RUSSIA di Joshua Keating, da Foreign Policy. Secondo gli avvocati del dissidente russo Mikhail Khodorkovsky, le rivelazioni di Wikileaks dimostrano che il governo americano conosce il vero stato della democrazia e dei diritti umani in Russia.
TAX DEAL IS STIMULUS 2.0 di John Cassidy, da The New Yorker. Il compromesso raggiunto da Obama con l'opposizione repubblicana per prolungare i tagli alle tasse costituisce, di fatto, un nuovo stimolo fiscale per l'economia americana. Una mossa che potrebbe favorire la rielezione dello stesso Obama nel 2012.
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martedì 7 dicembre 2010
Riunione settimanale annullata
Stasera la consueta riunione settimanale del martedì non avrà luogo. Il 7 dicembre infatti è giorno festivo a Milano per la ricorrenza religiosa di Sant'Ambrogio, protettore della città: scuole, uffici e molti esercizi commerciali restano chiusi al pubblico, mentre i mezzi pubblici osservano un orario ridotto. Quest'anno poi la festa del santo si inserisce in lungo "ponte" che va dal 4 all'8 dicembre.
Ci ritroveremo domenica 12 dicembre, a partire dalle 11:00 e sempre in via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi), per celebrare il nostro terzo congresso annuale (leggi la lettera di convocazione). I lavori del congresso sono naturalmente pubblici e, secondo la tradizione radicale, chiunque può prendere la parola nel corso del dibattito generale.
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Ci ritroveremo domenica 12 dicembre, a partire dalle 11:00 e sempre in via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi), per celebrare il nostro terzo congresso annuale (leggi la lettera di convocazione). I lavori del congresso sono naturalmente pubblici e, secondo la tradizione radicale, chiunque può prendere la parola nel corso del dibattito generale.
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domenica 5 dicembre 2010
3° Aperitivo Libertino: il 17 dicembre a Milano
Il Movimento Libertino Italiano organizza la terza edizione dell'Aperitivo Liberale, Liberista, Libertario... e Libertino? presso il Pacino Cafè di Milano. Dopo gli incontri del 27 luglio e del 29 settembre una nuova occasione per mangiare, bere e chiacchierare in buona compagnia. Venerdì 17, perché siamo anche razionalisti, modernisti, scettici, miscredenti.
RSVP: marco.delciello@gmail.com.
Qui i link all'evento su Facebook e al gruppo dedicato al Movimento Libertino Italiano.
Appuntamento venerdì 17 dicembre a partire dalle ore 19:00, presso il Pacino Cafè di piazzale Bacone 9 (MM1 Lima).
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RSVP: marco.delciello@gmail.com.
Qui i link all'evento su Facebook e al gruppo dedicato al Movimento Libertino Italiano.
Appuntamento venerdì 17 dicembre a partire dalle ore 19:00, presso il Pacino Cafè di piazzale Bacone 9 (MM1 Lima).
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venerdì 3 dicembre 2010
Abolizionismo. Il sistema penale messo in discussione

Nei riguardi dell'intero sistema penale, del suo stesso diritto e non soltanto delle carceri, vorremmo creare uno sguardo abolizionista anche in Italia, un Paese che conosce pene (effettivamente scontate) tra le più alte d'Europa, dove dal dopoguerra ad oggi sono passati tra le mura delle prigioni persino 4 milioni di persone poi risultate ufficialmente innocenti, e dove ultimamente la sinistra ufficiale e girotondante ha creato la moda che chi critica l'operato della magistratura è di destra o mafioso, dove ci sono ancora prigionieri politici per i fatti degli anni Settanta nell'indifferenza o ignoranza di tutti ma con la complicità di tanti, dove si legalizza la tortura rendendo eterno l'articolo 41 bis (“carcere duro”), dove l'ergastolo esiste anche se si dice comunemente il contrario.
Vorremmo organizzare una cosa un po' da pazzi, insomma, come se fossimo almeno in un Paese scandinavo o in Canada: un'assoluta novità. Sì, è vero che negli anni Settanta parte del “movimento” parlò di una società senza galere. Ma era soprattutto il programma di un nuovo domani, in e per un'altra società, e non tanto una bussola nel presente. Così magari, intanto, c'era chi voleva mettere in galera i ricchi al posto dei poveri: pur di salvare la galera!, se così si può dire. Da sempre, perciò, lo spirito punitivo è stato la tragedia dei rivoluzionari e l'ignorato traditore d'ogni rivoluzione. Si comincia con la presa della Bastiglia e si finisce con Terrore e ghigliottine in funzione a pieno regime. Si comincia con la liberazione dei prigionieri di Riga e si finisce costruendo un immenso Gulag...
