Di Marco Di Salvo.
0,5 per cento. Così comincia il lunedì pomeriggio. Con un piccolissimo numero che, guardando lo schermo da cui Enrico Mentana, con studiata distrazione, vomita numeri di un sondaggio nazionale, diventa enorme e pesante come un macigno. Un meteorite che si piazza al centro della stanza dalla quale, pochi minuti dopo, avremmo cominciato un giro tv che ci avrebbe portato per studi e location esclusive da cui network nazionali e locali trasmettevano i loro commenti sullo spoglio. 0,5 per cento al cui fianco e per la prima volta, beffardamente, spunta la corretta dicitura della nostra lista. Gli sguardi si fanno tesi, qualcuno smadonna, qualcun'altro si ingobbisce di più infilando la testa nel suo computer portatile quasi a cercare tra i pixel dati più favorevoli. Al primo sondaggio che dà Pisapia avanti di qualche punto rispetto alla Moratti, tra di noi scoppia un sano scetticismo, con tanto di commenti sullo stato mentale dei ricercatori coinvolti delle analisi dei dati. E chi si era incupito si abbatte del tutto, sommando il dato del candidato a sindaco con quello, misero, riservato dagli 'scienziati' ai radicali. Ma non c'è tempo per intristirsi, bisogna partire subito, le telecamere aspettano. Prima tappa, Repubblica tv, con un orecchio al cellulare e un occhio al palmare alla ricerca di altri numeri. Primi dati reali: 1,2. Poco, dannatamente poco. Superati anche dai Verdi e dalla Moratti 'de sinistra', quella che non volendo (troppo) insozzare i muri della città si era fatta ritrarre (in manifesti sparsi per la metropolitana milanese in periodo elettorale) con il marito presidente della squadra nerazzurra nella campagna abbonamenti 2011-2012 dell'Inter (furba quasi come la cognata...). Serpeggia un pessimismo cosmico, compensato solo da chi si permette di dire che si tratta di 'dati non omogenei'. Un po' pochino per sperare, ma in certi momenti ci si aggrapperebbe a tutto. Ma non c'è tempo. Un'altra metropolitana e via verso Piazza della Scala (Tvussardi caffè, per dirlo come lo direbbero gli altolocati meneghini). Qui ci attende Sky. E ci fa attendere, inutilmente, per più di un'ora e mezza, per uno straccio di commento che poi, alla fine, Cappato rinuncerà a fare, visto il trattamento subito (mentre un certo Firmigoni arriva ad un certo punto della diretta, si infila, fa la sua dichiarazioncina ed esce circondato dalla sua corte). Unica consolazione il lento (ma inesorabile) crescendo dei voti di lista. 1,4 - 1,43 - 1,5 ; perdiamo contatto dalle altre due piccole liste, la moglie del Moratti sportivo relegata in fondo, i Verdi a boccheggiare poco distante. E cominciano i conti su eventuali resti, visto che, nel frattempo, il divario tra Pisapia e la Moratti si ingrandisce a vista d'occhio e fa ben sperare per il ballottaggio. Un salto al comitato di Pisapia per prendere coraggio e via da Lerner, dove ci attende, ignaro, il suddetto Firmigoni. Talmente ignaro che, al vederci arrivare, ha quasi un coccolone. Gli si iniettano gli occhi di sangue e va a confabulare con Lerner che, da par suo, gongola per lo scherzetto fatto al Celeste Presidente. Dietro le quinte si continua a contare: 1,6 - 1,65 - 1,7. Il dato si stabilizza e, se le cose tra due settimane vanno come pare debbano andare, questo porterà uno di noi in consiglio comunale (e qualcun'altro nei vari consigli di zona). Ma ci sono ancora, appunto, due settimane. Stringiamo i denti anche noi e ricominciamo a trottare. Che la battaglia non è ancora finita. E chissà che qualche altra soddisfazione, nel frattempo, non ce la si possa levare... ;)
tutte le battaglie dei radicali sono giuste e condivisibili. Emma dice "amateci un po' meno e votateci di più". Io sono un caso spurio: la amo e la voto da sempre. Ma allora perché i radicali sono sempre relegati al fanalino di coda quando meriterebbero ben altra posizione? Il nodo è la Comunicazione e il movimento 5 stelle conforta questa tesi: inconsistenti, ma sanno comunicare; d'accordo, ci sono dei professionisti dietro. Forse bisognerebbe rassergnarsi a turarsi un po' il naso e tenere conto di una triste realtà: il marketing; me ne occupo da un quarto di secolo e proprio per questo ne ho la nausea, ma anche andare in bagno tutti i giorni non è piacevole eppure "bisogna farlo". Io qualche idea ce l'avrei ma non mi faccio illusioni che a qualcuno interessi.
RispondiEliminaCaro Anonimo, intanto grazie per aver saputo resistere alle sirene di presunti "nuovi"con un marketing più rodato del nostro. In relazione all'efficacia del marketing "5stell" se il prodotto non è buono, alla lunga poi non si vende lo stesso (vedi il risultato non soddisfacente, visti anche i passaggi tv del comico da Santoro e l'endorsment di gente come Travaglio e c.). Per quanto riguarda la tua offerta, da noi si usa che chi ha idee viene, le espone. I nostri contatti ce li hai, spero di vederti presto.
RispondiEliminaMds
stavo giusto aspettando che finisse il circo elettorale per venire ad una delle riunioni del martedì: non sono tipo da lanciare il sasso e nascondere la mano :-) Stasera non credo di farcela, ma presto ci vediamo
RispondiEliminabb
p.s. però non nascondetevi dietro ad un dito, dài: il risultato è tutt'altro che insoddisfacente, e anche per questo forse mi metto in gioco: l'Italia non ce la fa a reggere altri 10 anni di bambanate e illusioni.