Di Marco di Salvo.
Da Notizie Radicali.
Povero Edoardo. Dopo aver condotto brillantemente la campagna per i cinque referendum ambientali a Milano (in compagnia di Marco Cappato, Enrico Fedrighini e dei tanti milanesi che hanno contribuito a raccogliere le oltre venticinquemila firme che fanno parte del bottino ambientalista) il presidente del comitato Milanosìmuove ha avuto un moto di tenerezza nei confronti della Sciura Brichetto in Moratti (che lo cacciò a poco più di metà mandato per dissidi di varia natura) e si è rimesso a far campagna per lei. Ha montato una bella listina simil ambientalista con uno slogan molto 'milanese' (Progetto Milano Migliore), ha fatto i suoi bei manifestini (anche manifestoni e anche affissi in modo non sempre legale) e si è dato anima e corpo al ritorno della Zietta al vertice di Palazzo Marino.
Le motivazioni, conoscendolo, saranno le più nobili. Lui si è sempre considerato uomo di centrodestra, questo va detto ad onor suo. Peccato che si tratti di un amore non corrisposto, viste le reazioni che accolsero il suo ritorno all'ovile, già fin da metà marzo, quando annunciò di essere un 'comeback kid'. A cominciare da quei maleducatoni della Lega Nord: 'Non pensi che sia lui a dettar legge'. Il sindaco Letizia Moratti - disse allora Matteo Salvini - è libera di scegliersi i compagni di viaggio che ritiene, ma a stabilire le azioni concrete per Milano saranno i cittadini con il loro voto. E se la Lega prenderà tanti voti, e ragionevolmente molti di più di Croci, alcune delle sue politiche come l'estensione di Ecopass resteranno nel cassetto'. Salvini poi osservò, non senza malizia: 'La coerenza non sta di casa dappertutto, se Croci ora ha cambiato nuovamente idea e pensa che vere politiche per l'ambiente sono possibili solo con il centrodestra, non possiamo che dirgli 'bentornato'. Non pensi però Croci che sarà lui a dettar legge quando avremo vinto le elezioni: le politiche ambientali sono sì al primo posto del nostro programma ma non in quei termini punitivi portati avanti da Croci quando era assessore'.
Stesso tipo di accoglienza anche da parte di molti esponenti del PdL, a cominciare da De Corato. Piglia e porta casa, insomma. A questo punto più d'uno si sarebbe fatto due conti e, magari, avrebbe ritirato l'idea di una lista per fare, che so, il consulente esterno dell'amministrazione prossima ventura. Non Edoardo, che, indefesso, ha messo su una bella listina di facce nuove e pulite ed è partito per la campagna. Peccato che lui, nella lista, non ci sia. E vi risparmio i commenti off records che molti esponenti del centrodestra hanno espresso guardando proprio la lista senza il leader, un Berlusconi al contrario, verrebbe da dire. O una moderna Violetta (protagonista de La Traviata) pronto a cantare anche lui: 'A quell'amor ch'è palpito / Dell'universo intero, / Misterioso, altero, / Croci e Letizia al cor'.
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