Nell”idea di pena si riunisce un'intera civiltà, si riaccomunano coloro che si credono radicali avversari, oppressori e oppressi – questi destinati così alla sconfitta o a essere nuovi oppressori. Ecco spiegata la grande difficoltà di creare uno sguardo abolizionista; difficoltà che pone una serie di problemi che qui si possono solo sommariamente elencare e che costituiranno perciò il programma di lavoro.
http://www.colibriedizioni.it/
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mercoledì 1 dicembre 2010
Stampa senza regime. Notizie dal mondo libero (25/11 - 1/12)
A cura di Marco del Ciello.
LIANG CONGJIE, MODERN CHINA'S FIRST ENVIRONMENTALIST, DIED ON OCTOBER 28TH, AGED 78 da The Economist. All'età di 78 anni è morto Liang Congjie. Storico di professione e militante ambientalista per vocazione, Congjie ha fondato nel 1994 la prima ong legale del suo paese e anche la prima a occuparsi di ambiente.
FALSE MEMORIES OF SEXUAL ABUSE LEAD TO TERRIBLE MISCARRIAGES OF JUSTICES di Chris French, da The Guardian. Giudici e avvocati dovrebbero conoscere i meccanismi di funzionamento della memoria umana per evitare di commettere gravi errori, specialmente nei casi che riguardano abusi sessuali.
CAMERON DEFENDS WELLBEING MEASURE di Daniel Bentley e Joe Churcher, da The Independent. Il primo ministro britannico David Cameron difende la scelta di introdurre nel suo paese un indice statistico che misuri il benessere della popolazione e vada ad affiancare il PIL.
BERLUSCONI BABES FIGHT AS COALITION LOOKS SHAKY di Nick Squires, da The Daily Telegraph. Mentre la coalizione di governo attraversa una crisi forse irreversibile, il ministro Carfagna e la parlamentare Mussolini, entrambe favorite del premier, si scambiano volgari insulti su giornali e televisioni.
RIO POLICE GIVE ULTIMATUM TO SLUM DRUG TRAFFICKERS di Pedro Fonseca, da Reuters. In vista della Coppa del Mondo di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016, le autorità di Rio de Janeiro si stanno impegnando per arginare la violenza legata al commercio illegale di droga.
POLAND, LACKING ENEMIES, IS TURNING ON ITSELF di Michael Slackman, da The New York Times. L'adesione all'Unione Europea ha messo la Polonia al sicuro dalla minaccia della vicina Russia, ma l'assenza di un nemico esterno ha fatto emergere le spaccature all'interno della società.
MEXICO-U. S. DRUG TUNNEL FOUND; TONS OF POT SEIZED di Elliot Spagat, dal San Francisco Chronicle. La scoperta di un tunnel sotterraneo, completo di binari e illuminazione artificiale, che collega il Messico alla città californiana di San Diego ha condotto gli investigatori statunitensi al sequestro di oltre venti tonnellate di marijuana.
JUSTICE TOUGH TO FIND FOR CHINESE WHO GOT HIV/AIDS THROUGH TAINTED BLOOD di Barbara Demick, dal Los Angeles Times. Circa un milione di cinesi hanno contratto il virus dell'HIV a causa di trasfusioni di sangue ricevute in ospedali statali, ma il loro governo non sembra intenzionato a risarcirli.
FIGHTING WORDS. TRANSPARENCY WILL BE THE FIRST CASUALTY OF THE WIKILEAKS STATE DEPARTMENT REVELATIONS di Christopher Dickey, da Newsweek. Le rivelazioni del sito Wikileaks potrebbero indurre i diplomatici a non tenere più traccia scritta delle loro opinioni in futuro, con gravi ripercussioni sulla trasparenza della loro attività.
BURMA'S STUBBORN STATE. HOW TO CURTAIL MILITARY JUNTA di Michael Green, da Foreign Affairs. Nonstante il recente rilascio della leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi, la Birmania non sembra avviata sulla via della democrazia, ma le relazioni pericolose con la Corea del Nord potrebbero ugualmente decretare la fine della giunta militare al potere.
CANCÚN CLIMATE CHANGE SUMMIT: AMERICA PLAYS TOUGH di Suzanne Goldenberg, da The Guardian. Gli Stati Uniti stanno tenendo un atteggiamento molto rigido al vertice sul cambiamento climatico in corso a Cancún, dando adito al sospetto che vogliano ritirarsi dalle trattative se Cina e India non acconsentiranno alle loro richieste.
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LIANG CONGJIE, MODERN CHINA'S FIRST ENVIRONMENTALIST, DIED ON OCTOBER 28TH, AGED 78 da The Economist. All'età di 78 anni è morto Liang Congjie. Storico di professione e militante ambientalista per vocazione, Congjie ha fondato nel 1994 la prima ong legale del suo paese e anche la prima a occuparsi di ambiente.
