Lipparini: Sulle firme false di Firmigoni comincia lo scaricabarile di una maggioranza di irresponsabili
"Una volta il colpevole era il maggiordomo: ora tocca alla segretaria". Così Lorenzo Lipparini commenta l'intervista a Guido Podestà pubblicata oggi su Repubblica Milano. Per il presidente della Provincia (e coordinatore del PdL al momento della vicenda Firmigoni) la responsabile del caos che ha portato al deposito di centinaia di firme false della Lista Formigoni alle ultime regionali sarebbe una segretaria, Clotilde Strada (attuale assistente della consigliera regionale Nicole Minetti).
"In realtà - precisa Lipparini - presentatori della Lista Per la Lombardia erano allora il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e il parlamentare Massimo Corsaro. E loro è la responsabilità politica di quanto accaduto. Sulla responsabilità penale deciderà la magistratura. E ci auguriamo che lo faccia in fretta."
Ma non solo questo. Ricorda Lipparini "Dopo aver presentato le nostre denunce, abbiamo assistito all'arrivo in tribunale del Ministro della Difesa Ignazio La Russa per mettere a posto le cose (disse testualmente "siamo disposti a tutto pur di far riammettere la lista"), alle telefonate del Prefetto di Milano per fare pressioni ai giudici, ai decreti salvaliste del Governo, alla disperazione di Formigoni. I vertici istituzionali di Stato, Regione e Provincia sono stati di fatto mobilitati per sanare i pasticci combinati da una sola persona: la segretaria del PdL di viale Monza, vera responsabile della raccolta delle firme. Il vero vertice del PdL lombardo, insomma..."
"Scherzi a parte - conclude Lipparini - che politici di lungo corso come Podestà possano risolvere tutta la vicenda con uno scaricabarile così clamoroso, getta una ulteriore conferma della superficialità irresponsabile di chi ci governa. È stata forse Clotilde, e non Berlusconi, ad aver inserito in lista di Nicole Minetti? Lei, e non Corsaro e Podestà, ad avere la responsabilità sul deposito delle liste? Lei, e non Formigoni, ad aver mobilitato il Ministro La Russa e il Prefetto? Se a Milano e in Lombardia la maggioranza si trova in queste condizioni, non resta che augurarsi un suo rapido pensionamento."
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