Di Marco del Ciello.
In queste ore, e poi ancora domani fino alle 15:00, sono aperti in mezza Italia i seggi per le elezioni amministrative. Con ogni probabilità nella tarda serata di domani conosceremo i risultati definitivi del voto, ma i commenti e le analisi cominceranno molto prima. In mancanza dei dati definitivi, politici e osservatori dovranno affidarsi a due tradizionali strumenti: exit poll e proiezioni. Ma cosa sono esattamente e come funzionano?
Gli exit poll, come suggerisce il nome, sono sondaggi realizzati all'uscita dei seggi. In pratica gli intervistatori chiedono agli elettori che cosa hanno appena votato. Questo metodo permette di formarsi un'idea sul risultato finale già mentre il voto è ancora in corso, ma presenta due problemi. Il primo è la selezione del campione: non potendo per ovvi motivi intervistare tutti gli elettori, bisogna sceglierne solo un certo gruppo, ma non è affatto detto che questo gruppo sia rappresentativo dell'intera popolazione. Il secondo problema è anche più sottile: alcuni elettori, infatti, potrebbero rifiutare di rispondere o addirittura mentire perché si vergognano del partito o candidato votato. Accadeva regolarmente, prima del 1992, con la Democrazia Cristiana e nulla vieta che si verifichi anche con qualcuno degli attuali partiti, alterando la validità del sondaggio.
Le proiezioni, invece, entrano in gioco durante lo spoglio, che in alcuni casi può durare anche diverse ore. Basandosi sulle sole schede già scrutinate si fa appunto una proiezione del risultato finale. Vengono considerate più affidabili degli exit poll perché si basano su voti reali, ma anche qui non mancano i problemi. Infatti si utilizza di nuovo un campione per prevedere il comportamento dell'intera popolazione. Alcuni seggi terminano lo scrutinio prima di altri, ma non è detto che gli elettori che lì hanno votato siano rappresentativi, specialmente in un paese come l'Italia dove le preferenze dell'elettorato sono distribuite in modo molto disomogeneo. Chi conosce bene la geografia politica può in parte correggere i risultati tenendo conto della provenienza delle schede elettorali, ma in generale è bene aspettare di vedere almeno il 50% dei voti espressi prima di sbilanciarsi con i giudizi.
Ne approfitto per ricordarvi che domani sera Giulia Crivellini, candidata al Consiglio Comunale di Milano nella Lista Bonino-Pannella e iscritta all'Associazione Radicali Senza Fissa Dimora, sarà ospite della trasmissione Notte Elettorale per commentare in diretta i risultati del voto milanese. Appuntamento lunedì 16 maggio alle ore 20:00 su Telereporter (canale 13 del digitale terrestre).
www.radicalisenzafissadimora.org
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