FALSE MEMORIES OF SEXUAL ABUSE LEAD TO TERRIBLE MISCARRIAGES OF JUSTICES di Chris French, da The Guardian. Giudici e avvocati dovrebbero conoscere i meccanismi di funzionamento della memoria umana per evitare di commettere gravi errori, specialmente nei casi che riguardano abusi sessuali.
CAMERON DEFENDS WELLBEING MEASURE di Daniel Bentley e Joe Churcher, da The Independent. Il primo ministro britannico David Cameron difende la scelta di introdurre nel suo paese un indice statistico che misuri il benessere della popolazione e vada ad affiancare il PIL.
BERLUSCONI BABES FIGHT AS COALITION LOOKS SHAKY di Nick Squires, da The Daily Telegraph. Mentre la coalizione di governo attraversa una crisi forse irreversibile, il ministro Carfagna e la parlamentare Mussolini, entrambe favorite del premier, si scambiano volgari insulti su giornali e televisioni.
RIO POLICE GIVE ULTIMATUM TO SLUM DRUG TRAFFICKERS di Pedro Fonseca, da Reuters. In vista della Coppa del Mondo di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016, le autorità di Rio de Janeiro si stanno impegnando per arginare la violenza legata al commercio illegale di droga.
POLAND, LACKING ENEMIES, IS TURNING ON ITSELF di Michael Slackman, da The New York Times. L'adesione all'Unione Europea ha messo la Polonia al sicuro dalla minaccia della vicina Russia, ma l'assenza di un nemico esterno ha fatto emergere le spaccature all'interno della società.
MEXICO-U. S. DRUG TUNNEL FOUND; TONS OF POT SEIZED di Elliot Spagat, dal San Francisco Chronicle. La scoperta di un tunnel sotterraneo, completo di binari e illuminazione artificiale, che collega il Messico alla città californiana di San Diego ha condotto gli investigatori statunitensi al sequestro di oltre venti tonnellate di marijuana.
JUSTICE TOUGH TO FIND FOR CHINESE WHO GOT HIV/AIDS THROUGH TAINTED BLOOD di Barbara Demick, dal Los Angeles Times. Circa un milione di cinesi hanno contratto il virus dell'HIV a causa di trasfusioni di sangue ricevute in ospedali statali, ma il loro governo non sembra intenzionato a risarcirli.
FIGHTING WORDS. TRANSPARENCY WILL BE THE FIRST CASUALTY OF THE WIKILEAKS STATE DEPARTMENT REVELATIONS di Christopher Dickey, da Newsweek. Le rivelazioni del sito Wikileaks potrebbero indurre i diplomatici a non tenere più traccia scritta delle loro opinioni in futuro, con gravi ripercussioni sulla trasparenza della loro attività.
BURMA'S STUBBORN STATE. HOW TO CURTAIL MILITARY JUNTA di Michael Green, da Foreign Affairs. Nonstante il recente rilascio della leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi, la Birmania non sembra avviata sulla via della democrazia, ma le relazioni pericolose con la Corea del Nord potrebbero ugualmente decretare la fine della giunta militare al potere.
CANCÚN CLIMATE CHANGE SUMMIT: AMERICA PLAYS TOUGH di Suzanne Goldenberg, da The Guardian. Gli Stati Uniti stanno tenendo un atteggiamento molto rigido al vertice sul cambiamento climatico in corso a Cancún, dando adito al sospetto che vogliano ritirarsi dalle trattative se Cina e India non acconsentiranno alle loro richieste.
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martedì 30 novembre 2010
Riunione settimanale
Stasera, come tutti i martedì, ci ritroveremo nella sede di via Borsieri 12 (MM2 Garibaldi) a Milano, dalle 20:30 alle 22:00 circa, per la consueta riunione settimanale dell'associazione. Parleremo del nostro terzo congresso annuale, che si terrà a Milano domenica 12 dicembre (leggi la lettera di convocazione). La riunione è aperta alla partecipazione di tutti, iscritti e non.
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domenica 28 novembre 2010
Burocrati di tutto il mondo: disunitevi! Un contributo teoretico all'antiproibizionismo
Di Giorgio Inzani.
a) La burocrazia diviene un puro e semplice ingranaggio della macchina sociale al servizio dell'astrazione, giacché la sua propria corporeità, ch'essa s'immagina di servire, diviene una pura e semplice astrazione a misura che si rivela la sua totale assenza di significato storico (emerge infatti che questa corporeità non è lì per qualcos'altro, e anzi, in ultima analisi, nel quadro dell'alienazione totale, non è lì neppure per se stessa). L'essere-per-sé della burocrazia si svela essere un essere-per l'astrazione, vale a dire in definitiva un essere-per-nessuno.
