Di Marco del Ciello.
Per quanto riguarda la giustizia, basta porre mente al tema delle carceri, che ormai è diventato però un problema a livello mondiale: dall’Africa alla Francia, le cui statistiche carcerarie sono molto simili a quelle italiane. È forse il concetto stesso del rapporto fra reato e pena che deve essere riesaminato, occorrerebbe un nuovo Beccaria, che rifondi il sistema giuridico e del diritto.
Questa frase, pronunciata da Emma Bonino nel corso di una ampia intervista rilasciata al settimanale Left la settimana scorsa, mi ha subito colpito perché sembra inserirsi perfettamente nell'ambito della riflessione su giustizia e pena che stiamo conducendo ormai da mesi all'interno dell'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora e di cui trovate traccia anche in questo blog. Il primo merito di Emma è di restituire la discussione al suo orizzonte naturale, che è quello europeo e anzi globale, come per tutte le grandi questioni politiche del nostro tempo. Altro elemento che emerge è la necessità di uno sforzo di intelligenza per superare lo status quo. C'è infatti in Europa una certa destra, ben rappresentata in Italia dalla Lega Nord e in parte dal PdL, che ha individuato nel diritto penale la risposta al malessere sociale generato dai flussi migratori e dall'aumento delle disuguaglianze economiche.
Questa destra individua e circoscrive i presunti responsabili del disagio e li affida al sistema penale perché li punisca e li rieduchi, attraverso strumenti che variano dal reato di immigrazione clandestina alle leggi proibizioniste. E così riesce sì a rassicurare quote sempre crescenti di elettorato, ma deve al tempo stesso fare i conti con una opinione pubblica maggioritaria che riconosce l'inefficacia di queste strumenti, ma non vede altrove proposte alternative. I leader progressisti e moderati europei, infatti, assumono un atteggiamento complessivamente conservatore su questi temi, quando non cedono anch'essi a tentazioni demagogiche, denunciando così una scarsa comprensione della realtà sociale che li circonda. Proprio per questo, io credo, ci serve oggi più che mai un nuovo Beccaria, che aggiorni il vecchio Beccaria e ci indichi soluzioni originali e innovative ai conflitti di oggi, soluzioni che sappiano anche prescindere dal sistema penale per abbracciare gli strumenti più flessibili del diritto civile e della conciliazione arbitrale.
www.radicalisenzafissadimora.org
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