venerdì 4 marzo 2011

Cittadini di tutto il mondo, uniamoci!

Pier Paolo Segneri, membro della giunta di segreteria di Radicali Italiani, mi ha sollecitato a esprimere in forma scritta e pubblica la mia opinione sulla sua proposta di aprire una costituente liberale e democratica. Ecco il frutto delle mie riflessioni sul tema.

Di Marco del Ciello.

Già da qualche mese il radicale Pier Paolo Segneri propone in ogni sede disponibile la sua idea di avviare una costituente liberale e democratica per andare oltre l'attuale sistema dei partiti, raccogliendo per altro un numero di adesioni sempre crescente. C'è in effetti tra gli italiani un'esigenza forte, che va al di la dei temi che tradizionalmente dividono la destra dalla sinistra e dal centro: si tratta del desiderio di acquisire lo status di cittadini nel senso pieno del termine o, per dirla con gli inglesi, di legal subjects, cioè individui che siano soggetti solo all'autorità di una legge uguale per tutti e non all'arbitrio dei governanti. Lo si vede bene sul terreno classico dei diritti civili e politici, dove appartenere a una certa confessione religiosa significa spesso non poter avere un luogo dove pregare oppure dove alcune forze politiche godono di spazi di espressione superiori e altri privilegi solo in virtù della loro vicinanza a chi detiene il potere, per non parlare delle disfunzioni della giustizia penale e civile. Ma è forse ancora più evidente quando si parla di diritti sociali ed economici, che nell'Italia di oggi sono in realtà privilegi più che diritti: le prestazioni del welfare state (sanità, istruzione, sussidi di disoccupazione, pensioni ecc.) vengono infatti erogate sulla base dell'appartenenza a categorie professionali o a classi di età oppure ancora per la residenza in determinate aree geografiche, quando non addirittura per via di parentele e amicizie, e non per il solo fatto di essere cittadini. E una logica non troppo diversa pervade anche il sistema fiscale e la burocrazia a cui sono sottoposti gli imprenditori.

Queste discriminazioni sono solo in minima parte sanzionate dalla legge, perché al contrario nascono quasi sempre dall'illegalità in cui operano le istituzioni. Ecco quindi che la richiesta del singolo non è tanto o solo più diritti, ma proprio un eguale trattamento di fronte alla legge e la libertà dagli abusi di chi detiene il potere. Temi che trovano storicamente una prima risposta nel pensiero liberale, ma che col tempo sono entrati a far parte anche del patrimonio della cultura democratica e di quella socialista. Così come lo stesso liberalismo ha saputo continuamente rinnovarsi e aggiornarsi per accogliere nuove istanze, al punto che oggi i termini 'liberale', 'democratico' e 'socialista' sono di fatto sinonimi. Eppure è sempre più raro trovare partiti e singoli politici che siano in grado di offrire risposte al bisogno di cittadinanza. Una costituente liberale e democratica avrebbe perciò l'opportunità di aggregare intorno a un progetto serio e di ampio respiro non tanto le oligarchie di partito e i politici di professione, ma proprio i singoli individui che oggi magari non sanno neanche più chi votare e si rifugiano nell'astensionismo o nel voto di protesta. Insomma, parafrasando ironicamente Marx ed Engels, cittadini di tutto il mondo, unitevi... anzi, uniamoci!

www.radicalisenzafissadimora.org

4 commenti:

  1. Per intraprendere una nuova iniziativa politica come quella che proponete, a mio modesto parere, occorrono alcuni elementi essenziali:
    1. un corpo di idee filosoficamente coerenti, il cosiddetto pensiero ispiratore.
    2. un gruppo dirigente coeso che incarni il pensiero politico in azione concrete.
    3. un leader che sia riconosciuto dal movimento e che sia in grado di dare una prospettiva futura.
    4. il possesso dei mezzi e delle capacità di comunicare all'esterno l'azione politica.
    Se manca uno solo di questi presupposti il movimento politico finisce solo per creare un apparato sterile che al più riesce ad inglobare altri apparati. Un esempio è il PD.
    Un esempio positivo che a mio parere val la pena di citare positivamente è "Radicali Italiani" che i quattro punti li possiede tutti. Magari difetterà dei mezzi, dovendosi confrontare con un sistema dei partiti che ha il monopolio dei media televisivi.
    http://radicalmente.myblog.it/

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  2. L'idea di una costituente liberale e democratica nasce all'interno di Radicali Italiani, anche dall'intento di superare alcuni problemi di questo movimento. Non dobbiamo dimenticare che RI ha all'incirca 1.400 iscritti ed è presente solo nella città di Roma. E questo limita notevolmente la sua capacità di azione.

    Marco del Ciello.

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