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a) La burocrazia diviene un puro e semplice ingranaggio della macchina sociale al servizio dell'astrazione, giacché la sua propria corporeità, ch'essa s'immagina di servire, diviene una pura e semplice astrazione a misura che si rivela la sua totale assenza di significato storico (emerge infatti che questa corporeità non è lì per qualcos'altro, e anzi, in ultima analisi, nel quadro dell'alienazione totale, non è lì neppure per se stessa). L'essere-per-sé della burocrazia si svela essere un essere-per l'astrazione, vale a dire in definitiva un essere-per-nessuno.
C. Castoriadis, La società burocratica, Sugar, 1946 [sottolineature mie].
1. Quando si parla di burocrazia si fa presto a cadere nell'ovvio, nel banale, perché ciascuno di noi, nella sua quotidianità, è stato vittima del burocrate di turno (comunale, provinciale, regionale, statale, sanitario, ecc.) e quindi parlare di questo argomento in genere serve ad alimentare quel furore di fondo che tende ad accumularsi e scaricarsi alternativamente senza minimamente intaccare l'onnipresente e reale potere di questo Moloch moderno. E invece un'analisi puntuale si impone se si vogliono davvero conquistare effettivi spazi di libertà, perché è fuor di dubbio che se esiste una vera e propria “internazionale” - fortemente embricata con le multinazionali economico-finanziarie-criminali – e, come esse e con esse, invincibile e invulnerabile, è proprio la narco-burocrazia che sta costruendo – e per fortuna in modo disorganico – un futuro allucinato per ciascuno di noi.
b) Sotto Stalin il vertice della burocrazia era composto da schiavi potentissimi, sempre sull'orlo della catastrofe. Il loro potere e i loro privilegi erano oscurati da un costante memento mori.
I. Levin cit. in Il secolo breve di E. Hobsbawm.
2. Col crollo dei regimi burocratici dell'Est, tutti hanno potuto rendersi conto di come quelle burocrazie avessero letteralmente depredato le economie di quei Paesi (URSS in testa) e ridotto sul lastrico centinaia di milioni di persone. La durata quasi cinquantennale di quei regimi (con il top per l'URSS di oltre 70 anni) trova la sua spiegazione nella persistente e consistente credibilità dell'ideologia marxista-leninista, vero e proprio cemento sociale, sgretolandosi il quale i regimi sono crollati come castelli di carta. Questo crollo pressoché ubiquitario (non dimentichiamoci però che il colosso cinese è più forte che mai) potrebbe portare all'errore di credere impossibile un analogo dominus burocratico in Occidente. Purtroppo non è così: il contraltare ideologico anticomunista ha fruttato alla sua burocrazia depositaria (soprattutto militare, ma non solo) la gestione di migliaia di miliardi di dollari destinati ad inutili arsenali militar-nucleari-missilistici togliendoli ai programmi di “lotta alla miseria” propugnati dai vari presidenti democratici. La narcoburocrazia, che ha sicure origini americane, è risposta anticipatoria e sostitutiva alla disgregazione del cemento ideologico anticomunista. E non è un caso allora, che, proprio Reagan, da un lato con l'apertura di credito nei confronti di Gorbaciov, contribuisce alla disgregazione dell'URSS (e quindi dell'ideologia anticomunista in USA) mentre, contestualmente, diviene il più strenuo assertore della “guerra alla droga” come piattaforma di una ideologia per il futuro.
c1) Conoscono poco il nazionalsocialismo coloro che non vi vedono niente di più di un movimento politico... È persino qualcosa di più di una religione: è la volontà di creare una nuova umanità.
A. Hitler, cit. in Il volto del III Reich di J. Fest
c2) Il “nuovo modo di produzione” ha prodotto, dunque, non solo nuove merci, ma nuova umanità, ossia una “nuova cultura”. (…) Ma se la seconda rivoluzione industriale – attraverso le nuove immense possibilità che si è data – producesse da ora in poi dei “rapporti sociali” immodificabili? Questa è la grande e forse tragica domanda che oggi va posta.
P. P. Pasolini, Lettere luterane, 1975 [sottolineature mie]
3. Alle radici della “necessarietà” di una gestione burocratica c'è proprio l'esigenza, profondamente connaturata dal più minuscolo al più potente dei burocrati, di mantenere sine die i rapporti sociali immodificabili, ma è chiaro anche che esisteva una differenza profonda (ma che giorno dopo giorno si va colmando sempre di più) fra la burocrazia dell'Est (totalmente inefficiente ed inefficace) e quella dell'Ovest (mediamente efficace ed efficiente) e questa differenza è che, se il nucleo ideologico marxista-leninista aveva perso la sua “presa” da alcuni decenni, quello proibizionista (il nuovo essere-per-nessuno di Castoriadis) si candida alla propria egemonia per i futuri decenni. Questo nucleo ideologico, vero e proprio concentrato mitico, è così riassunto da F. Savater:
d) La droga è un'invenzione malefica, promossa da una mafia internazionale di individui senza scrupoli, per tesaurizzare immensi benefici, schiavizzare la gioventù e corrompere la salute fisica e morale dell'umanità; a fronte di tale minaccia, è valida soltanto un'energica politica repressiva a tutti i livelli, che inizi dal cammello e termini con le piantagioni di coca nella selva boliviana: quando la polizia avrà incarcerato l'ultimo grande narcotrafficante, l'uomo si vedrà liberato dalla minaccia della droga.
