domenica 19 giugno 2011

Welfare e razzismo

Di Alberto AlesinaEdward L. Glaeser.
Da Un mondo di differenze. Combattere la povertà negli Stati Uniti e in Europa.

La saggistica che si occupa specificamente di welfare e quella più generale sulle discriminazioni razziali concordano appieno. I numerosi studi sui pregiudizi illustrano come la gente tenda a essere più ostile verso chi è diverso, cioè verso quegli individui identificati come appartenenti a un gruppo esterno di dimensioni significative. Pertanto, quando la percentuale di individui appartenenti alle minoranze fra la popolazione a basso reddito è consistente, la maggioranza della popolazione può guardare con ostilità ai trasferimenti di denaro a favore di persone diverse da sé. Le divisioni razziali o etniche possono essere viste anche in questo modo: generalmente i fautori dello Stato sociale cercano di tracciare distinzioni di classe; le divisioni razziali, religiose ed etniche sono elementi di disturbo, in questo senso, e rendono più difficile forgiare una comune identità di classe.

www.radicalisenzafissadimora.org

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