Lista Bonino-Pannella: I parlamentari radicali Bernardini e Perduca preparano diffida per il Ministro Alfano e il Sindaco Moratti per le condizioni di San Vittore
'A due anni dalla mia precedente visita, le condizioni sono drammaticamente peggiorate. Ed è tempo che chi gioca con la pelle dei detenuti si assuma le sue responsabilità. Anche perchè l'ordine pubblico e la giustizia non sono solo argomenti da sfoggiare per la campagna elettorale, per fare paura ai cittadini'. Così Rita Bernardini, parlamentare radicale all'uscita dalla visita ispettiva tenuta oggi al carcere di San Vittore. 'Nei prossimi giorni faremo una diffida al ministro della giustizia Alfano, ai responsabili dell'Asl e al Sindaco Moratti che, in quanto responsabile sanitario della città di Milano, ha la sua dose di colpe per aver ignorato il forte deterioramento della situazione in questi anni'.
Il senatore Marco Perduca ha sottolineato come le condizioni drammaticamente disagiate riguardino anche i rappresentanti della polizia penitenziaria 'alloggiati in stanze tanto, troppo, simili alle celle. E questo comporta anche per loro un indiscutibile aumento del tasso di stress, in un mestiere di per se tutt'altro che semplice'. Il senatore Perduca ha anche compiuto nei giorni scorsi una visita al Cie di via Corelli dove ha potuto constatare la difficile condizione degli 'ospiti' della struttura. In particolare di una ventina di tunisini arrivati dopo il 10 aprile, 'i quali sono abbandonati a se stessi e a cui è stato impedito persino di approfittare dell'opportunità del rientro in Tunisia, che si sarebbero pagati da soli'. Alla visita hanno partecipato alcuni militanti radicali milanesi, tra cui Lucilla Bertolli, Giulia Crivellini, Lorenzo Lipparini e Marco Loiodice.
Alcuni dati sulle condizioni carcerarie a San Vittore:
- 1537 uomini e 104 donne = 1641 detenuti su una capienza regolamentare di 700;
- 990 il numero di componenti della pianta organica del personale, ma solo circa 600 guardie. Forte il problema della carenza di personale penitenziario, aggravata da condizioni pessime di alloggio (comparabile pienamente alle celle dei detenuti);
- 65% stranieri;
- più di 300 tossicodipendenti, con reparto (di circa 60) in cura trattamentare particolare soprannominata 'nave' (celle aperte, attività dalla mattina fino alle 16:30). Quasi in cura metadonica a scalare sino ad assegnazione in altre sezioni;
- Situazione giuridica: solo il 20% di definitivi (= stato emotivo di stress per il non comprendere che ne sarà del proprio destino, in particolare se si pensa ai tempi che richiedono i processi in italia);
- l'attività lavorativa ed educativa è un'eccezione che riguarda i 'privilegiati' di due sole sezioni (250 detenuti che lavorano - e solo all'interno del carcere - più 180 seguono corsi di istruzione);
- condizioni: mediocri, con picco di intollerabilità nel sesto raggio (celle da 6 in 7 metri, un bagno senza doccia che funziona anche da angolo cucina, 20 ore chiusi nelle celle);
- reparto protetti per omossessuali, transessuali, reati a sfondo sessuale come pedofilia ed ex guardie. problema per le transessuali inerente alle cure ormonali che con l'ingresso in carcere vengono interrotte - perché non hanno più soldi per permettersele;
- centro clinico molto carente, garantita la cura essenziale di emergenza e piantonamento in ospedali all'esterno (San Paolo), ma praticamente assente la cura quotidiana di infermieri e personale per mancanza fondi
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domenica 1 maggio 2011
Comunicato stampa Lista Bonino-Pannella: I parlamentari radicali Bernardini e Perduca preparano diffida per il Ministro Alfano e il Sindaco Moratti per le condizioni di San Vittore
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