Questa citazione di Savater va evidenziata particolarmente. Commenta Savater: «In questa leggenda, che fa davvero pena, si nascondono echi e pregiudizi, si presentano gli effetti come se fossero cause e si elude con indifferenza olimpica il nocciolo del problema: però si crea un capro espiatorio politico di evidente utilità, si incentiva un eccezionale commercio, si utilizza la sfortuna altrui come supporto della propria buona coscienza. (…) La persecuzione contro la droga è una deviazione della persecuzione religiosa: oggi la salute fisica è il sostitutivo laico della salvezza spirituale».
Come si vede il cerchio si chiude: la Madre di tutte le burocrazie (la Chiesa) come sempre è buona maestra di potere. Non bisogna mai dimenticare, però, che quel nucleo ideologico – per quanto risibile possa sembrare a chi si sia occupato di questa tematica – in realtà ha un tasso di credibilità molto forte e diffuso (perfino tra i tossicodipendenti: il che è tutto dire!); ecco perché, proprio a partire da questa “credibilità di massa” non è difficile prevedere un'aggregazione narco-burocratica internazionale che riesca a mettere insieme spezzoni disarticolati come: le varie Agenzie federali americane (da sempre all'avanguardia, la mafia russa (costituita per lo più da ex quadri medio alti della burocrazia sovietica), i Talebani afghani (il cui integralismo va molto d'accordo col monopolio dell'eroina afghana), i narco-burocrati dell'ONU (che hanno ultimamente acquisito ai loro vertici l'ulivista Arlacchi), le mafie più “anziane” (italiana, sudamericana, iraniana) eccetera.
e1) La megamacchina è una struttura invisibile, formata da elementi umani viventi, ma irrigiditi, ciascuno con un compito, un ruolo e uno scopo preciso.
L. Mumford, The myth of the machine, 1948
e2) Lo stato totalitario controlla il pensiero ma non intende consolidarlo. Crea dogmi indiscutibili, cambiandoli un giorno dopo l'altro.
G. Orwell [cit. del 1942]
4. Certo è più che evidente la sproporzione tra la banalità e inconsistenza del nucleo ideologico proibizionista e la sua pretesa di divenire paradigma universalmente valido per tutti, ma, in realtà, questo è quel che storicamente si è sempre verificato quando i pensieri totalizzanti si son trasformati in totalitarismi (i nuclei ideologici nazisti e leninisti non erano forse banali? E allora, perché il loro successo?). In qualche modo, questi nuclei, - ed ecco perché gli eserciti burocratici si pongono subito al servizio della loro realizzazione – recuperano l'eternità sublimando la paura della morte all'interno di una pseudo-vita (sempre l'essere-per-nessuno di Castoriadis): ed è questo dato che, in ultima analisi, trasforma la banalità – agli occhi dell'uomo massa – in disegno grandioso, tanto più grandioso quanto più irrealizzabile. Ma in fondo, i fondamentalismi che si stanno diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo, cosa sono? E il proibizionismo non è forse la risposta “fondamentalista” secreta da democrazie sempre più svuotate dei loro cuori di tolleranza laica e di certezza del diritto? Ed è solo un caso che il proibizionismo predominante nasca in USA dove oggi esistono un milione e settecentomila detenuti (cioè quasi più detenuti che popolazione universitaria)? Perché, allora, bisogna avere la coerenza di rendere esplicita un'analisi (che H. Arendt applicava ai totalitarismi) cioè che la triade “organizzazione/teologia/terrore” ha forse, nel primo (disastro d'organizzazione) qualche inciampo, ma, per quanto riguarda gli altri due, non ha niente da invidiare ai residuati storici. Per gli USA, oltre al dato allucinante appena citato (gonfiato “anche” dalle leggi proibizioniste), basta leggersi gli esempi citati da Arnao (vedi Re Nudo n. 1) per rendersi conto di che cosa significhi la parola terrore, oppure bisogna continuare a tener presente che in tutti i Paesi proibizionisti i malati di AIDS sono per il 70% tossicodipendenti a fronte di cifre dieci volte inferiori dell'Olanda.
f1) La Cina e i Paesi islamici sostengono da tempo e con determinazione la teoria secondo la quale l'adesione dei vari Paesi all'ONU debba valere in quanto si tratta di Paesi difensori dei “diritti collettivi”.
E. Bonino, dichiarazione a Radio Radicale 26/9/97
f2) «Il Grande Fratello esiste veramente?»
«Certo che esiste. Il Partito esiste, e il Grande Fratello è la personificazione del Partito.»
