sabato 15 gennaio 2011

NO ai Radicali a rimorchio del PD

Pubblichiamo un testo redatto da quattro membri del comitato nazionale di Radicali Italiani. Chi lo desiderasse può sottoscrivere questo testo attraverso il sito Firmiamo.it, a questo link: http://www.firmiamo.it/no-ai-radicali-a-rimorchio-del-pd.

Di Annalisa Chirico, Lorenzo Lipparini, Fabio Pazzini e Salvatore Grizzanti.

Nel corso della direzione del PD il segretario Bersani ha preso una posizione chiara e netta a favore del sistema elettorale a doppio turno con quota proporzionale. Dopo un lungo tergiversare, almeno stavolta una posizione chiara è stata presa. Peccato, però, che sconfessi la linea del precedente segretario Walter Veltroni, togliendo sostanza all'adesione di alcuni autorevoli esponenti democratici, a partire da Pietro Ichino, alla Lega per l'Uninominale promossa dai radicali.
Insomma, pareva che una strada di comune dialogo ci fosse. E invece spuff… volata al vento. Il problema che ci preme sottolineare, però, non è questo, ma la nostra risposta.
Noi non siamo un movimento che si batte per la legalità interna del PD. Anzi, in questo caso, l'uso della parola legalità ci pare anche inopportuno dato che parliamo della determinazione di una linea politica da parte di un segretario legittimamente scelto in base alle regole del PD. Non vi sono di mezzo le carceri fuorilegge né gli obblighi del servizio pubblico RAI. E al di là di questo, pensiamo che alla legalità interna del PD ci debbano pensare gli elettori del PD, se vogliono. Vero è che nel 2008 fummo anche noi a votare quella sigla, dove figuravano candidati nove compagni radicali, e ben ricordiamo che ai dipietristi fu invece concesso di presentare il proprio simbolo. Ora, però, dopo mesi di non collaborazione e non interlocuzione, dopo reiterate pratiche antiradicali, alla luce di queste ultime ritrattazioni, ci pare giunto il momento di dire che di fronte ai perduranti inadempimenti da parte “democratica” noi ci riteniamo sciolti da qualunque accordo.

Un dialogo (vero) lo riprendiamo, sì, con il PD e con tutto l'arco costituzionale. In sintonia con la nostra storia. Con chi ci sta, su obiettivi concreti come quello dell'uninominale maggioritario.
Non siamo la coscienza buona del PD. Siamo un partito. E facciamo battaglie politiche.

www.radicalisenzafissadimora.org

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