martedì 3 maggio 2011

Milano vicino all'Europa. Il PdL dà il via all’operazione 'massacro'

Di Marco Di Salvo.
Da Notizie Radicali.

E così, anche a Suor Letizia sono spuntate le zanne. Saranno state le frequentazioni leghiste molto frequenti nelle ultime settimane (si sa, visto che i tuoi sembrano perdere terreno nei consensi, è meglio coltivarsi gli alleati riottosi) o forse ordini dall'alto di rendere 'cazzuta' la campagna elettorale, sta di fatto che la bonaria zietta che ha coperto ogni angolo della città da qualche mese a questa parte con i suoi sorrisi d'ordinanza (in realtà, anche loro inquietanti se visti con attenzione), ha smesso i guantini da soirée alla Scala, indossato i guantoni da Rocky e comincia a picchiare a mano libera. Dopo essersi esercitata (con non troppo successo, in realtà) con il noto Lassini, è partita a menar fendenti a destra e a manca: un colpo a Manfredi Palmeri (accusato alternativamente di incoerenza o irrilevanza), qualcuno in più a Pisapia (poverino, ha frequentazioni 'radicali', che orrore...), Nostra Signora De Milàn si abbatte con la violenza di un panzer sui propri avversari. Ricevendo a sua volta qualche scappellotto (soprattutto da Palmeri in realtà, in casa Pisapia regna, per ora, l'understatement). Il risultato è quantomeno distonico e a più d'uno degli osservatori ha fatto arricciare il naso, anche perchè la vocina stridula della Nostra mal si accompagna all'innalzarsi dei toni.

In questa 'Operazione Massacro' Madama Letizia è coadiuvata dai maggiorenti del PdL. Dal segretario provinciale Mantovani al capogruppo Gallera è tutta una gara a chi la spara più grossa. Per darvi un'idea siamo già arrivati a 'Con Pisapia ci sarà un Leoncavallo ogni zona'(Mantovani), e 'Nel programma di Pisapia ci sono le stanze della droga libera' (Gallera) fino a 'Con Pisapia comanderanno i centri sociali' (questa è del nostro preferito, il simpatico De Corato). Un coro che cresce. E siamo ancora a due settimane dalla fine della campagna elettorale.

Nel coro, una voce silente: quella leghista che, rassicurazioni formali bossiane a parte, fa gara a sè. Non si sporca le mani, gioca la sua partita nel tentativo di succhiare voti al PdL (in combinato disposto con il Terzo Polo e per cercare di sostituire i voti fuggiti via dal Carroccio dopo le ultime figuracce sui permessi temporanei che hanno indispettito non poco la base 'dura e pura') e, perché no, attendere il finale di partita. Preparandosi anche ad un futuro senza Letizia. Ma non per questo meno radioso...

www.radicalisenzafissadimora.org

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