«Ma esiste proprio come esisto io?»
«Tu non esisti», rispose O'Brien.
G. Orwell, 1984
5. La narcoburocrazia ha bisogno dell'uomo senza diritti, dell'uomo anonimo, paziente e silente, ha bisogno, insomma, dell'uomo-massa da proteggere dal Male (che prende la forma della droga di turno).
Dire che gli USA sono i leader della “guerra alla droga” è una mezza verità; in realtà loro hanno la leadership di questa “guerra” in campo economico (perché le multinazionali americane sono le più importanti del mondo) mentre di fatto, con il crollo dell'URSS, essi hanno paradossalmente ereditato dal “collettivismo burocratico” (Rizzi, Melotti), forma mentis e modalità organizzative. Ma la vera capo-bastone è la Cina: lei, gli “spacciatori” li fucila a centinaia per volta negli stadi, mentre per gli “altri” ci sono i campi di concentramento. Dietro il velo della “guerra alla droga” sta avvenendo un cambiamento molto profondo nelle “visioni del mondo”, per cui si può parlare di una vera e propria asiatizzazione del Diritto Internazionale, e non è un caso, allora, che, Cina in testa seguita da tutti i Paesi Islamici, si stiano battendo perché la loro adesione all'ONU non sia attivata dalla sottoscrizione della “Carta dei diritti dell'uomo”, da cui deve discendere la salvaguardia dei diritti individuali, bensì in nome della difesa dei “diritti collettivi”, locuzione che vuol dire tutto e non vuol dire niente, ovvero vuol dire sacrificare i diritti dell'individuo sull'altare delle patrie, degli Stati, dei Partiti, degli Ayatollah, eccetera. Non a caso la Cina è un mix di megacapitalismo selvaggio e di collettivismo burocratico (molto vicino al “nuovo modo di produzione” di cui parlava Pasolini) che rischia di spazzare via l'Occidente, che pure lì investe a bizzeffe, invece che nella democratica India. O continuiamo a scordarci tutti che un prodotto in Cina costa cento volte meno che da noi?
g1) Sé (Selbst) – la totalità dell'uomo, entità sopraordinata all'io cosciente. Esso abbraccia non solo la psiche cosciente ma anche la psiche inconscia, (…) è anche lo scopo della vita, perché è la più perfetta espressione della combinazione di destini che si chiama individuo.
C. G. Jung [cit. del 1951]
g2) Ogni uomo o donna, per quanto debole, è il difensore della propria libertà e del rispetto di sé. Questa difesa è valida anche se tutto il mondo si schierasse contro il singolo resistente.
M. K. Gandhi [cit. del 1946]
g3) Il possibile è “più ricco” del reale.
H. Poincaré, H. Bergson, A. Withead, Ilya Prigogine
6. Dovendo tirare le fila delle cose dette fin qui, si può cercare di farlo proficuamente ponendo una domanda semplificatrice (ma non semplicistica): cosa possono fare i vari individui che hanno una consapevolezza antiproibizionistica, per mettere un bastone negli ingranaggi della megamacchina burocratica? Cominciare a costruire il possibile contro il real-burocratico, in questo settore, significa anche comprendere che: o si strappano risultati concreti e significativi nei prossimi 5-6 anni (prima che avvenga la saldatura degli spezzoni di cui parlo alla fine del 3° paragrafo) oppure la lotta antiprobizionista sarà marginalizzata per il prossimo ventennio. C'è un antico detto cinese – spesso citato da Jung – che recita:
Se un uomo
seduto da solo
nella sua stanza
pensa i pensieri giusti,
la sua voce sarà udita a
mille miglia di distanza
che trova, in questa occasione, una sua validità più generale, purché i numerosi individui che hanno raggiunto la consapevolezza antiproibizionista sappiano organizzarsi a livello internazionale. Che si tratti di una battaglia difficile è un dato ovvio, pochi però si rendono conto che questa difficoltà discende direttamente da una contraddizione profonda tra chi “fa politica” e chi “si droga” e che Pasolini trenta anni fa (durante il “mitico” Sessantotto) aveva schematizzato nel seguente modo: «“I giovani ignoranti” che non si drogano, e che magari si drogano attraverso l'azione politica specializzata (che è una forma di particolare ignoranza), sono molto spesso cattivi, disumani, impietosi, sgradevoli: proprio così come la cultura tecnica neocapitalista (contro cui lottano) li vuole. Invece i giovani “ignoranti” che si drogano sono, in genere, buoni, dolci, pietosi, pieni di carità, apostolici, disarmati, non aggressivi, fiduciosi (come i primitivi): la loro contestazione in re, ossia nel proprio corpo, è molto più terribile e commovente. Essi sì, se ne fossero capaci, sarebbero nel pieno diritto di lanciare la prima pietra. Al contrario degli estremisti primi della classe, che parlano come (cattivi) libri stampati, essi hanno bruciato i ponti: si sono resi impossibile ogni possibilità di integrazione. Tuttavia, la loro rivolta, benché terribile e commovente, è inutile: appunto perché priva di cultura, e fuori dalla cultura. Dopotutto è facile essere buoni come i primitivi, è facile essere pietosi a causa del terrore che proviene da vuoto in cui si vive». Capire questa contraddizione, allora, e proporsi di superarla (senza mai dimenticare che al proibizionismo sulle droghe segue sempre, come corollario, e in mille modi inimmaginabili, un proibizionismo sulle cure) significa ridare slancio e continuità ad una lotta che riguarda per davvero - e in prima persona – i soggetti che la conducono.
www.radicalisenzafissadimora.org
sabato 27 novembre 2010
Lettera di convocazione al III Congresso dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora
Care compagne, cari compagni,
domenica 12 dicembre si terrà il terzo congresso della nostra associazione, in un momento storico particolarmente grave per il nostro paese e anche per la nostra piccola ma combattiva flottiglia radicale.
È in momenti come questi però che è sempre più evidente l'importanza del nostro ruolo in un contesto democratico in via di disgregazione, non solo in Italia. Basti accennare a quanto accaduto all'Onu poco più di una settimana fa, quando l'assemblea ha votato l'eliminazione dell'orientamento sessuale dalla condanna delle esecuzioni extragiudiziali, sommarie ed arbitrarie, inserendo al suo posto "ragioni discriminatorie su qualsiasi base" e facendo fare di fatto un salto indietro rispetto ai diritti conquistati solo pochi anni fa. Ma questo è solo uno degli esempi che si possono fare di un generale quadro di degenerazione, al quale possiamo (e dobbiamo) opporci in ogni sede. Anche per questo è fondamentale riprendere la battaglia sul piano transnazionale, come da mesi Marco Pannella ci invita a fare e come il già convocato congresso del PRNTT ci aiuterà a definire meglio già nei primi mesi del prossimo anno. La lettera di convocazione inviata in occasione del nostro secondo congresso si concludeva con queste parole: "di come la nostra associazione possa continuare a suscitare, individuare e raccogliere le pulsioni di rivolta per accompagnarle nella costruzione dell'alternativa all'altrimenti inevitabile tracollo del regime partitocratico italiano parleremo nel nostro congresso." Inutile dire che questo invito al confronto vale ancora più oggi di ieri e anche per questo la tua presenza è necessaria, per aiutarci, tutti insieme, a trovare il modo per essere, anche per il 2011, i migliori Radicali Senza Fissa Dimora possibili.
L’assemblea si terrà presso lo “Spazio Kronos” in via Borsieri 12 (sede provvisoria anche dei nostri incontri settimanali del martedì sera) e i lavori inizieranno alle ore 11,00.
Per il momento, un abbraccio,
Marco Di Salvo – segretario
Emiliano Silvestri – tesoriere
dell’Associazione Radicale "Radicali Senza Fissa Dimora".
P.S.: per questioni logistico-organizzative avrei bisogno della conferma della vostra presenza o assenza, rispondendo a questa mail. Grazie.
www.radicalisenzafissadimora.org
domenica 12 dicembre si terrà il terzo congresso della nostra associazione, in un momento storico particolarmente grave per il nostro paese e anche per la nostra piccola ma combattiva flottiglia radicale.
È in momenti come questi però che è sempre più evidente l'importanza del nostro ruolo in un contesto democratico in via di disgregazione, non solo in Italia. Basti accennare a quanto accaduto all'Onu poco più di una settimana fa, quando l'assemblea ha votato l'eliminazione dell'orientamento sessuale dalla condanna delle esecuzioni extragiudiziali, sommarie ed arbitrarie, inserendo al suo posto "ragioni discriminatorie su qualsiasi base" e facendo fare di fatto un salto indietro rispetto ai diritti conquistati solo pochi anni fa. Ma questo è solo uno degli esempi che si possono fare di un generale quadro di degenerazione, al quale possiamo (e dobbiamo) opporci in ogni sede. Anche per questo è fondamentale riprendere la battaglia sul piano transnazionale, come da mesi Marco Pannella ci invita a fare e come il già convocato congresso del PRNTT ci aiuterà a definire meglio già nei primi mesi del prossimo anno. La lettera di convocazione inviata in occasione del nostro secondo congresso si concludeva con queste parole: "di come la nostra associazione possa continuare a suscitare, individuare e raccogliere le pulsioni di rivolta per accompagnarle nella costruzione dell'alternativa all'altrimenti inevitabile tracollo del regime partitocratico italiano parleremo nel nostro congresso." Inutile dire che questo invito al confronto vale ancora più oggi di ieri e anche per questo la tua presenza è necessaria, per aiutarci, tutti insieme, a trovare il modo per essere, anche per il 2011, i migliori Radicali Senza Fissa Dimora possibili.
L’assemblea si terrà presso lo “Spazio Kronos” in via Borsieri 12 (sede provvisoria anche dei nostri incontri settimanali del martedì sera) e i lavori inizieranno alle ore 11,00.
Per il momento, un abbraccio,
Marco Di Salvo – segretario
Emiliano Silvestri – tesoriere
dell’Associazione Radicale "Radicali Senza Fissa Dimora".
P.S.: per questioni logistico-organizzative avrei bisogno della conferma della vostra presenza o assenza, rispondendo a questa mail. Grazie.
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venerdì 26 novembre 2010
Notte al freddo, con gli immigrati di Milano
Stasera i militanti dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano e dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora si uniranno al presidio permanente degli immigrati di Milano, presso la Torre ex Carlo Erba di via Imbonati, per manifestare contro la sanatoria truffa del 2009. Passeremo la notte con i tre ragazzi che dal 5 novembre si trovano sulla torre in attesa di una risposta dal Ministero dell'Interno, per condividere con loro, anche se per poco, i disagi e le durezze della lotta nonviolenta.
Appuntamento dalle 21 di venerdì sera alle 9 di sabato mattina, in via Imbonati a Milano (MM3 Maciachini).
www.radicalisenzafissadimora.org
Appuntamento dalle 21 di venerdì sera alle 9 di sabato mattina, in via Imbonati a Milano (MM3 Maciachini).
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giovedì 25 novembre 2010
Notte al presidio degli immigrati di via Imbonati a Milano
VENERDI 26 NOVEMBRE PASSEREMO LA NOTTE AL PRESIDIO DI VIA IMBONATI - RAGGIUNGETECI PER PARLARE DI INTEGRAZIONE
I Radicali si stanno oggi battendo - in Parlamento come nelle città italiane - per far emergere una volta per tutte l'assurdità della Sanatoria Colf e Badanti dello scorso anno. A seguito della partecipazione dell'On.Rita Bernardini al presidio pacifico sotto la gru di Brescia, della conferenza stampa di Emma Bonino a Milano sotto la torre di via Imbonati, i Radicali hanno presentato un'interpellanza in Senato - che sarà discussa il 25 Novembre, e si preparano a dar battglia per far sì che il disegno di legge Bonino per una sanatoria universale del lavoratore migrante, venga messo presto all'ordine del giorno ed approvato.
I Radicali di Milano dal canto loro sono vicini ai tre ragazzi che da quasi un mese vivono sulla torre di via Imbonati, e continuano a sostenere le ragioni del Comitato Immigrati.
Per questo motivo Venerdì 26 Novembre PASSEREMO LA NOTTATA AL PRESIDIO DI VIA IMBONATI, per sentire il freddo che sentono i ragazzi, per parlare con loro e provare sulla nostra pelle cosa vuol dire dormire all'adiaccio in una città come Milano. Alle accuse del Ministero dell'Interno contro i ragazzi che stanno portando avanti la lotta di Brescia e Milano, opponiamo la testimonianza della nonviolenza, ed anzi della forma di martirio, di decine di ragazzi che giorno e notte fanno in modo di tenere aperto questo presidio per i diritti, l'avamposto della modernità contro poteri conservatori ed ignoranti.
www.radicalisenzafissadimora.org
I Radicali si stanno oggi battendo - in Parlamento come nelle città italiane - per far emergere una volta per tutte l'assurdità della Sanatoria Colf e Badanti dello scorso anno. A seguito della partecipazione dell'On.Rita Bernardini al presidio pacifico sotto la gru di Brescia, della conferenza stampa di Emma Bonino a Milano sotto la torre di via Imbonati, i Radicali hanno presentato un'interpellanza in Senato - che sarà discussa il 25 Novembre, e si preparano a dar battglia per far sì che il disegno di legge Bonino per una sanatoria universale del lavoratore migrante, venga messo presto all'ordine del giorno ed approvato.
I Radicali di Milano dal canto loro sono vicini ai tre ragazzi che da quasi un mese vivono sulla torre di via Imbonati, e continuano a sostenere le ragioni del Comitato Immigrati.
Per questo motivo Venerdì 26 Novembre PASSEREMO LA NOTTATA AL PRESIDIO DI VIA IMBONATI, per sentire il freddo che sentono i ragazzi, per parlare con loro e provare sulla nostra pelle cosa vuol dire dormire all'adiaccio in una città come Milano. Alle accuse del Ministero dell'Interno contro i ragazzi che stanno portando avanti la lotta di Brescia e Milano, opponiamo la testimonianza della nonviolenza, ed anzi della forma di martirio, di decine di ragazzi che giorno e notte fanno in modo di tenere aperto questo presidio per i diritti, l'avamposto della modernità contro poteri conservatori ed ignoranti.
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